Categorie: Corpi minori
Tags: IEO NEA oggetti pericolosi per la Terra orbite periodo di osservazione
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:8
E se ci prendessero alle spalle ? *
Il cielo viene osservato di notte... ma la luce diurna potrebbe nascondere qualcosa di molto pericoloso.
Torniamo al 2017 e riprendiamo alcune frasi di un articolo dedicato agli asteroidi che viaggiano su orbite che potrebbero portare a incontri non molto piacevoli (chiedete ai dinosauri...).
Nel 1999, insieme ad alcuni colleghi dell’Osservatorio di Torino, mi sono chiesto: “Per quale motivo non potrebbe esserci qualche oggetto completamente interno all’orbita terrestre?” Siamo quindi partiti con le integrazioni numeriche di un certo numero di oggetti fittizi e li abbiamo fatti evolvere per parecchi milioni di anni. Avevamo ragione: molti di essi si erano trasformati in oggetti residenti costantemente tra noi e il Sole. Anzi, un certo numero di loro girava all’interno dell’orbita di Venere e anche di Mercurio. Dovevamo assegnargli un nome e optammo per Inner Earth Objects (IEO; Michel P., Zappalà V., Cellino A., and Tanga P. (2000). “Estimated abundances of Atens and asteroids on orbits between Earth and Sun”. Icarus 143 (2): 421–424, vedi qui ).
Anche per loro il rischio non è trascurabile, dato che potrebbero essere tangenti internamente alla nostra orbita. Per qualche anno rimasero solo “teorici”, ma, infine, nel 2003 si confermò il primo IEO, a cui fu dato nome di Atira (per continuare con la A come le tre classi precedenti). Poco dopo si scoprì che già nel 1999 si era scoperto un oggetto che, con le nuove osservazioni, apparteneva, in realtà, alla “nostra” classe. A lui si diede il nome di Apohele (sempre per avere la A…). Chiamiamoli come vogliamo, ma sempre IEO sono.
Ovviamente, questi oggetti sono molto subdoli dato che non sono mai in opposizione. Essendo di debole luminosità bisogna scovarli quando sono vicini a noi guardando verso il Sole e non è cosa facile se non limitandosi alle ore crepuscolari.
Vediamo di affrontare meglio il problema, utilizzando la Fig. 1.
In essa riportiamo, per confronto, l'orbita di Venere e quella di tre oggetti teorici (orbite allungate). Il primo angolo da tenere in considerazione è quello che ci dona la massima elongazione dell'oggetto rispetto alla Terra. In particolare guardiamo cosa capita ad A e B. B è favorito ad essere scoperto, dato che si allontana angolarmente di più dal Sole (angolo elongazione STB). Ben più difficile è la situazione di A (elongazione STA < STB). Vi è, però un altro angolo fondamentale, quello di fase, ossia SBT e SAT, che ci dice quale parte dell'oggetto è illuminata dal Sole e vista dalla Terra. Inseriamo la Fig. 2 che ci mostra come può giocare questo angolo.
Teoricamente è ancora favorito B, ma bisogna poi tener conto delle dimensioni dell'oggetto che fino a qui abbiamo considerato identiche, per non parlare dell'inclinazione orbitale che stiamo trascurando. Insomma si vede bene quali difficoltà esistano per scoprire questi due oggetti, osservabili soltanto nelle ore crepuscolari, ossia molto vicini angolarmente al Sole. Condizione questa che implica anche una parte piuttosto piccola illuminata dal Sole.
Completamente diversa è la situazione dell'oggetto C, la cui orbita interseca quella della Terra. Esso può raggiungere un angolo di elongazione di 180°, ossia può essere visto in opposizione al Sole. In tali condizioni l'angolo di fase è anche uguale a zero, ossia da Terra vediamo tutto l'emisfero illuminato dal Sole.
Oggi si conoscono ormai decine di asteroidi completamente interni all'orbita terrestre, ma anche alcuni interni all'orbita di Venere (e sicuramente ce ne sono anche completamente interni all'orbita di Mercurio (ben difficili da scoprire data la vicinanza al Sole). Ovviamente le osservazioni vanno fatte poco prima dell'alba e subito dopo il tramonto, sperando di avere fortuna!
