I buchi neri galattici sanno come approfittare di stelle troppo audaci e divorarle se passano troppo vicino. Se la stella in questione è un sistema doppio può presentarsi un fenomeno estremamente interessante, chiamata la cattura di Hills di cui abbiamo già parlato QUI. Ne riporto lo schema.

Una delle due stelle viene smembrata dal buco nero che mette i suoi detriti nell'orbita di "parcheggio", ossia va a formare un disco di accrescimento che gli darà del cibo molto appetitoso, mentre la seconda stella viene scacciata a grande velocità (anche più di mille chilometri al secondo), con la sua possibile uscita dalla galassia.

Nel 2018 è stato osservato qualcosa del genere, ma AT2018fyk (tale è il nome dato al fenomeno) non si è concluso in modo definitivo. Il buco nero, al centro di una galassia a 860 milioni di anni luce da noi, ha presentato il solito picco luminoso dovuto allo smembramento della stella, seguito da un declino della luminosità, ma dopo un certo periodo di tempo si è presentata una nuova "fiammata".

La faccenda sembrava essere dovuta a un parziale "pasto" del buco nero tale da non aver smembrato tutta la stella ma solo la sua parte più superficiale, permettendo alla stella (o a quello che ne rimaneva) di continuare a orbitare attorno a esso e di regalargli un nuovo piccolo pasto a distanza di circa 1300 giorni (1300 +/- 47) rispetto al primo, nel momento del suo passaggio nel punto più vicino al buco nero. Ciò è avvenuto puntualmente e adesso si aspetta con trepidazione un ulteriore ripetizione dell'evento nel periodo maggio-agosto 2025.

La fiammata ripetutasi è stata raccolta nei raggi X da Chandra e Swift.

Ovviamente, non si sa quanto resti ancora della stella, ma un'eventuale ripetizione del fenomeno, fornirà -se avverrà- importanti dati sul tipo di emissione e sulle caratteristiche della stella scelta come base di "stuzzichini" dal buco nero, oltre che al comportamento di quest'ultimo.

Come si dice: meglio tanti piccoli pasti piuttosto che un unico pasto troppo abbondante!

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