28/02/23

Webb non perdona, ma ALMA lo segue *

Webb e Alma non lasciano scampo, avendo osservato galassie e buchi neri galattici in un'epoca in cui i modelli di formazione non prevedono che questo sia possibile.

Il telescopio Webb ci ha messo di fronte a un enorme mistero che fino ad ora si era cercato di "dribblare" in qualche modo. La sua capacità di vedere nell'infrarosso ha permesso di scoprire galassie molto antiche e di studiarle con la dovuta attenzione.

Ebbene, le varie paure sono diventate realtà: queste galassie non possono esistere! Forse, è meglio aggiungere  che non possono esistere secondo quanto si sa oggi della loro formazione ed evoluzione. Non solo esse contengono buchi neri troppo grandi per essersi formati a partire da oggetti più piccoli, ma le galassie stesse sono troppo massicce per essere vere. Sono sicuramente più "compatte" ma rivaleggiano in numero di stelle con quelle odierne, come la nostra.

Le sei galassie scoperte da Webb che "non dovrebbero" esistere. Fonte: NASA, ESA, CSA, I. Labbe (Swinburne University of Technology). Image processing: G. Brammer (Niels Bohr Institute’s Cosmic Dawn Center at the University of Copenhagen).

In poche parole, l'Universo si è sviluppato troppo in fretta rispetto a quanto credevamo di sapere e nemmeno la fantomatica materia oscura può tappare un buco che si sta aprendo come una voragine. Forse, c'era da aspettarselo... Un telescopio capace di farci fare un salto qualitativo e quantitativo enorme non poteva non riservarci subito un bell'enigma. Da un lato ci aiuta splendidamente, ma dall'altro toglie la polvere che nascondeva un grande problema.

C'è niente da fare, tra il rumore cosmico di fondo e la prima galassia i tempi devono restringersi e anche di molto. Il Webb ce lo sta dimostrando, ora tocca a noi capire perché.

Contemporaneamente, anche ALMA, sta aiutando Webb nel  mettere a nudo una verità che va ormai considerata tale e come tale va affrontata. La galassia COS-87250, oggetto veramente primordiale, legato a un tempo in cui dovrebbe essere stato una vera neonata, contiene invece un buco nero di massa pari a miliardi di volte quella del Sole. Un "motore"  che sta aiutando la "sua" galassia a creare nuove stelle a un ritmo che è 1000 volte quello della nostra Via Lattea.

In conclusione, in un tempo paragonabile al 5% dell'età del Cosmo, le galassie e i loro buchi neri avevano raggiunto una maturità inspiegabile con i modelli di formazione attuale. Forza cosmologi... un Nobel vi aspetta!

Articoli originali QUI e QUI

1 commento

  1. Guido

    "La nostra conoscenza è un miraggio che si allontana in un sempre più vasto deserto di ignoranza."

    Will Durant (1913-1981).

     

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