Categorie: Sole Terra
Tags: ciclo solare 24 minimo di Dalton Minimo di Maunder raffreddamento globale raggi cosmici riscaldamento globale
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:18
Il ciclo solare 24 è ufficialmente finito… e adesso? **
Per comprendere le motivazioni alla base della nostra impostazione critica in merito alla problematica dei supposti cambiamenti climatici e riscaldamento globale, vi consigliamo di leggere la selezione di articoli inseriti in questa sezione dell'archivio
Che il Sole influisse in modo decisivo sui cambiamenti climatici era chiaro già da molto tempo, anche se non faceva molto piacere a certe cassandre della Terra con la febbre altissima per colpa dell’uomo e della povera anidride carbonica. Due recenti lavori scientifici (di cui abbiamo parlato QUI e QUI) hanno finalmente anche dimostrato come proprio i raggi cosmici siano capaci di fare la parte più “pratica” aumentando e diminuendo la copertura nuvolosa, seguendo la capacità del Sole di spazzarli via o di permettergli l’entrata.
Il minimo di Maunder e la piccola era glaciale del '700 hanno ormai un chiaro collegamento con la nostra stella, così come molti altri periodi sia di gran caldo che di gran freddo. In questi giorni è terminato il ciclo solare 24… cosa succederà? Le premesse non sono delle migliori…
Il ciclo solare 24 è stato ufficialmente giudicato concluso e possiamo vedere la situazione nella figura che segue
Il minimo è addirittura più basso di quanto previsto. Le previsioni sul ciclo 25 non sono facili. Ciò che possiamo dire è che dopo il ciclo piuttosto debole (20) degli anni '60-'70 (che aveva fatto gridare i media e molti scienziati a un periodo di raffreddamento globale… ricordiamocelo!), si era tornati a un picco notevole che, però, ha iniziato una lenta discesa nei 4 cicli successivi.
Confrontando la situazione con quella che si può notare nell’intera storia dei cicli solari basati sulle osservazioni delle macchie solari, molti si aspettano un ciclo 25 e, probabilmente, un 26 terribilmente simile a quello di Maunder o, quanto meno, a quello di Dalton. Magari senza arrivare proprio alle previsioni di Livingston e Penn (vedi sotto)...
Le conseguenze sarebbero chiaramente un periodo di raffreddamento piuttosto intenso e lungo. Non so nemmeno cosa augurarmi. Da un lato sarebbe bello vedere mordersi la lingua ai catastrofisti mediatici, che, fortunatamente dovrebbero tornare a fare il mestiere che sanno fare (se esiste…), dall’altro, però, non è piacevole entrare in un periodo di tipo glaciale. Con le crisi energetiche e con i paesi sottosviluppati che hanno fame e sete di energia (se la meritano anche loro, dopo che l’Occidente ne ha sprecato e usato a iosa) non sarà facile riscaldare il mondo e non ci riuscirà certo la CO2. Forse sarà ora di dare via libera alle menti più innovative che sono segregate al ruolo di subalterne, con ricatti e carenza di fondi.
Chi vivrà vedrà e, intanto, continuiamo a gustarci le previsioni più catastrofiche con tanta pazienza (e con le tasse occulte sulle bollette elettriche e non solo), gettando sempre un occhio sull’andamento del ciclo 25… Forse sarà molto più utile per il futuro del ricco Occidente e di tutto il Mondo…
18 commenti
per correttezza informativa propongo questo link,
http://www.iltascabile.com/scienze/parlare-cambiamento-climatico/
ricevo volentieri e inserisco in evidenza le ultime frasi...
Per affrontare correttamente un argomento cruciale come il cambiamento climatico bisogna per prima cosa mettersi nei panni di scettici e negazionisti, capire se sono mossi da scarsa fiducia nella scienza, se parlano per partito preso, se sono animati da buone o cattive intenzioni. La scienza non è né un credo né un movimento politico, è un metodo: il miglior metodo possibile per capire come funziona il mondo intorno a noi. Vale la pena utilizzarlo.
Siamo perfettamente d'accordo, caro Giovanni e tutti i miei articoli si riferiscono a lavori scientifici e non a mazze di hockey inventate a tavolino o a scandali come il climategate...
Di parole e parole a favore dei catastrofisti a tutti i costi, soprattutto NON scienziati, ne abbiamo ormai abbastanza e non c'è bisogno di andarne a leggere di nuove... Il Sole è lassù e negare che ci sia, è veramente un'impresa molto ardua anche per i prezzolati dell'IPCC....
E' interessante la panoramica dei cicli solari fin dal 700, anche se non capisco come abbiano fatto le misure in rosso a fine 600. Il minimo di Mauder fu veramente terribile (ci furono estati senza raccolto di grano ) ma deve essere un evento veramente eccezionale se paragonato agli alti valori registrati nei secoli successivi. Ho notato inoltre che le oscillazioni dei picchi 11-ennali non seguono una legge prevedibile, in quanto i minimi si sono avuti subito dopo un periodo di alti valori come quello di fine 700 al quale seguì il minimo che costò a Napoleone la sconfitta di Waterloo.
