Categorie: Curiosità
Tags: bufala cosmonauta media paradosso gemelli tempi biologici
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:3
Come creare facilmente una bufala scientifica *
Il paradosso dei gemelli continua a emozionare molti dilettanti allo sbaraglio, malgrado siano state date spiegazioni di vario tipo, sia attraverso la Relatività Generale che Ristretta. Rimane, comunque, sempre un fatto misterioso che molti vorrebbero risolvere in modo personale, soprattutto se sono privi delle basi fondamentali della teoria della Relatività. Per tutti loro, che si ostinano a non voler seguire le regole normali che lo spiegano facilmente, sarebbe bello costruire una “bufala”, quasi banale nella sua semplicità.
E’ di questi giorni la notizia del cosmonauta che, passati parecchi mesi nello spazio, è tornato a terra per essere confrontato con il gemello rimasto a casa.
Si legge nel web (la notizia è riportata da molti media): “L’analisi era cominciata subito dopo il rientro di Scott, a marzo dello scorso anno, e già i primi risultati avevano messo in luce alcune differenze, tra cui cambiamenti nell’espressione genica, nella metilazione del dna e altri marcatori biologici. Differenze che, secondo gli scienziati, possono essere attribuibili al tempo trascorso in orbita. Per esempio, la lunghezza dei telomeri di Scott, strutture che si trovano alle estremità dei cromosomi, è aumentata più di quella del gemello mentre questi trovava nello Spazio.
Beh…. È un gioco da bambini, direi: nomi difficili e poco conosciuti, accenni ai marcatori biologici e ad aumenti di lunghezza non ben definita.
Ci vorrebbe molto a dire e a far circolare la seguente notizia ?
“Il gemello vissuto nello spazio, a causa di accelerazioni e decelerazioni, nonché del cambiamento del suo sistema di riferimento, ha subito quanto predetto da Einstein. I suoi telomeri, ad esempio, si sono allungati, marcando, perciò, un netto rallentamento del suo tempo biologico. Per non gettare nella disperazione il fratello sedentario, si dice che l’astronauta, al suo ritorno, abbia immediatamente rotto l’orologio da polso. La NASA ha stabilito che un viaggio di andata e ritorno fino a Marte, permetterebbe agli alunni della quinta elementare di poter frequentare la stessa classe al loro rimpatrio, senza bisogno di corsi di recupero…”.
La faccenda si potrebbe ingigantire e rimpolpare in vari modi… Quale sarebbe la percentuale di pesci presi all’amo?
3 commenti
La percentuale non saprei dirla, ma consiglierei una lenza molto robusta.
Questi cari (?) signori (?) hanno sfogliato un libro di biologia e preso qualche parola ad effetto, l'hanno piazzata in un bel discorsino sul tempo in barba al povero Einstein, che ultimamente spesso si rivolta nella tomba, ed hanno infine partorito un raccontino di fantascienza pessimo e che fa' "rivoltare" pure questo bel genere letterario.
Della bufala, invece di propinarla, farebbero meglio a mangiarne la squisita mozzarella e, per quanto riguarda sempre quel bellissimo animale , farebbero comunque meglio a non sfiorarlo nemmeno e darsi, invece,...all'ippica...sempre con tutto il rispetto per gli stupendi cavalli.
Scusate ma quando ci vuole...ci vuole.
caro Mario,
in realtà, nessuno ha lanciato la "bufala", per adesso, almeno...
Io, sulla base di dati ufficiali e penso giusti, ho inventato una possibile bufala che sicuramente farebbe cadere molti pesci nella rete. I due gemelli sono realmente risultati diversi, dato che un anno di permanenza nello spazio a gravità zero ha modificato alcuni parametri biologici, ma non certamente per effetto del rallentamento del tempo... solo e soltanto per le condizioni di vita