Categorie: Astrobiologia
Tags: atmosfera pianeta abitabile temperatura Webb
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:3
C'è vita su LHS 1140b? Mah... forse nemmeno il sabato *
Trovato (con molti forse) un pianeta con una temperatura "vivibile". Che tristezza, però, per gli abitanti...
L’inizio di questo articolo farebbe pensare a un tipico raccontino di fantascienza nello stile di “Vin-census”. E devo dire che mi sono divertito a costruire la figura che segue. Spieghiamola meglio…
Cominciamo da destra. In essa si confrontano la nostra Terra e un pianeta extrasolare abbastanza più grande che sembra coperto di ghiaccio, in modo simile alla superficie dei satelliti Europa ed Encelado. Al centro del pianeta alieno, però, vi è una macchia azzurra. Bene questa situazione può riferirsi abbastanza bene a ciò che è possibile fare oggi. Più interessante, però, è l’immagine di sinistra, che presenta uno zoom veramente strabiliante: un triste signore su un isola deserta, dove il mare è completamente circondato da ghiaccio. Bene, questa seconda immagine potrebbe essere realizzata (quasi…) tra una decina d’anni.
Concludiamo il nostro scherzo e passiamo a cose più serie.
E’ qualche anno che è stato scoperto il pianeta LHS 1140b, attorno a una nana rossa (1/5 della massa solare). La prima apparenza è stata quella di un mini-Nettuno, probabilmente gassoso. Insomma, niente di speciale, tranne il fatto che si trovi proprio all’interno della fascia abitabile. Un sistema stellare piuttosto vicino, circa 48 anni luce.
Tuttavia, è stato giudicato un obiettivo interessante per Webb ed ecco la prima sorpresa: non si tratta sicuramente di un pianeta gassoso, ma di un corpo roccioso circondato molto probabilmente da un’atmosfera. Le nuove osservazioni hanno anche fornito un valore della massa e del raggio del pianeta molto precisi: 5.6 e 1.7 volte quelli della Terra, rispettivamente, La densità e la distanza dalla stella (in verità un oggetto molto tranquillo) farebbero pensare a un corpo ghiacciato. L’atmosfera, però, potrebbe causare un notevole effetto serra capace di far arrivare la temperatura superficiale, nel punto che ha sempre la stella allo zenit (punto sub-stellare), a circa 20° e forse anche qualcosa in più. Avremmo sì un pianeta “bloccato” rispetto alla sua stella (ovvero che rivolge sempre la stessa faccia alla stella perché il periodo di rotazione coincide con quello di rivoluzione, come la Luna con la Terra), ma in cui si sta piuttosto bene nella zona più calda.
Non è finita, però… Sembra che l’atmosfera possa contenere azoto. Se così fosse ci troveremmo di fronte al primo esopianeta con un'atmosfera non primaria, ossia dominata da idrogeno ed elio. Qualcosa di simile a quanto capitato per quella terrestre. Avremmo qualcosa di simile ad Europa, dove, però, una parte piuttosto grande (circa la metà dell’Oceano Atlantico) presenterebbe acqua allo stato liquido. Ed ecco spiegata l’ultima vignetta…
Sapete come la penso sui pianeti abitabili e “abitati”, tuttavia questa volta vale la penna metterlo in evidenza, anche se in modo molto ironico. Ovviamente, le osservazioni continueranno e ci vorranno circa 10 anni di osservazioni ultra accurate per avere certezze e non solo ipotesi. Nel frattempo, perché non inviare un segnale al nostro triste amico alieno? Tra 96 anni potremmo avere una risposta ancora più certa!
3 commenti
Se ho ben capito, l'azoto sarebbe preesistente a questa stella rossa, farebbe cioè parte del materiale espulso da una precedente stella ben più massiccia, capace di produrre anche elementi più pesanti.
Quello che è certo è che in quella spiaggia il nostro povero isolano avrà grosse difficoltà ad abbronzarsi.
Se ricordo bene su un pianeta bloccato, quindi con una parte calda ed una fredda si generano correnti che mal ci conciliano con lo sviluppo di forme viventi... io nel dubbio non manderei nessun segnale!
caro Alberto,
in effetti è il contrario... il pianeta avrebbe perso la sua atmosfera primaria, così come ha fatto la Terra, e se ne sarebbe costruita una nuova decisamente più favorevole alla vita.
Caro SMA,
sono d'accordo... in ogni modo, qualcosa di molto economico