05/10/24

L'altalena continua *

Scoperta una galassia ricca di stelle di Popolazione III. Ma aspettiamo prima di cantar vittoria...

Vi sono argomenti chiave per cercare di riscostruire le prime fasi dell'Universo. Due sono particolarmente importanti, ma ancora in balia di  risultati altalenanti e spesso controversi. Il primo, ben noto, riguarda i buchi neri galattici già enormemente (troppo) grandi nelle galassie più antiche. Come si sono formati? Ogni tanto si favorisce l'ipotesi che siano dovuti all'unione di buchi neri stellari, altre volte che siano nati già prima delle galassie, subito dopo il Big Bang. Le "prove" si alternano, a volte esagerando nell'ottimismo e altre volte rifiutando ciò che non fa comodo per certe teorie in attesa di evidenze osservative. La mia idea a riguardo la conoscete molto bene e favorisce nettamente la formazione di buchi neri primigeni, capaci -forse- di dare anche una spiegazione realistica (anche se parziale) all'esistenza della materia oscura.

Il secondo argomento riguarda le stelle di popolazione III. E' praticamente sicuro (anche per puro ragionamento logico) che esse debbano essere esistite, dato che le prime formazioni stellari avevano a disposizione solo idrogeno ed elio. Tuttavia, sarebbe fondamentale riuscire ad osservarle e analizzarle: sono pur sempre i mattoni fondamentali di tutto ciò che è diventato Universo. Anche per loro, però, le notizie eclatanti e le delusioni sono all'ordine del giorno. Basta andare a cercare "Popolazione III" col nostro motore di ricerca (rileggete le varie news e capirete il mio scetticismo) e l'altalena di notizie apparentemente risolutive, seguite da silenzi ancor più indicativi, si susseguono continuamente. Forse non bisognerebbe nemmeno evidenziare ciò che viene dato per quasi certo e attendere lo sviluppo della situazione e prove veramente definitive.  Se facessimo così, però, rischieremmo di riportare e di descrivere ben poche ricerche...

Stiamo, perciò, al gioco e aggiungiamo un tassello in più, anche se con molti "caveat". Sappiamo quanto sia essenziale il telescopio Webb per avvicinarsi sempre di più all'inizio di tutto, ma anch'esso non può fare miracoli e le sue osservazioni vengono poi interpretate non sempre con la dovuta cautela. D'altra parte, la ricerca moderna ha bisogno di scoperte esaltanti per recuperare fondi e prestigio... così va il mondo, rischiando che le notizie siano sempre più vicine alle "bufale".

Veniamo al dunque...

L'osservazione effettuata da Webb su una galassia molto antica (osservata com'era circa un miliardo di anni dopo il Big Bang) ha mostrato una nebulosa con una luminosità estremamente alta, tale da superare addirittura quella delle stelle in essa contenute. Questa situazione potrebbe ricondurre a un'ipotesi legata alla nascita di un gran numero di stelle ipermassicce caldissime (dell'ordine di 80 000 °C), proprio simili a quelle di popolazione III. Webb potrebbe studiare ancor meglio questa radiazione e confermare, in modo indiretto, che siamo di fronte alla nascita di stelle primigenie.

Nella parte bassa abbiamo due modelli: la linea bianca si riferisce al modello di una classica galassia dominata dalla luce stellare; quella bianca al modello di una galassia in cui la luminosità della nebulosa superi quella delle stelle. In pratica tutto si basa sulla differenza di andamento nella fascia centrale.
La galassia in questione, che potrebbe rappresentare il punto di passaggio da oggetto primigenio (ricca di stelle di Popolazione III) a galassia evoluta. Fonte: NASA, ESA, CSA, STScI, Alex Cameron (Oxford)

Nel frattempo è bene ricordare un altro modo per individuare non la nascita, ma la fine di stelle di Popolazione III. Esse, essendo centinaia di volte più massicce del Sole, vivono per un pochi "attimi" cosmici, ovvero pochi milioni di anni. L'ideale sarebbe che esse venissero smembrate dal buco nero galattico per effetto mareale. La violenta radiazione emessa potrebbe mostrarci gas privo di elementi pesanti e quindi ciò che era la materia della stella prima della sua distruzione.

Che dire? Tutto magnifico, sperando che i risultati non siano "gonfiati" per interessi  che di veramente scientifico hanno poco. La voglia di emergere può fare brutti scherzi. Sembra, purtroppo, che l'epoca degli esperimenti mentali sia stata cancellata per favorire l'epoca delle simulazioni al computer che, ricordiamo, è un aiuto eccezionale, ma solo se utilizzato per quello che è.

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