Chi ti segue, caro Enzo, sa perfettamente come la pensi e quali sono le intenzioni che ti animano.
Per gli altri può essere utile riportare quanto hai spiegato più volte, in particolare in questo articolo http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2016/02/25/una-spiegazione-dovuta/ che riporto integralmente:
Una breve spiegazione per chi non conosce ancora bene questo circolo. Si può notare che spesso e volentieri riporto articoli (per lo più scientifici e non mediatici) che vanno contro il riscaldamento globale e tutto ciò che ne deriva. Le ragioni sono essenzialmente due:
(1) Sono assolutamente convinto, come scienziato, planetologo e lettore assiduo di tutta la bibliografia (seria) relativa, che le variazioni climatiche NON dipendono assolutamente dall’uomo, ma da ben altre cause naturali. Ciò che può aggiungere l’uomo con la sua tecnologia è una percentuale che scompare nell’errore delle misure.
Sono anche convinto che l’uomo sappia ancora troppo poco della climatologia del suo pianeta e che i fondi per la ricerca dovrebbero essere equamente distribuiti tra tutti gli scienziati e non indirizzati solo verso lo scopo imposto fin dall’inizio dalla politica e dai suoi enti di riferimento pseudo-scientifici costruiti ad hoc.
Sono inoltre convinto che la ricerca debba basarsi su un confronto, anche acceso, tra scienziati (ricordiamoci di Einstein, Bohr, Planck, ecc., ecc.) senza interventi estranei legati a interessi economici e finanziari. Penso, infine, che l’accanimento verso la CO2 sia una specie di specchietto per le allodole che cerca di nascondere i veri problemi dell’inquinamento. Problemi troppo legati alle industrie automobilistiche e all’eccessivo riscaldamento cittadino. Ma di questo inquinamento, quello vero, ci si ricorda solo quando non piove e operando palliativi ridicoli.
(2) Da scienziato onesto dovrei riportare entrambe le idee sul riscaldamento globale, per aiutare l’opinione pubblica a una giusta valutazione. Tuttavia, lo sbilanciamento dei media verso una sola “campana”, quella catastrofista, raramente supportata da vere analisi scientifiche, mi obbliga, per cercare di mostrare il problema nella sua vera essenza, a riportare solo le ricerche che vengono costantemente “cassate” dai media. Un piccolo e insignificante Robin Hood che cerca di dare anche ai poveri e non solo ai soliti ricchi…
Poi, ognuno la pensi pure come preferisce…
caro Leandro,
prima del 1700 erano stime e conteggi piuttosto lacunosi. Tuttavia, il minimo di Maunder fu seguito molto bene...
cara Daniela,
grazie per aver recuperato quelle righe molto esaurienti...
chiamare NON scienziati gli scettici meriterebbe una sollevazione di massa, ma la gente preferisce seguire la TV e i falsi allarmisti...come il premio Nobel Al Gore: nessuna delle sue previsioni si è ancora verificata, così come quelle dell'IPCC. Dire che usano modelli ERRATI è la prima cosa che può venire in mente...
La seconda, "segui i soldi".
Enzo, come si intersecano i dati relativi al ritiro dei ghiacciai montani con la "bufala" del riscaldamento globale? Nel senso che ci dovrebbe essere una spiegazione seria.
In attesa che ti risponda Enzo, Frank, puoi leggere questo articolo:
http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2016/06/22/una-pessima-notizia-per-i-catastrofisti-del-clima-il-livello-dei-mari-non-si-alzera/
caro Frank,
in realtà, dopo il grande gelo del '700, a parte il minimo di Dalton, la temperatura ha cercato di riprendersi e abbiamo avuto cicli solari molto attivi e quindi c'era da aspettarsi un ritiro dei ghiacciai montani (non dappertutto, però). Anch'essi fanno parte dei cicli terrestri. In passato il nostro pianeta è diventato una palla di neve e anche una distesa verde senza alcuna traccia di ghiaccio, nemmeno ai poli. Questi sono limiti estremi, ma dopo le grandi glaciazioni di qualche decina di migliaia di anni fa, i ghiacciai montani hanno continuato a diminuire, anche se con alterni momenti di recupero e di perdita. Se pensiamo che i grandi laghi alpini sono i resti dei grandi ghiacciai in cui già viveva l'uomo...
Porc. mis. scusate era suonato il campanello e nell'appoggiare il topo devo aver inviato per sbaglio, non avevo finito.
Quel che volevo capire è se esiste una correlazione diretta ghiacciai montani e temperatura o se il fenomeno di accrescimento è più legato alle precipitazioni in senso quantitativo, temperature permettendo ovviamente.
"un ritiro dei ghiacciai montani (non dappertutto, però)". In che senso???
Segnalo questo sito nel caso qualcuno non lo conoscesse che sicuramente interessa chi è appassionato di meteo.
https://earth.nullschool.net/
Grazie Daniela, letto.
