Nessuna strana relazione e nessun teorema sconosciuto... però la soluzione non è sicuramente banale (almeno quella che riporterò io). Tuttavia, come spesso capita, vi può essere qualche metodo alternativo, più rapido e più elegante...
Un gioco che diventa una realtà immaginaria e ci porta a un celebre frattale...
Fin da piccolo Ernesto Cataldi aveva avuto l'ossessione dei numeri. Contava tutto, misurava tutto. Percepiva il mondo, l'estensione dello spazio, il dipanarsi del tempo, attraverso una sorta di griglia, fatta di miliardi di quadratini tutti uguali, una specie di zanzariera universale che gli consentiva di assegnare precisissime coordinate ad ogni cosa, ad ogni evento, ad ogni minimo intervallo della sua esistenza. Insomma, un mondo fatto di numeri, tutto digitale, molto prima dell'avvento dell'era digitale.
Per risolvere problemi apparentemente ostici basta, a volte, un attento momento di riflessione.
Umberto Cibien ha completato la scrittura di questa dimostrazione delle trasformazioni di Lorentz il 27 gennaio 2021, esattamente un anno prima della sua prematura scomparsa.
Ringraziamo Romeo Ceccato, grande amico di Umberto, per il prezioso supporto fornito nel recupero di alcune fondamentali immagini che compaiono nell'articolo e che si temeva fossero irrimediabilmente perdute.
Siete invitati caldamente a seguire la soluzione, in quanto è stata descritta passo dopo passo con una geometria da Liceo (se non meno). Questo tipo di esercizio regala dimestichezza e piacere nella soluzione di problemi anche apparentemente non banali. Viva la geometria!
Una piccola ciliegina sull'area di un triangolo sferico e sulla prova che la somma dei tre angoli è sempre maggiore di 180°.
Un quiz abbastanza difficile... I più esperti non se lo lascino scappare!
E’ di questi giorni la notizia che il telescopio Webb ha immortalato un misterioso punto interrogativo cosmico prospetticamente vicino alla coppia di stelle che stava osservando. Cosa sia esattamente non lo sappiamo, ma l'ipotesi più accreditata negli ambienti scientifici propende per l’effetto di una danza gravitazionale tra due galassie che si stanno unendo. Ma l’Universo, si sa, ama prendersi gioco di chi lo osserva! Non ce la sentiamo, quindi, di escludere a priori spiegazioni alternative, forse meno scientifiche, ma certamente molto più intriganti. Niente a che vedere con poteri forti, scie chimiche o 5G, ma il sospetto che questo punto interrogativo sia il preludio alla comparsa dell’oggetto misterioso profetizzato da Vin-Census è forte, e ci fa piacere condividerlo con voi. Buona lettura!
L’inquietante enigma dell’ Etere sullo sfondo dello sviluppo di una nuova fisica ad opera di tre grandi protagonisti della relatività
Un quiz di pura logica, con un pizzico di matematica...
Le idee difficilmente nascono secondo un preciso percorso lineare, come quello descritto nella loro “dimostrazione ufficiale”. Le idee emergono per associazione, per riconoscimento di strutture e analogie, per improvvise illuminanti rivelazioni che hanno loro percorsi sotterranei nel subconscio.
Anche se poco conosciuto, esiste un metodo di derivazione di funzioni complicate ideato da Feynman. Pur non essendo molto vantaggioso, può aiutare in casi piuttosto intricati.
Il problema del quadro appeso alla parete è stato risolto in modo puramente geometrico nel XV secolo da Regiomontano. Andy non si è fatta scappare l'occasione per emularlo.
La più grande realizzazione di Maxwell fu, nel 1864, l’unificazione delle forze elettrica e magnetica, creando, con le celebri equazioni differenziali che portano il suo nome, il rigoroso modello di riferimento in cui inquadrare le osservazioni di Faraday.
Si trattava di un evento fondamentale, le cui conseguenze investirono il futuro di tutta la fisica.
La forma di queste equazioni ha guidato scienziati come Lorentz, Poincaré e Einstein alle trasformazioni spaziotemporali della relatività speciale che, a loro volta hanno condotto alla concezione di spaziotempo di Minkowski.
Entriamo in un museo e cerchiamo di ammirare al meglio il nostro quadro preferito.
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