04/04/25

L'Universo aveva fretta... troppa per i ricercatori attuali ? **

Eh sì, cari amici, sembra sempre più probabile che l'Universo abbia avuto una gran fretta nel costruire le prime stelle e le prime galassie. Una fretta che lascia gli astrofisici interdetti, soprattutto non sapendo come fare a spiegare questa rapidità con i modelli evolutivi correnti. Forse, qualcuno riuscirà veramente a capirci qualcosa senza fare inutili salti mortali... ma, per il momento, si viaggia nel "buio" vero e proprio.

Il telescopio Webb continua a presentare chiara e nitida l'attuale incapacità di spiegazione. Siamo arrivati a prendere immagini e a studiare spettroscopicamente una galassia con un redshift di ben 14.2, corrispondente a un "lancio" della sua luce che vediamo oggi, risalente a soltanto 300 milioni di anni dopo il Big Bang.

Il fatto è che la galassia non solo è già piuttosto grande e luminosa (anche se sembra non abbia un buco nero centrale), ma mostra un'anomala quantità di ossigeno. L'ossigeno è da un punto astrofisico considerato un "metallo" (lo è tutto ciò che è più pesante dell'elio) e si è potuto formare solo con la morte di stelle. Il che vuol dire che la galassia contiene stelle formatesi  -si stima- almeno 100 milioni di anni prima. Qualcosa che corrisponde a circa un redshift di 18-19.

La galassia più antica scoperta da Webb. Ciò che si vede ha un' età di circa 13.4 miliardi di anni, ossia la luce è partita 300 milioni di anni soltanto dopo il Big Bang. Fonte: NASA

C'è poco da fare, il tempo tra il rumore cosmico di fondo (350 000 anni dopo il Big Bang) e l'inizio della formazione stellare si assottiglia sempre più. Il buffo è che, ogni nuova osservazione, viene data come una "scoperta", mentre ormai si dovrebbe capire che c'è qualcosa di sbagliato nei modelli di formazione galattica che vanno per la maggiore. Ricordo solo che il rumore cosmico di fondo corrisponde a un redshift di circa 1000 e il valore di 18-19 non è poi così lontano come sembra. Il Webb potrebbe andare ancora più indietro nel tempo tra non molto e continuare a "stupire" questi gruppi sempre più numerosi di astrofisici.

Forse, ci vorrebbero meno autori e meno articoli, ma qualche mente fantasiosa e creativa che sintetizzi i risultati e cerchi di perdere un po' di tempo a pensare. Purtroppo, oggi c'è troppo smania di proporre il proprio lavoro come una continua scoperta. E' proprio il caso dell'ossigeno inaspettatamente troppo abbondante in galassie che dovrebbero essere appena nate. E' più di un'anno che si sa, ma si continuano a proporre articoli che lo presentano come un muovo "scoop", senza probabilmente un'attenta analisi dei risultati ottenuti con diversi strumenti (in particolare Webb e ALMA).

Ed ecco che adesso ci si meraviglia che Webb abbia trovato una galassia che si stia già spegnendo, ossia sia entrata in una fase di quiescenza, con una limitata formazione stellare. Era da aspettarsi, visto che le galassie sono nate prima del previsto e, di conseguenza, hanno fatto anche prima a utilizzare la maggior parte del gas che le attorniava. Il tutto torna anche perfettamente con il fatto che i buchi neri al loro centro appaiono estremamente  massicci, ben oltre quanto riescano a dimostrare i modelli evolutivi correnti.

In poche parole, le stelle e le galassie hanno avuto una gran fretta a nascere e ad evolvere, andando contro i modelli al momento in auge. Spero che qualcuno termini di gridare alla "scoperta" e inizi a risolvere veramente il problema, limitando il terrore di dover pensare e rischiare di pubblicare meno dei colleghi. Sempre che ci siano ancora menti pensanti di questo tipo e non si speri solo che l'IA si inventi qualcosa.

Riguardo alla scoperta dell'ossigeno cito due articoli (tra i tanti apparsi) uno in base ai risultati di Webb e uno in base a quelli di ALMA (QUI e QUI). Ricordo, però, che la scoperta era già stata annunciata molto prima, addirittura in un articolo divulgativo. Riguardo alla galassia invecchiata troppo in fretta cito questo articolo originale, in attesa che ne compaiano altri che dicano praticamente la stessa cosa con autori diversi (o magari anche gli stessi).

E' fantastico avere a disposizione la tecnologia di Webb e ALMA, ma le loro scoperte dovrebbero stimolare a trovare  la soluzione dei problemi e non solo a gridare "terra, terra!".

1 commento

  1. Alberto Salvagno

    Da profanissimo, non é che queste "scoperte" mi meravigliano più di tanto. Mi sembrerebbe strano che in quell'Universo così "concentrato" i tempi di evoluzione delle stelle e delle galassie fossero gli stessi d'oggidì. Pure il "mistero" della "tensione di Hubble" mi pare indicativo di qualcosa che non torna. Bisognerebbe rimboccarsi le maniche e cercare opportune correzioni alle attuali leggi fisiche, come fece cent'anni fa un mio omonimo. Io peró in questo periodo ho degli impegni :-)

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