03/08/24

(Q) Impariamo a ragionare (con soluzione) **

Vi sono esercizi di matematica che appaiono estremamente difficili al momento della loro presentazione. Tuttavia, a volte, la difficoltà è solo un'apparenza e con un po' di ragionamento si riesce a dimostrare ciò che a prima vista poteva sembrare fuori dalla nostra portata.

Ho trovato un esempio illuminante a questo riguardo che, come al solito, è stato presentato a un'olimpiade di matematica. Teoricamente si poteva spendere circa un'ora e mezza per risolverlo, ma, in realtà, il tempo poteva essere di molto accorciato anche da un concorrente non particolarmente preparato in matematica superiore. Diciamo che il livello è quello di un normale studente di liceo scientifico. Quando dico normale, però, intendo che abbia volontà  di riuscire e capacità di riflessione.

La soluzione che presenterò io farà uso di alcuni passaggi matematici di livello piuttosto semplice che potrebbero essere anche eliminati con un ragionamento ancora più sofisticato. Ho scelto una via di mezzo e vi invito a provare, ragionando BENE sopra tutte le condizioni del problema...

Problema

Consideriamo l'insieme dei numeri interi maggiori o uguali a zero. Determinare tutte le possibili funzioni f  tali che

f(2a) + 2f(b) = f(f(a + b))

per tutti i numeri dell'insieme.

Ricordiamo il significato di funzione: una macchina in cui inseriamo un certo numero e che ci regala un altro numero. Nel nostro caso vuole numeri interi e regala numeri interi.

Ovviamente, vi sono sicuramente molti metodi per ottenere la soluzione...

SOLUZIONE

f(2a) + 2f(b) = f(f(a + b))

Dato che la relazione deve essere valida per qualsiasi valore dei numeri interi positivi, posso applicarla a valori di a e b particolari.

Inizio con a = 0

f(2 ·0) + 2f(b) = f(f(0 + b))

f(0) + 2f(b) = f(f(b))                .... (1)

Questa relazione DEVE essere verificata per ogni x (intero e positivo). Pongo, perciò x al posto di b.

f(0) + 2f(x) = f(f(x))                 ... (2)

Torniamo alla relazione di partenza. Se è verificata per ogni valore di a, lo DEVE esserlo anche per a = 1, ossia:

f(2) + 2f(b) = f(f(b + 1))

ma la (2) ci dice che al posto di f(f(b + 1)) posso inserire f(0) + 2f(b), mettendo b + 1 al posto di x.

ne segue che la (1) diventa:

f(2) + 2f(b) = f(0) +2 f(b+ 1)      .... (3)

Questa identità si affianca a quella di partenza.

Ovviamente, al posto di b posso inserire un valore x qualsiasi, per cui

f(2) + 2f(x) = f(0) + 2f(x + 1)

f(2) - f(0) = 2 f(x + 1) - 2 f(x)

f(x + 1) - f(x) = (f(2) - f(0))/2

Quest'ultima relazione ci dice che la differenza tra due valori consecutivi della f(x) è SEMPRE uguale a una costante (tale è il secondo membro (f(2) - f(0))/2). Tradotto in semplici parole matematiche ciò vuol dire che la funzione f(x) è una PROGRESSIONE ARITMETICA, ossia può essere rappresentata da una retta:

y = f(x) = mx + n

Sostituiamo questa funzione nell'identità di partenza...

f(2a) + 2f(b) = f(f(a + b))

(m(2a) + n) + (2(mb + n)) = f(m(a + b) + n)

2m(a + b) + 3 n = m(m(a + b) + n) + n

2m(a + b) + 3 n = m2(a + b) + mn + n

Affinché  questa identità valga per tutti i valori interi a e b è necessario che i coefficienti di (a + b) siano uguali, ossia:

2m = m2

Ovviamente deve anche valere

3n = mn + n

La prima equazione è verificata per due valori di m:

m = 0

m = 2

Se m = 0 la seconda equazione porta a

3n = n

che è verificata solo per n = 0

Inserendo invece m = 2 nella seconda otteniamo:

3n = 3n

che ammette come soluzione QUALSIASI valore di n.

La nostra funzione può perciò essere sia

f(x) = 0

che

f(x) = 2x + n

con n intero qualsiasi.

Possiamo terminare verificando che le due soluzioni soddisfano l'identità di partenza:

Ovviamente, la prima soluzione porta a

0 = 0

la seconda (y = 2x + n) porta a:

f(2a) + 2f(b) = f(f(a + b))

4a + n + 4 b + 2n = 2(2(a+b) + n) + n

4a + 4b + 3n = 4a + 4b + 3n

c.v.d.

