16/12/24

Kepler ci mette in guardia *

Un'attenta analisi dei dati rilevati da Kepler nel periodo 2009-2013 ha dimostrato che le stelle di tipo solare sono molto più "capricciose" di quanto si fosse pensato.

Sono stati identificati circa 2900 superflare su un elenco di circa 56500 stelle simili alla nostra, portando alla stima di un superflare, in media, ogni cento anni. Quando parliamo di superflare, però, parliamo di eruzioni terribilmente energetiche, paragonabili all'esplosione di 1012 bombe all'idrogeno, ben superiori a quelle che si pensava fossero dovute al nostro Sole durante la sua esistenza. D'altra parte è ben difficile stabilire quali siano stati gli eventi di questo tipo avvenuti durante la vita del Sistema Solare, dato che non possiamo spingerci troppo indietro nel tempo (qualche migliaia di anni). In altre parole, un' esplosione con un'energia pari a quella di Carrington, nel 1859, sarebbe da considerare irrisoria come un leggero "schiaffo". Ricordiamo che, comunque, tale evento fece collassare la rete telegrafica del Nord America e dell'Europa settentrionale.

Oggi, la vita sulla Terra è legata a un sofisticato e complesso sistema satellitare, in continua crescita, senza il quale la tecnologia moderna andrebbe completamente in crisi con risvolti sociali, economici e di vita quotidiana difficili da immaginare. Senza pensare che non sappiamo nemmeno bene quali conseguenze avrebbero sulla fascia di ozono e sull'esistenza stessa della vita.

Bisogna dire che non sembra che le grandi estinzioni siano legate a eventi del genere, ma esse non vanno molto indietro nel tempo.  Indipendentemente dalla vita biologica, resta, comunque, l'enorme rischio che le nostre conquiste tecnologiche possano portare a catastrofi di impatto terribile.

L'unico consiglio sarebbe quello di spegnere tutte le comunicazioni prima dell'insorgere di una tale esplosione, ma  -al momento- non siamo ancora capaci di predirla  con esattezza e in tempo utile per agire. Pensiamo -forse- che se non ci fosse almeno il 90% di sicurezza i governi mondiali sarebbero d'accordo sullo spegnere improvvisamente ciò che è diventata l'essenza stessa nell'attività umana?

Un discorso simile a quello della probabilità d'impatto di un asteroide. Chi mai spenderebbe soldi necessari a una missione di emergenza senza avere una probabilità molto alta della sicurezza della previsione? Purtroppo, per gli asteroidi questa sicurezza si avrebbe solo poco tempo prima dell'impatto, quando ormai nessun intervento sarebbe più possibile. Tuttavia, l'impatto di questo tipo avviene in media ogni cento milioni di anni, mentre, invece, sembra proprio che un superflare possa avvenire in tempi molto più brevi.

A furia di considerare il Sole come uno "schiavo" al nostro servizio, non considerandolo nemmeno nelle previsioni legate al supposto riscaldamento globale che è considerato SOLO come opera dell'uomo. temo proprio che un superflare ci troverebbe del tutto impreparati.

Gli animali potrebbero sopravvivere, ma la "civiltà" umana dipende ormai troppo da una tecnologia ad alto rischio. L'unico lato positivo? Beh... le aurore saranno sicuramente fantastiche!

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