07/01/25

L'uomo ha probabilmente già viaggiato nello spazio intergalattico*

L'uomo ama esplorare e spingersi oltre i suoi limiti. Una grande qualità che mira ad ottenere "virtute e conoscenza". Così la pensavano Dante e il suo Ulisse, anche se le vere ragioni della conquista di nuovi confini sono sempre state la ricchezza e la sottomissione dei più deboli.

Resta il fatto che oggi all'uomo non basta più il proprio mondo, ma vuole spingersi verso le stelle. Un viaggio, questo, che è praticamente possibile, ma bisognerebbe avere tempo, molto tempo, dato che le distanze stellari abbisognerebbero di motori in grado di avvicinare di molto la velocità della luce. Resta, quindi, un sogno, malgrado se ne parli in continuazione.

E se invece venissimo a sapere che l'uomo ha già viaggiato non solo tra le stelle, ma anche nel quasi-vuoto al di fuori della propria galassia? In realtà sappiamo già molto bene che tutti noi (e tutto ciò che esiste sul nostro pianeta) siamo figli delle stelle. Gli elementi che compongono il nostro corpo sono sati creati dalle stelle e i più pesanti proprio nell'atto altruistico delle esplosioni di supernove, in cui tutto ciò che è stato costruito da queste fantastiche fabbriche è stato regalato allo spazio circostante.

Tali elementi hanno poi formato il Sole, i suoi pianeti e i loro abitanti più o meno evoluti. Potremmo già concludere che ciò che compone l'essere umano, soprattutto il carbonio e i suoi composto organici, la vera essenza della vita, ha sicuramente viaggiato tra le stelle. Noi non lo possiamo ricordare, ma i nostri atomi lo sanno sicuramente (ah, se il carbonio potesse parlare!).

Il carbonio è parte essenziale del ciclo del carbonio sul nostro pianeta, attraverso un processo estremamente semplice e veramente perfetto, capace di utilizzare l'energia solare senza alcuno spreco. Il ruolo della CO2 è fondamentale, malgrado continui ad essere vista come un mostro da distruggere. Chiedete alle piante...

Il vecchio Hubble, tuttavia, ha permesso di dimostrare che l'uomo, ossia i suoi elementi fondamentali come il carbonio, hanno quasi sicuramente viaggiato al di fuori della Via Lattea. Possiamo immaginare un ciclo diverso, ma altrettanto utile.

Il gas delle stelle esplose è capace di uscire dalla galassia e andare a formare una specie di riserva che può venire utile in caso di mancanza di materia prima per creare nuove stelle. Stiamo parlando della materia circumgalattica, capace di formare una specie di immenso alone attorno alla struttura in cui è nata.

Ovviamente, essa si ingrandisce sempre più quando le galassie sono attive ed è pronta a intervenire quando esse si stanno spegnendo. In che modo? Beh... essa si comporta come un'enorme stazione ferroviaria in cui i treni arrivano, ma sono anche in grado di ripartire e tornare alla stazione di partenza, la galassia. Un vero e proprio ciclo in cui il gas delle supernove viene lanciato nello spazio esterno  per poi ritornare alla base.

Il bello è che si pensava che questi "treni" fossero composti solo dai gas più leggeri e invece è stata individuata la presenza di carbonio, l'essenza della vita. Risulta, quindi, molto probabile che i nostri atomi contengano carbonio che ha viaggiato al di fuori della galassia e che è tornato indietro.

La figura che segue mostra come Hubble se ne sia accorto... Esso ha studiato, con il suo spettrografo, la luce di lontanissimi e luminosissimi quasar  nei dintorni di undici galassie attive, ed è riuscito a individuare che tale luce veniva assorbita da elementi tra cui vi era il carbonio, anche a distanze veramente considerevoli rispetto al nucleo principale della galassia, anche a 400 000 anni luce. La figura mostra anche il ciclo galattico del carbonio.

Fonte: NASA/ESA/A. Field

Cosa concludere? Siamo sicuramente figli delle stelle, ma per seguir virtute e conoscenza abbiamo anche viaggiato al di fuori della nostra galassia, riuscendo, però, a tornare a Itaca!

Articolo originale QUI.

1 commento

  1. Alberto Salvagno

    Non ricordo se sono stato nello spazio extra galattico, ma mi pare di ricordare che in spettroscopia quel tripletto di picchi che appare nella figura era tipicamente indicativo del Carbonio

Lascia un commento

*

:wink: :twisted: :roll: :oops: :mrgreen: :lol: :idea: :evil: :cry: :arrow: :?: :-| :-x :-o :-P :-D :-? :) :( :!: 8-O 8)

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.