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Tags: Hayabusa 2 immagine movimenti posizione "casa" Ryugu
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:7
Hayabusa2 si sta preparando *
La sonda giapponese Hayabusa 2 si sta preparando per gli studi da eseguire a distanza e per l'invio dei "lander". Una piccola-grande strategia operativa...
"Piccola", perché si sta lavorando con distanze "locali" veramente umane... pochi chilometri. "Grande", perché si agisce con operazioni microscopiche ultraprecise, come un chirurgo in posizione remota.
La figura che segue mostra rozzamente -e non in scala- la situazione. La sonda madre ha la sua "casa" all'incrocio dei vari bracci della struttura azzurra. La struttura rappresenta i movimenti ammessi: in avanti, indietro e verso l'asteroide. Le distanze scritte in bianco sono espresse in chilometri.
Durante una discesa fino a 6 km da Ryugu (le sue dimensioni sono dell'ordine del chilometro) si è ottenuta l'immagine che segue. Si nota molto bene un vecchio cratere e un gran numero di sassi di varie dimensioni. Un campo di scoperta tranquillo e disponibile a farsi analizzare, assai più adatto di certe comete molto più nervose...
QUI potrete seguire gli aggiornamenti via via disponibili sulla missione
Questo articolo è stato inserito nella pagina d'archivio dedicata alle missioni spaziali
7 commenti
Perchè il cratere presenta una geometria così poco definita? L'apparenza è quella di una struttura che abbia subito una notevole erosione ma non trovo fenomeni che possano agire in tal senso nel contesto dell'asteroide. Una spiegazione potrebbe essere il "rebound" del materiale dopo l'urto. Considerando il contenuto effetto della gravità potrebbe anche essere un processo abbastanza "rapido" e fortemente dipendente dalle caratteristiche reologiche del materiale (per es. un materiale composito a granulometria variabile, come sembra dalla superficie, e dal comportamento piuttosto elastico?).
G.
caro Guido,
direi che gli effetti erosivi non sono nulli... basta pensare alle micro meteoriti che tendono a smussare e a livellare strutture elevate. Pensiamo, inoltre alla ricaduta lenta di materiale sollevato dopo un urto particolarmente violento. In fondo, anche su Mercurio si vedono crateri quasi scomparsi, indicanti età molto più vecchie. Sugli asteroidi, inoltre, come già accenni tu, abbiamo la presenza superficiale di megaregolite e quindi è un po' come se si sbattesse sulla sabbia...
Mi sembra interessante il confronto della forma di Ryugu:
http://www.isas.jaxa.jp/topics/files/Fig2_floped.gif
con Bennu (seppur elaborata sulla base dei dati disponibili, non ancora precisi come per Ryugu):
http://www.planetary.org/multimedia/space-images/small-bodies/estimated-shape-of-asteroid-bennu.html
Interessante il rigonfiamento equatoriale molto pronunciato in entrambi.
Ci sono i risultati della misurazione del valore di g fatta da Hayabusa2 per Ryugu?
G.
caro Guido,
sull'ultima domanda non ho ancora trovato dati sulla densità dell'asteroide (appena posso ci guardo..). Sulla forma, azzarderei qualcosa tipo quello che capita sui satelliti di Saturno, con la forma a disco volante: la povere dei microimpatti cade preferenzialmente sull'equatore (o ci viene portata) e crea una specie di rigonfiamento...
D'altra parte forme di questo genere non possono essere solo dovute al caso...
Non sarebbe interessante studiare gli indici di forma (tipo quelli che si usano per la forma dei ciottoli in sedimentologia) degli asteroidi e vedere se esistono relazioni e quali con il valore di g e/o con la velocità di rotazione?
caro Guido,
tu mi inviti a nozze... la relazione tra forma e momento angolare o velocità di rotazione è stata una delle ricerche della mia gioventù! Insieme a E. Tedesco del LPL di Tucson avevamo pubblicato il primo articolo in tal senso (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0019103580900858), del tutto rivoluzionario, apparso su Icarus, che è stato poi seguito da varie pubblicazioni teoriche legate alle forme di equilibrio a tre assi e alla formazione di asteroidi binari per fissione. Non ultimi, diversi esperimenti con cannoni speciali per distruggere target con proiettili a ipervelocità (km/sec) e studiare le forme finali. Alcuni articoli a riguardo, a livello molto divulgativo, li puoi trovare nell'archivio nella parte dedicata ai piccoli pianeti...
Per quanto concerne la densità di Ryugu è stata fatta la discesa lenta per la determinazione della massa e della densità. Ma per ora non ho trovato risultati. Aspettiamoci valori di densità molto bassi...
Se non li hai ancora trovati da solo nell'archivio, Guido, ti segnalo alcuni degli articoli a cui si riferisce Enzo:
Un disco volante in mezzo agli anelli e Un altro disco volante parlano di Atlas e Pan, i due satelliti di Saturno con l'equatore "allargato" dalla polvere che raccolgono.
Datemi un punto luminoso e vi svelerò un mondo parla degli asteroidi con forme di equilibrio a tre assi