Categorie: Matematica
Tags: Basilea coefficienti polinomi radici Viete
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Da Ruffini a Viete **
Abbiamo già descritto la regola di Ruffini e, in particolare, il suo teorema. Esso dice: "Un polinomio di grado n è divisibile perfettamente per un altro polinomio di primo grado se e solo se la radice del polinomio di primo grado soddisfa il polinomio di grado superiore". In parole più semplici esso ci dice che un polinomio di grado n può essere scritto come prodotto di n polinomi di primo grado che abbiano ognuno come radici quelle del polinomio di partenza. In parole matematiche, ancora più semplici:
∑i = 0 n ai xi = an ∏j =0n (x - xj)
Non spaventatevi! La scrittura matematicamente molto sintetica vuol solo dire che:
aox0 - a1x1 + a2x2 + .... + an xn = an(x - x1) (x- x2) (x - x3) ....(x - xn)
A primo membro abbiamo un generico polinomio di grado n, mentre al secondo abbiamo i prodotti dei monomi (x - xj) moltiplicati per an. Ovviamente, ai sono i coefficienti del polinomio e xj le sue radici. Il fatto che il loro numero sia sempre uguale a n vuol dire che la scrittura contempla anche le soluzioni complesse.
Per non appesantire inutilmente la trattazione, limitiamoci a un polinomio di secondo grado. Procedimento analogo vale anche per gradi più elevati qualsiasi.
a2 x2+ a1x + a0 = a2(x - x1)(x - x2)
Possiamo tranquillamente svolgere i calcoli, mantenendo, ovviamente, l'uguaglianza
a2x2 + a1x + a0 = a2x2- a2xx2 -a2xx1 + a2x1x2
a2x2 + a1x + a0 = a2x2- a2x(x2 + x1) + a2x1x2
Per essere valida, dobbiamo uguagliare i coefficienti delle varie potenze di x, ossia:
a1 = - a2(x2 + x1)
a0 = a2x1x2
da cui
x2 + x1 = - a1/a2
x1x2 = a0/a2
N.B.: Notiamo che potremmo anche scrivere
a1/a0 = - (x2 + x1)/x1x2 = - (1/x1 + 1/x2)
Questa scrittura sarà fondamentale per un prossimo articolo dedicato al celeberrimo Problema di Basilea, in cui vi è, come sempre, lo zampino geniale di Eulero.
Il risultato è qualcosa di estremamente utile ed è conosciuto piuttosto bene per la soluzione delle equazioni di secondo grado Esso dimostra che la somma delle radici non è altri che il rapporto tra i coefficienti dei termini in x e in x2, cambiato di segno, mentre il prodotto delle radici è il rapporto tra il termine noto e il coefficiente del termine x2.
Per rendere il tutto più ovvio, utilizziamo i coefficienti letterari normalmente usati nelle equazioni di secondo grado:
ax2 + bx + c
Quanto detto prima porta a dire che le radici del polinomio si ricavano dal semplice sistemino:
x1 + x2 = - b/a
x1x2 = c/a
Esso ci permette di calcolare somma e prodotto delle radici senza risolvere l'equazione
ax2 + bx + c = 0
Queste formule sono probabilmente conosciute da tutti, ma il fatto più importante è che esse sono generalizzabili per un polinomio di grado n qualsiasi...
Semplifichiamo la trattazione ponendo il coefficiente del termine di grado più alto uguale a 1. Questo è sempre possibile farlo dividendo ogni coefficiente per tale termine. Possiamo perciò ridurci a polinomi del tipo
xn + an-1 xn -1 + an-2 xn-2 + + ao = 0
dove i nuovi ai non sono altro che ai/an.
Nel caso del polinomio di secondo grado
x2 + a1x + a0
otteniamo
x1 + x2 = - a1
x1x2 = a0
In generale (basta sviluppare i calcoli per n qualsiasi), valgono le formule di Viete, matematico francese del XVI secolo):
x1 + x2 + x3 + .... + xn = - an - 1
x1x2 + x1x3 + ... + x1xn + x2x3 + x2x4 + ... + x2xn + x3x4 +... + x3xn + ... + xn-1 xn = an-2
x1x2x3 + x1x2x4 + ... + x2x3x4 + x2x3x5 + ... + xn-2 xn-1 xn = - an-3
.....
x1x2x3...xn = +/- a0 = (-1)n ao
Scriviamo anche il risultato del Nota Bene precedente nel caso generale:
a1/a0 = - (1/x1 + 1/x2 + 1/x3 + ... + 1/xn)
Quando si applicano? Teoricamente si potrebbe risolvere il sistema e calcolare le radici del polinomio. Non è però operazione banale e la formula di Viete generalizzata si usa spesso per affrontare problemi da "olimpiadi". Noi non vogliamo, almeno per adesso, introdurre questo tipo di problematica che, in fondo, è essenzialmente un puro "gioco" matematico. Abbiamo, invece, bisogno della formula di Viete per metterci nei panni di Eulero e risolvere il celebre problema di Basilea.