Il nostro affezionato lettore Franco Travaglino è rimasto letteralmente  e giustamente affascinato dalla galassia ESO 415-G26 che vi mostro qua sotto

L'aspetto non gli ha lasciato dubbi e l'ha subito soprannominata galassia "hula-hoop". In realtà ha proprio ragione!

Essa fa parte di un numero abbastanza ristretto di galassie che presentano attorno a loro un anello di stelle grandi e giovani, tra cui l'esempio forse più famoso è l'oggetto di Hoag,  di cui segue l'immagine

La loro origine è quasi sicuramente legata alla scontro tra due galassie. Si pensa che esse si siano formate quando una piccola galassia è passata attraverso il centro di una più grande. Ovviamente, sappiamo che questo tipo di collisione non comporta scontri diretti tra le stelle. Tuttavia, l'azione gravitazionale causa un'onda di pressione che comprime la materia gassosa dal centro verso la periferia, con la conseguente formazione finale di un disco ricco di stelle giovani e massicce.   In particolare, quando l'urto avviene secondo una direzione ben prestabilita si può formare un anello stellare quasi perfettamente perpendicolare al disco della galassia rimasta al centro. Questo tipo di anello sembra avere una notevole stabilità, soprattutto se i centri della galassia e dell'anello coincidono.  Maggiori dettagli sull'ipotesi formativa li potate trovare in questo articolo.

Quello che può essere interessante è anche il fatto che le galassie ad anello polare possono facilmente mascherare la loro reale "forma", che dipende fortemente dall'angolo con cui sono viste da terra (come, del resto, quella della nebulose "farfalla"). Nella figura che segue si vede un semplice schema in cui si fa ruotare il sistema attorno a due assi perpendicolari  alla linea di vista. Si può notare che meno della metà delle configurazioni identificano chiaramente una galassia ad anello polare.

C'è poco da fare... anche quando avvengono apparenti catastrofi, il Cosmo porta a risultati dominati dall'armonia e dall'eleganza.