Categorie: Matematica
Tags: analisi di Fourier coseno ortogonalità seno
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:6
L'analisi di Fourier. 2: ortogonalità di seno e coseno ***
Ortogonalità delle funzioni seno e coseno
Facciamo un salto non trascurabile ed entriamo nel campo degli integrali (semplici però…). Parleremo di proprietà di ortogonalità delle funzioni seno e coseno. Il nome indica proprietà legate alla loro rappresentazione vettoriale e al prodotto scalare (ricordiamoci che per due vettori ortogonali il prodotto vale zero).Noi, però, ci limiteremo alle normali operazioni di prodotto di scalari.
Vediamo di calcolarne qualcuna molto particolare, ma essenziale per quanto verrà dopo. Poniamo che m e n siano due numeri interi positivi.
Cominciamo con
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx .... (1)
Si presentano tre casi...
m = n = o
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = ∫π-π cos(0) cos(0) dx = ∫π-π dx = [x]π-π = π-(-π) = 2π
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = 2π .... (2)
m = n ≠ 0
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = ∫π-π cos2(mx) dx
Ricordando la formula di duplicazione del coseno(*), abbiamo che
cos(2a) = 2 cos2a – 1
ossia:
cos2a = (cos(2a) + 1)/2
inserendo questa relazione nell’integrale si ha:
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = ∫π-π cos2(mx) dx = 1/2∫π-π cos (2mx) dx + 1/2∫π-π dx =
= (1/2) (1/2m)[sin(2mx)] π-π + (½) 2 π = (1/(4m))(sin(2m π) – sin(- 2m π)) + π
ma il seno è una funzione dispari, per cui sin(-x) = - sin(x)
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = (1/(4m))(sin(2m π) + sin(2m π)) + π =
= (1/(4m))(2sin(2m π)) + π
Tuttavia, sappiamo che il seno di qualsiasi multiplo di π vale sempre zero. Ne segue:
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = π ....(3)
m ≠ n
Anche in questo caso dobbiamo ricordare una formula(*) legata alle funzioni trigonometriche, in particolare:
cos(a) cos(b) = ½(cos(a + b) + cos(a – b))
Il nostro integrale diventa, perciò:
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = ½ ∫π-π cos((m + n)x) dx + ½ ∫π-π cos((m - n)x) dx
Gli integrali sono immediati (l’integrale del coseno è il seno), per cui:
∫π-π cos(mx)cos(nx) dx = (1/2)(m+n)[sin((m+n)x)] π-π + (1/2)(m-n)[sin((m – n)x))] π-π
Nuovamente dobbiamo ricordare che il seno è una funzione dispari, per cui:
∫π-π cos(mx)cos(nx) dx = (1/2)(m +n) (2 sin(m + n)π )+ (1/2)(m - n) (2 sin(m - n)π) =
= (m + n) sin(m + n)π + (m - n) sin(m - n)π
Il risultato della somma o della differenza di m e n ci dà sempre un multiplo di π con il segno più o il segno meno. In entrambi i casi il valore del seno è sempre zero. Per cui:
∫π-π cos(mx) cos(nx) dx = 0 .... (4)
Passiamo, ora, all’integrale:
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx .... (5)
m = n = 0
Il risultato è veramente banale. Se m è uguale a n ed entrambi sono uguali a zero i seni valgono zero e quindi il risultato è zero.
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx = 0 .... (6)
m = n ≠ 0
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx = ∫π-π sin2(mx)dx
Ricordiamo la formula di duplicazione del coseno(*):
cos (2a) = 1 – 2 sin2(a)
sin2(a) = (1/2)(1 - cos (2a))
per cui
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx = (1/2)∫π-π dx – (1/2)∫π-π cos(2mx) dx
Abbiamo già svolto questi integrali, trovando che il primo vale 2π e il secondo vale zero (vedi i passaggi precedenti segnati in verde). Ne segue:
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx = π .... (7)
m ≠ n
Ricordiamo anche in questo caso una formula trigonometrica(*):
sin(a) sin(b)= ½(cos(a - b) - cos(a + b)
da cui
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx = ½∫π-π cos(m - n)x dx - ½∫π-π cos(m + n) dx
Ma questi due integrali li abbiamo già risolti poco fa e abbiamo trovato che sono ambedue nulli (vedi percorso precedente in viola), da cui:
∫π-π sin(mx) sin(nx) dx = 0 .... (8)
Rimane un’ultima proprietà di ortogonalità, ossia:
∫π-π sin(mx) cos(nx) dx .... (9)
In questo caso il risultato è sempre zero!
