Categorie: Galassie Struttura galattica
Tags: disco galassie satelliti orbite
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:4
I dischi tornano di moda… **
Le galassie piccole stanno proprio diventando attrici fondamentali del Cosmo. Abbiamo già scritto molto su di loro, sia come satelliti di strutture più grandi, sia se considerate veri e propri “fantasmi” dislocati un po’ ovunque. Abbiamo anche visto che la nostra galassia e sua sorella Andromeda sono inserite in un qualcosa che sembra un gigantesco circolo di giganti, in cui la forma generale a disco va decisamente contro una configurazione soltanto casuale. Disco, una struttura peculiare, normale in tutta la dinamica planetaria e galattica, che si collega rapidamente alla forza di gravità. Ogni cosa, però, dovrebbe avere dei limiti e, invece, sembra che il disco coinvolga anche la distribuzione delle galassie satelliti attorno alla loro “mamma”. I risvolti potrebbero essere fondamentali per capire le leggi ancora misteriose che regolano le distribuzioni della materia nel Cosmo.
Già si sapeva che le galassie satelliti della galassia di Andromeda e della nostra si sistemano in gran parte su un disco inspiegabilmente sottile. Non solo, però. Le velocità di rivoluzione indicano una sistema coerente. Qualsiasi teoria formativa si sarebbe aspettata una distribuzione del tutto “random”, con orbite comunque orientate.
Una ricerca particolarmente accurata ha voluto vedere se questa strana complanarità delle orbite delle galassie satelliti fosse una strana e casuale prerogativa di Andromeda e della Via Lattea. Si sono studiate migliaia di galassie relativamente vicine e la faccenda è apparsa nella sua inaspettata generalità. Non siamo soli, ma in ottima compagnia! Circa il 50% delle galassie vicine sembrano avere i propri satelliti sistemati preferenzialmente su un disco sottile. Sottile vuol dire, nel caso di Andromeda, uno spessore di soli 300 000 anni luce contro più di un milione dell’ampiezza del disco. In particolare, si è visto che galassie satelliti, poste in direzioni opposte rispetto a quella centrale, mostrano velocità dirette in verso opposto tra loro, ossia come ci si aspetterebbe da oggetti in rivoluzione in un disco di piccolo spessore (vedi figura).
Un bel problema per i cosmologi, anche perché la situazione osservata pone grandi problemi alle teorie sulla distribuzione della materia oscura. La gravità assume nuovamente un ruolo decisivo e si mostra meno conosciuta di quanto si sia pensato finora. Molte idee sono da rivedere e molte deduzioni teoriche vacillano.
Staremo a vedere… comunque mi sento di fare una considerazione che non è certo nuova, ma che acquista sempre più un carattere decisivo. La descrizione dello spazio-tempo formulata da Einstein, e il ruolo della gravità nella sua deformazione, rimane uno dei capisaldi della fisica moderna. Tuttavia, sembra sempre più necessario riuscire a inserire la gravità nell’ambito della meccanica quantistica. Sappiamo ormai bene che i fenomeni più giganteschi (pensiamo alla nascita dell’Universo) traggono spunto e validità lavorando con le interazioni e i comportamenti dell’infinitamente piccolo e le loro assurde realtà. La gravità sarà realmente compresa appieno solo quando la MQ riuscirà a spiegarcela. Sono (quasi) convinto che a quel punto i soliti principi base della MQ riusciranno a essere applicati facilmente per DESCRIVERE perfettamente la distribuzione della massa (e dell’energia) del nostro Universo (almeno in questo…). E capiremo che i concetti di materia e energia oscure sono ovvie ricadute del quadro generale.
Più si entra nel mondo quasi elementare, nella sua assurda complessità, della QED e più si comprende come fenomeni spiegabili solo con salti mortali o con costanti ambigue dalla fisica classica, diventano semplici passaggi di un unico approccio completamente diverso. L’importante è NON cercare le motivazioni, ma solo la descrizione. E poi, forse, accettare che la Natura vuole restare incomprensibile. Almeno per le nostre menti limitate…
Articolo originale QUI
4 commenti
Un dubbio mi assale, e se ci fosse un frullatore al centro delle galassie?
Allora per viscosità la massa tenderebbe a concentrarsi nei pressi delle pale del frullatore...
Caro Enzo, sbaglio o il cerchio, insieme al triangolo, è una delle figure base della geometria e quindi dellamatematica? Se è così non stupiamoci delle strutture a disco, ma comunque a te le dovute spiegazioni.
Per la MQ sai come la penso e da questo a dirti che la Forza di Gravità, che è sotto i nostri occhi sempre ma resta così...sfuggente, potrebbe essere la ...vera...Energia Oscura ci metto poco. Ma forse uso troppo la fantasia, scusami veramente Enzo.
A proposito di frullatori caro Beppe e aldilà di quella che può sembrare una battuta. In realtà hai ragione, i Buchi Neri supermassicci al centro delle Galassie sono già dei ...Megafrullatori appunto...galattici .
Dunque... cerchio e disco non sono la stessa cosa in uno spazio tridimensionale. Un cerchio può avere qualsiasi orientazione... I problema è perché i cerchi sono complanari!
Buco nero galattico va bene, è un gran motore, ma influire fino a un milione di anni luce è pretendere troppo.