Enzo sei super produttivo non riesco a starti dietro, ormai ho come minimo sei pagine aperte..........
Non sai quanto ti capisco, caro Frank...
Dovresti vedere in che condizioni mi riduco quando cerco link da inserire nei suoi articoli! Sono peggio delle ciliegie... uno tira l'altro e finisco per avere aperti contemporaneamente svariate pagine del blog, pdf di articoli salvati nel mio archivio, pagine di ricerca con Google grazie alle quali saltano fuori vecchi articoli dimenticati e "chicche" scritte in altri siti di cui si erano perse le tracce e la cosa peggiore è decidere quando fermarsi, perchè ad un certo punto mi devo fermare, non posso andare avanti all'infinito...
Se avessi i capelli mi si drizzerebbero!!!
caro Frank,
il legame c'è sicuramente, ma penso (non sono certo un esperto glaciologo) che ci voglia sia la componente accumulo di neve sia la temperatura che possa mantenerla ghiacciata. In piccolo ciò che capita in Antartide. Per quel che mi ricordo il Perito Moreno sta avanzando e lo stesso lo sta facendo qualche ghiacciaio dell'Alaska. Inoltre l'attesa scomparsa dei ghiacciai Himalayani si è bloccata da tempo... Però, sui legami clima -ghiacciai penso che non sia facile avere una relazione matematica semplice... Sorry....
Ma no , dai, Scherzy e Dany.... vado solo a momenti...
La mia non voleva essere una polemica. Seguo il blog da tanto e mi fido assolutamente del professore, di cui ho una grande stima.
Solo che a volte mi chiedo come sia possibile che la maggior parte degli scienziati sia d’accordo con il riscaldamento globale. Anche loro hanno una carriera è una immagine, allinearsi su opinioni non scientifiche mi sembrerebbe deleterio. Anche perché non sono mai d’accordo su situazioni troppo complottistiche.
E’ una domanda che faccio a me stesso, ripeto non voglio creare polemiche. Sono d’accordo con il professore, sappiamo ancora troppo poco di clima per sviluppare teorie a lungo termine, ma credo e spero comunque che non siano tutti in malafede.
Nessuna polemica, Giovanni, ci mancherebbe... anzi grazie per avere inserito il link a quell'articolo che ci ha dato l'opportunità di chiarire meglio, anche nei confronti dei lettori "di passaggio" (e anche tu sembravi esserlo, visto che non ricordo altri tuoi commenti), la posizione di questo blog nei confronti del riscaldamento globale e della necessità di studiare meglio il clima.
Spero che continuerai a dare tuoi contributi con regolarità d'ora in poi!
Caro Giovanni è , in questo momento storico ed a mio parere (ovviamente da profano e semplice osservatore) , non si riesce bene ad inquadrare quello che comunemente si usa chiamare "complottismo", così come si usa e abusa della parola "populismo", e non si conoscono mai da che parte arrivano o stanno queste due categorie e , soprattutto, il loro effettivo significato così da attribuirle al settore giusto.
Tutto ciò per dire che i media , TV in particolare perchè più indirizzabile e più efficacie nel convincere , portano avanti certe "campagne" in nome e per conto , molto spesso, del potere presente che in questo momento è il potere del "dio" denaro con tutti i suoi perfidi annessi e connessi; che dire quindi degli scienziati che , da buoni umani, si fanno trascinare o di quelli che hanno paura assoluta a non allinearsi e perdere le loro posizioni ?Che dire poi degli pseudo scienziati che imperversano e vengono prsentati come esperti (si ma di "farfallini")? Detto questo mi sembra che i numeri siano elevati e poi si aggiunga pure chi è veramente convinto e fa studi in quella direzione (forse pochi ma comunque, in tal caso , rispettabilissimi e magari potrebbero avere ragione, aperto a riconoscerglielo). Rimangono in pochi a seguire le idee che quì ben rappresenta Enzo.
Comunque caro Giovanni , se puoi, resta più presente, si recepisce la serietà e dinamicità della tua persona e quindi dai cerca di essere meno di passaggio.
Grazie molte per le sue parole ed in ogni caso a tutto il blog.
Sono d’accordo sul fatto che ormai il capitalismo e la pubblicità siano entrati a piene mani nella scienza purtroppo.
Abbiamo combattuto secoli per uccidere tutti gli essere invisibili e immaginari che affollavano la nostra cultura, ma forse ora è davvero il denaro la “mano invisibile” che muove tutto.
Ho fiducia che la scienza vera non verrà uccisa nemmeno questa volta, anche perché sappiamo che è l’unica materia che si è sempre avvicinata più di tutto al concetto di Verità
Giovanni C. dai un'occhiata a questo (vecchio) Link.
https://www.youtube.com/watch?v=4_T1QNRtToc
Condivido quanto scritto da Frank ..."Enzo sei super produttivo non riesco a starti dietro..."
Comunque, meglio troppo che troppo poco.
Ergo ... grazie, Enzo.
grazie a te Fiore! Sai, a una certa età è meglio non perdere tempo... scripta manent!