 

4 commenti

  1. sprmnt21

     

     

    Equazione funzionale
    (1) f(2b) + 2f(a) = f(f(a + b)) a, b interi non negativi
    posto b = 0 la (1) diventa
    (2) f(0) + 2f(a) = f(f(a))
    La (2) in sostanza "dice" che la f(.) trasforma un valore del codominio nel suo doppio più una costante.
    Cioè, posto f(0) = k, per le x in f(N)
    (3) f(x) = 2x + k (*)

    Applicando questa proprietà alla (1), si ha che
    f(f(a + b)) = 2f(a + b) + k,
    cioè
    (4) f(2b) + 2f(a) = 2f(a + b) + k
    Utilizzando questa forma per valori di b multipli di a, con un po' di semplificazioni
    b = a => f(2a) = 2f(a) - k
    b = 2a => f(3a) = 3f(a) - 2k
    Supponiamo ora che, per n intero non negativo,
    (5) f(n*a) = n*f(a) - (n - 1)*k
    deriviamo la f((n + 1)*a).
    Usando la (4) dove ad n*a assegniamo il ruolo di a e ad a assegniamo il ruolo di b,
    2f((n + 1)*a) = 2f(n*a + a) = f(2a) + 2f(n*a) - k = 2f(a) - k +2n*f(a) - 2(n-1)k - k =
    = 2(n + 1)f(a) - 2 n*k
    Cioè
    (6) f((n + 1)*a) = (n + 1)f(a) -n*k
    Per il principio di induzione la (5) vale per ogni n naturale.
    Usiamo adesso la (1) con b = 0 ed a = 1
    (1.1) f(f(1) = 2f(1) + k
    e la (5) con a = 1 ed n = f(1)
    (1.2) f(f(1)) = f(1)^2 - (f(1) - 1 )k.

    Da queste segue che:
    2f(1) + k = f(1)^2 - (f(1) - 1 )k
    Questa relazione impone che:

    f(1) = 0 oppure f(1) = 2 + k.

    Usiamo nella (5) la seconda condizione che, stranamente, è più immediata.

    f(n) = n*f(1) - (n - 1)k = n*(2 + k) - (n -1)k = 2n + k
    Quindi una soluzione dell'equazione data è
    (7) f(n) = 2n + k.
    Vediamo ora se per f(1) = 0 ci sono altre soluzioni.
    Usando questa condizione nella (5), si ha che:
    f(n) = (1 - n)*k
    perchè‚ questa funzione sia ammissibile (cioè valida per ogni n naturale), essendo k >= 0, deve essere k = 0.
    Quindi l'altra soluzione Š la
    (8) f(n) = 0

    (*) questa funzione è stata ricavata per le x in f(N) che non è detto che sia tutto N.
    Pertanto a questo punto del ragionamento è solo una delle tante proprietà a cui deve sottostare la funzione soluzione.

     

     

    PS

    Mi dispiace per la formattazione a capocchia, ma l'avevo scritta, con tanta buona volontà, in word per poi fare copia e incolla ma non mi mantiene i riferimenti delle relazioni man mano troivate.

    L' ho convertita in txt ottenendo una seri di ? al posto di alcuni simboli (che ho trasformati in -) spero di non abver fatto casini.Se trovate incongruenze provo ad aggiustarte (ammesso che siano emendabili)

  2. Il nostro bravissimo sprmnt21 è probabilmente andato oltre a ciò che era richiesto... Noi volevamo solo la funzione (o le funzioni)... Riporto, quindi, la soluzione che ho seguito io riguardo alla determinazione delle funzioni richieste.

  3. Fabrizio

    Che ne dite della possibilità di sfruttare la simmetria rispetto ad a e b del termine a destra per la prima parte del ragionamento?

    Se il termine a destra rimane uguale scambiando a con b, deve rimanere uguale anche il termine a sinistra:

    f(2a)+2f(b)=f(2b)+2f(a)

    f(2a)-f(2b)=2(f(a)-f(b))

    quindi deve essere una funzione lineare a meno di una costante che si elide nella differenza. Cioè si arriva alla espressione f(x)=mx+n.

    Per il resto il ragionamento è lo stesso. Sinteticamente:

    f(2a)+2f(b)=f(f(a+b))

    m(2a)+n+2(m(b)+n)=m(m(a+b)+n)+n

    2ma+2mb+2n=m(ma+mb+n)

    2(ma+mb+n)=m(ma+mb+n)

    m=2 ed n qualsiasi, oltre a m=n=0

    In effetti questa soluzione, comunque raggiunta, è valida per qualsiasi a e b,  inclusi valori interi positivi indicati nell'enunciato, ma non solo.

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