La dimostrazione è semplice: il seno, qualsiasi sia m, è una funzione dispari, mentre il coseno, qualsiasi sia n, è una funzione pari. Precedentemente abbiamo visto che il prodotto di una funzione pari per una dispari è sempre una funzione dispari. Se una funzione è dispari, in un intervallo simmetrico rispetto all’origine, il suo integrale non può che essere ZERO.
Ricordiamo, infatti, che le aree sono proprio degli integrali, per cui la somma delle due aree –e quindi degli integrali- deve risultare zero (Fig. 4).
L’integrale completo da – π a π risulta quindi ZERO.
m = n = 0
m = n ≠ 0
m ≠ n
∫π-π sin(mx) cos(nx) dx = 0 .... (10)
continua ...
(*) APPENDICE
Probabilmente qualche formula è già stata ricavata in articoli precedenti, ma mi sembra cosa utile richiamarle in questa appendice.
cos(2a) = 2 cos2(a) – 1
cos(2a) = cos(a + a) = cos(a)cos(a) - sin(a)sin(a) = cos2(a) - sin2(a)
cos2(a) + sin2(a) = 1
sin2(a) = 1 - cos2(a)
cos(2a) = cos2(a) + cos2(a) - 1 = 2 cos2(a) - 1
cos(a) cos(b) = ½(cos(a + b) + cos(a – b))
Scriviamo le formule di addizione e sottrazione del coseno
cos(a + b) = cos(a)cos(b) - sin(a)sin(b)
cos(a - b) = cos(a)cos(b) + sin(a)sin(b)
Eseguiamo la loro somma membro a membro
cos(a + b) + cos(a - b) = 2 cos(a)cos(b)
2 cos(a)cos(b) = cos(a + b) + cos(a - b)
cos(a)cos(b) = 1/2(cos(a + b) + cos(a - b))
cos (2a) = 1 – 2 sin2(a)
cos(2a) = cos(a + a) = cos(a)cos(a) - sin(a)sin(a) = cos2a - sin2a
cos2(a) + sin2(a) = 1
cos2(a) = 1 - sin2(a)
cos(2a) = 1 - sin2a - sin2a
cos(2a) = 1 - 2 sin2(a)
sin(a) sin(b)= ½(cos(a - b) - cos(a + b)
Scriviamo le formule di addizione e sottrazione del coseno
cos(a + b) = cos(a)cos(b) - sin(a)sin(b)
cos(a - b) = cos(a)cos(b) + sin(a)sin(b)
Eseguiamo la loro differenza membro a membro
cos(a + b) - cos(a - b) = - 2 sin(a)sin(b)
2 sin(a)sin(b) = cos(a - b) - cos(a + b)
sin(a)sin(b) = 1/2(cos(a - b) - cos(a + b))
La serie di articoli dedicati alla serie di Fourier è disponibile QUI
e fanno parte del corso completo di matematica
6 commenti
Evviva la matematica in Technicolor del Zappalà!
Roba da restare immortalato pure per questo nella storia delle scienze. Tanto più che davvero risulta perfettamente chiara, nonostante si lavori con passaggi un po' complicati.
Posso poi ammettere - dal mio piccolo - che 'stavolta non ho trovato nessun errore da rinfacciarti :-)
Dici che sto ... ringiovanendo ????
Grazie Enzo, tutto chiaro.
Tu non ci crederai, ma guarda cosa è saltato fuori oggi dal mio archivio fotografico.
Quando frequentavo il liceo scientifico per qualche anno gestii un piccolo business: stampavo la foto (negativo su lastra) del sottostante formulario in formato 6x9 cm e la vendevo ai compagni che frequentavano le due ultime classi. Cinquanta lire cadauna, mi pare di ricordare. Naturalmente era proibitissimo usarla durante i compiti e tanto peggio all'esame di maturità, ma cosa vuoi era piccina, piccina...
L'aveva redatta un mio amico che dava ripetizioni di matematica, nonchè - come si evince dal "banner pubblicitario" - rappresentante locale del partito liberale. L'aveva poi impaginata un altro mio amico specializzato in "quadri e disegni". Entrambi morti.
Ammirevole opera dell'ingegno di un secolo in cui non c'erano cellulari da nascondere durante i compiti in classe.
Oggi potrebbe avere un revival in forma di tatuaggio.
Al giorno d'oggi, dominio della pappa pronta, se un professore osasse parlare di ortogonalità delle funzioni trigo verrebbe lapidato dai genitori per tentato omicidio causato da insopportabile fatica cerebrale inserita nelle deboli menti dei cari figlioli smartfonisti.