Qualcuno potrebbe dire: "Sì, va bene, sono difficili da scoprire, ma ce ne importa relativamente poco, visto che non intersecano l'orbita terrestre". A parte il fatto che stabilire con accuratezza la popolazione di oggetti che popola il Sistema Solare più interno ha di per sé un grande importanza, non dobbiamo dimenticare che tutti gli oggetti che si trovano su orbite così strette hanno un comportamento più o meno caotico. Pensiamo solo ai passaggi ravvicinati con i pianeti, all'esposizione maggiore alla radiazione solare, al fatto che per loro è maggiore la precessione relativistica del perielio (vedi Mercurio) ed ecco che possono facilmente trasformarsi in oggetti capaci di intersecare l'orbita terrestre. Se non si conoscono, potrebbero apparire quasi dal nulla quando ormai sono troppo vicini per intervenire. Immaginiamo un oggetto diretto verso di noi che sia "nascosto" alla vista dalla luce diurna...
Si potrebbe pensare che siano oggetti molto piccoli e, invece, si scoprono anche asteroidi di poco maggiori al chilometro, in grado di causare una catastrofe globale. Non per niente, per cercare di scoprirne il più possibile, si sta usando un telescopio di 4 metri di diametro, sul quale è stata inserita una camera molto sofisticata: la Dark Energy Camera, il cui nome la dice lunga sul suo vero scopo. Sono stati recentemente scoperti tre oggetti, di cui uno è un tipo "Apollo" ed è il più pericoloso scoperto negli ultimi anni, mentre un altro di tipo IEO passa così vicino al Sole da poter essere fuso completamente. Beh... una volta tanto ben venga l'Energia Oscura se ci permette di guardarci "alle spalle".
Articolo originale QUI
Pensate che non sia mai capitato di osservare un asteroide "sfiorare" la Terra? Leggete QUI e vi ricrederete!
8 commenti
Un oggetto di tipo Apollo vorrebbe dire tipo il C della figura 1?
Sì, Albertone, sempre che abbia un periodo superiore all'anno, altrimenti è un Atene. Maggiori informazioni sul primo link di questo articolo ...
Sempre a perdere tempo con questi asteroidi e costosi tentativi di deviazione, che poi non si sa bene alla lunga dove andranno a finire. Basterebbe una proporzionata mazza da golf e un buon golfista (io) (ahahah) per spararli fuori dal sistema solare.
Hai sicuramente ragione, caro Frank... ma se arrivasse dalla direzione agli antipodi del Sud Africa! Sapresti eseguire un colpo con un "effetto" così grande? O penseresti di mettere la pallina in orbita bassa... ma non avrebbe energia sufficiente. Fai le tue prove e poi dimmi qualcosa!
Intanto che faccio le prove mi permetto di consigliare un film sull'argomento, mi pare di avertene parlato Enzo ma non ne sono sicuro. Il film è del 2021, nei primi dieci minuti potrebbe sembrare demenziale e fa venir voglia di passare ad altro ma se si prosegue nella visione l'amara situazione a cui si giungerà è molto probabilmente quel che succederebbe anche se fossimo allertati in tempo, naturalmente al netto delle necessità scenografiche. Quindi caro Enzone forse è meglio non sapere nulla.
Ecco il titolo, il film è ancora su Netflix in italiano:
"Don't Look Up"
Finito di vedere, Frank... Che dire? Alcune cose sono esasperate e alcuni personaggi troppo sopra le righe, ma il concetto di base è perfetto! Forse, però, il sig. Musk ci vieterà di guardare in alto con i suoi satelliti...
Uno stile Woody Allen moderno ma decisamente efficace. I suoi satelliti dici...... ormai ha venduto l'anima al diavolo i satelliti non sono più suoi, dopo l'appoggio dato in Ucraina per le comunicazioni militari e non è chiaro che ormai fanno parte dell'arsenale americano volente o nolente. Lo sfoggio di utilità tattica è stato tale da indurre Europa, India, Cina e non ricordo gli altri a dichiarare l'intenzione di mettere in cantiere reti simili. Mi sa che metto degli annunci di vendita dei miei telescopi, ahahahaahahah.
Personalmente opto più per Melancholia di Lars von Trier che per Don't look up. Che sia un asteroide o la catastrofe nucleare non riesco ad immaginare di viverla se non in forma intima, da solo in una spiaggia, impotente spettatore senza spavento. Confesso: magari anche un pelino soddisfatto di morire sapendo come è andata a finire tutta questa storia dell'Umanità. L'idea di uscire, con enorme probabilità, senza aver visto il finale in realtà mi disturba. Sono sempre stato un curiosone :-)