Categorie: Comunicazioni Corpi minori
Tags: comete MQ Rosetta
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:10
La scelta di Rosetta…
Sappiamo, infatti, che la missione sgancerà una capsula (Philae) per farla scendere sulla superficie cometaria. Sì, ma su quale dei due corpi affiancati? Praticamente qualsiasi decisione non dovrebbe cambiare il ritorno scientifico dell’esperimento. Tuttavia, la situazione ci riporta alla “nostra” MQ. Sarà il fotone (la capsula) a scegliere o i tecnici dell’ESA? Molto probabilmente decideranno i secondi, come al solito. Tuttavia, se dicessi che sarebbe meglio dirigersi sul corpo che ha la massima probabilità di insegnarci qualcosa in più sulle comete, forse, forse, potremmo lasciar libera di agire la QED… e le sue regole.
Non ci resta che aspettare il 6 di agosto, quando Rosetta si inserirà in orbita, dopo 10 anni di viaggio interplanetario.
10 commenti
Mamma mia che cosa straordinaria, chi l'avrebbe mai detto che la cometa sarebbe stata un corpo doppio... Che sorpresa.
Ma potrebbe essere stato un corpo unico che si è diviso a seguito della fuoriuscita di gas conseguente l'avvicinamento al sole, oppure un corpo binario a tutti gli effetti?
cara Giorgia,
io personalmente non mi stupisco molto... Le comete provengono da zone dove le collisioni sono abbastanza frequenti (KBO, ad esempio). Subiscono ciò che capita anche agli asteroidi di pari dimensioni, che -spesso e volentieri- li abbiamo visti come binari a contatto. I pezzi più grandi del post-collisione si mettono in orbita stretta e, in breve, ricadono uno sull'altro. Le comete , inoltre, potrebbero anche disgregarsi per effetto del Sole, come dici tu. Senza, infine, contare gli effetti mareali durante un passaggio ravvicinato con un pianeta. Il fatto strano è che le osservazioni precedenti non avevano fatto pensare a un corpo binario a contatto. Aspetto che arrivino dati e notizie più precise a riguardo...
non ho capito bene come funziona: la capsula salterebbe "in groppa" alla cometa in
modo permanete o si tratta di sparargli contro per catturarne dei frammenti?
Questa si che è una sorpresa attendo con impazienza l'immissione in orbita con foto
di buona risoluzione
la sonda dovrebbe proprio "accometare", ossia scendere sulla superficie ed eseguire esperimenti e analizzare il suolo...
Ecco uno dei motivi per cui AMO l'Astronomia: non finirà mai di stupirmi/stupirci!
E' come se ai misteri che ci affascinavano da bambini, decenni fa, finalmente qualcuno o qualcosa togliesse il velo per farceli finalmente vedere...
Anche se poi, come una vera e propria reazione a catena, se ne aprono tanti altri.
Però pensate ai tempi in cui le comete non avevano nemmeno idea di cosa fossero...
In tal senso mi sento molto fortunato davvero: ho la possibilità di vederle come se ci stessi volando sopra!
Praticamente, un sogno che si avvera!
Caro Enzo,
leggo solo ora questo tuo articolo quando ormai la sonda Rosetta sta già orbitando attorno alla cometa.
La sto seguendo giorno per giorno sul sito dell'ESA.
Ci sono delle domande che vorrei farti su questa missione (le risposte le ho già cercate sul sito dell'ESA, ma non le ho trovate), ma non so se questo sia il posto corretto oppure se hai già scritto, più avanti, altri articoli su questa missione.
Posso procedere?
Un caro saluto,
Alex.
tu prova e se sono in grado ti rispondo...
Allora, il succo è questo: suppongo che nel decennio scorso siano state fatte delle misurazioni sulla cometa 67P/CG con dei metodi più o meno "standard", ad esempio per calcolarne la massa, la rotazione, la traiettoria, etc... come si fa con tutte le comete.
Ora, a fronte di questo contatto ravvicinato, sappiamo dire quanto erano stati precisi quei metodi di calcolo?
Mi spiego meglio: grazie ai dati forniti da Rosetta, è possibile MIGLIORARE le tecniche per misurare questi corpi direttamente da Terra?
Ciao
Alex.
caro Alex,
il fatto che la cometa sia formata da due corpi scontratisi a bassa velocità cambia ben poco sulle attuali proprietà dinamiche e fisiche della cometa. Il contatto è avvenuto in tempi decisamente lontani, ben prima che l'uomo potesse iniziare a volgere gli occhi al cielo. Ne segue che tutti i dati raccolti si riferiscono alla cometa così com'è adesso.