Categorie: Fenomeni astronomici Fisica classica
Tags: alba atmosfera dispersione luce Marte raggio verde Sole tramonto
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Il raggio verde... marziano *
Una bellissima ripresa eseguita da un dilettante austriaco ha stimolato un articolo sul "raggio verde (e blu)". Un articolo molto semplice, l'ideale per il riposo estivo...
Qui di seguito vediamo una bellissima immagine del raggio verde solare, in cui si nota molto bene anche il raggio blu (molto più raro). Come potete notare, poco prima di tramontare (o di sorgere), il Sole ci invia un “flash” di luce verde e uno di luce azzurra che compaiono nella sua parte superiore.
E’ un fenomeno piuttosto raro da osservare perché necessita di un orizzonte sgombro e di particolari condizioni atmosferiche. Ma basta essere nel punto giusto al momento giusto e avere tanta pazienza. E non dimenticare la macchina fotografica. Questo effetto, infatti, non è un’illusione ottica, ma un fenomeno reale e visibile da tutti nel luogo fortunato. Permettetemi, allora, di spiegare il meccanismo che crea questa stupenda immagine.
Tutti, sicuramente, conoscono i colori dell’iride, che vanno dal rosso al violetto. Li vediamo normalmente nell’arcobaleno, ma più tecnicamente quando la luce solare (che contiene tutti i colori) passa attraverso un prisma di vetro (Fig. 2). Ogni colore ha una sua capacità di attraversare il vetro ed essa dipende dalla lunghezza d’onda. I raggi di diverso colore vengono piegati in modo diverso ed escono dal prisma creando proprio una banda di colori diversi (uno "spettro", QUI spiegato col semplice metodo papalliano, QUI in modo più tecnico ma sempre semplice), che è quello che si vede nella Fig. 2, in alto. Nell’arcobaleno, sono le gocce d’acqua sospese nell’atmosfera che agiscono proprio come tanti piccoli prismi…
Torniamo però al raggio verde. Nella Fig. 3 (in cui tutto è stato esagerato per mostrare meglio la situazione), i raggi del Sole “reale” arrivano paralleli (data la grande distanza del Sole) e contengono ovviamente tutti i colori. Tuttavia, l’atmosfera, particolarmente spessa all’orizzonte (c’è più aria da attraversare), si comporta come un prisma e piega in modo diverso i raggi solari. Noi che siamo in O vediamo più in basso la luce rossa e poi più in alto la luce verde e infine quella blu. I due raggi si formano proprio per questo semplice meccanismo di rifrazione (piegamento dei raggi luminosi).
In realtà, non è così semplice, in quanto bisogna anche considerare che non tutta la luce del Sole riesce ad arrivare fino a noi. Molta di essa viene “diffusa” nell’atmosfera ed è proprio questo fatto che colora il cielo di azzurro durante il giorno e che illumina l’orizzonte di viola e rosso al tramonto. Nella situazione dei raggi verde e blu, vi è una diffusione degli altri colori, come il viola e il giallo, per cui arrivano direttamente a noi solo il rosso, il blu e il verde.
Oltre che il Sole, anche la Luna, Venere e Giove possono dar vita al raggio verde, anche se la probabilità è nettamente più bassa. In questo periodo Marte si trova nel suo punto più vicino alla Terra e la sua luminosità è molto più alta del solito (solo Venere, la Luna e il Sole possono superarla). E' quindi possibile avere la fortuna di catturare il raggio verde anche su di lui e qualcuno c'è riuscito... Peter Rosén di Stoccolma ha colto il fantastico e rarissimo raggio verde di Marte il 12 luglio. Siamo di mattina e Marte ha un altezza sull'orizzonte di soli 6.5°.
Per concludere in bellezza, guardiamoci questo bellissimo riflesso sull'acqua del pianeta rosso, ripreso in Canada da Alan Dyer.
Complimenti a tutti e due...
Marte si avvicina la Terra e diventa, quindi, particolarmente luminoso ogni ventisei mesi. QUI le astrofotografie che gli ha fatto la nostra Giorgia ventisei mesi fa...
QUI il riflesso di Venere immortalato, sempre da Giorgia, sul lago di Limedes al Passo Falzarego
Quando i dilettanti non sono allo sbaraglio, possono costituire un valido supporto per la ricerca scientifica... ricordate i contributi di Jager, Licchelli e Buso?
1 commento
Un raggio verde l'ho visto all'alba, diversi anni fa. Non avevo macchina fotografica e, anche se l'avessi avuta, non credo che avrei combinato niente di buono. Ma il ricordo di quel momento è incancellabile.
Grazie per la spiegazione.