Il Sole è buono e caro, ma … **
Tra un miliardo di anni (ma forse anche meno...) il Sole avrà aumentato la sua energia del 10%. I mari avranno una temperatura di oltre 40°. Poca speranza di vita… senza acqua. Altro che CO2… Impariamo cos’è veramente l’effetto serra, quanto sia complesso e come distruggerà la Terra (seguendo l’esempio di Venere).
Gli effetti serra da tenere in conto sono essenzialmente due: quello umido e quello “runaway” (senza controllo). In entrambi i casi la CO2 è un’attrice del tutto trascurabile. Lei diventa importante nell’effetto serra secco, che è ben gestito dagli oceani. D’altra parte siamo stati dominati da variazioni molto intense di quest’ultimo, ma la vita ha continuato a evolversi. Il brutto arriverà dopo.
Venere è più vicina della Terra al Sole. Non molto, ma abbastanza per innescare un processo atmosferico senza ritorno, partito in netto anticipo rispetto a noi. Aggiungiamo che l’energia inviata dal Sole cresce lentamente e tra circa un miliardo di anni le condizioni della Terra saranno simili a quelle dell’antica Venere. Ecco cosa dovrebbe essere successo sulla nostra sorella, che ci fa capire abbastanza bene il nostro futuro.
Venere possedeva oceani, ma il calore era maggiore di quello ricevuto dalla Terra. Lo era soprattutto nell’alta atmosfera dove arrivava il vapor d’acqua. Un gioco da ragazzi, per i raggi ultravioletti solari molto potenti, dissociare la molecola dell’acqua, strappare l’idrogeno e mandarlo verso lo spazio, lasciando ricadere l’ossigeno che andava a combinarsi con le rocce. Un po’ alla volta, la quantità disponibile di vapor d’acqua diminuiva a scapito degli oceani che regalavano acqua e ricevevano indietro solo ossigeno. La conclusione di tutto ciò è stato un pianeta SECCO, in cui non vi era più vapor d’acqua, ma solo CO2 che manteneva l’altissima temperatura raggiunta a quel punto.
Fin qui abbiamo parlato di effetto serra “umido”. Nel contempo, però, l’alta temperatura aiutava a fare evaporare gli oceani che inviavano sempre più vapor d’acqua verso la stratosfera. Da un lato si prosciugavano gli oceani e dall’altro si perdeva per sempre l’idrogeno e, di conseguenza, l’acqua. E più vapore d’acqua c’era in atmosfera e più la temperatura aumentava. Un processo senza scampo, un effetto serra “runaway”. Alla fine, l’acqua scomparve e la sola CO2 (effetto serra secco) iniziò il suo compito di mantenere lo stato raggiunto. Un pianeta secco non può avere vita e muore anche geologicamente, dato che l’acqua serve da lubrificante per la deriva dei continenti.
Tra un miliardo di anni (ma forse anche meno) toccherà lo stesso processo anche alla Terra, che uscirà (o sarà già uscita) dalla vera zona abitabile. Già adesso stiamo perdendo un po’ di acqua continuamente. Al momento liberiamo verso lo spazio tre chili di idrogeno al secondo. Questa quantità aumenterà in modo “runaway” quando il Sole comincerà a fare sul serio. Innescherà un effetto serra senza controllo con temperature marine superiori ai 40°C e un aumento impetuoso di acqua persa per sempre. Poi la CO2 (sempre che ci siano ancora vulcani attivi) farà quello che può, senza nessuno che potrà misurarla. Se non ci credete… chiedete ai cari, simpatici e sfortunati venusiani (e alle bellissime venusiane!).
La volontà di fare un po’ di chiarezza (anche se ne abbiamo parlato varie volte in vari contesti) mi è venuta leggendo un articolo in cui si fa il punto sull’abitabilità dei pianeti, utilizzando modelli atmosferici tridimensionali e valutando gli effetti di blocco mareale. L’abitabilità diventa sempre più difficile…
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2 commenti
Enzo ma questo tipo di divulgazione non si potrebbe fare al posto di quella pseudo che spesso viene fatta?
Planetologia comparata e rapportata al futuro dellaTerra e di tutto il Sistema Solare in genere. Divulgazione che vada aldilà del nostro Consapevole Circolo.
Sì, hai ragione... ma chi la fa? Ho parlato poco tempo fa a Saluzzo sulla vita delle stelle, in modo veramente leggero. Sai quanti spettatori avevo: 5! Fosse venuto un VIPPINO televisivo da quattro soldi a parlare della sua stupida esistenza la sala sarebbe stata gremita...