Categorie: Collisioni galattiche
Tags: buchi neri super massicci galassia ellittica galassia satellite M60
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Avventure galattiche *
L’immagine della splendida avventura galattica è mostrata nella figura che segue. Al centro un vero e proprio padrone incontrastato: una gigantesca galassia ellittica che ne deve avere viste di tutti i colori durante la sua lunga vita. Chissà quante galassie ha ingoiato e quante ne ingoierà ancora. Chiamiamola con il suo nome: M60. Si trova a circa 54 milioni di anni luce da noi e si può anche vedere con un buon binocolo. Si estende per più di 150 000 anni luce e al suo centro ha un signore e padrone all’altezza della situazione: un buco nero con una massa pari a 4 miliardi e mezzo di volte quella del Sole. Al confronto il “nostro” è un vero nanetto con i suoi 4 milioni di soli.
Chissà quanto ha mangiato nella sua vita M60. Una vera e propria galassia aspirapolvere che ha già sotto mira la prossima “vittima”, quella bella struttura a spirale (NGC 4647) che si vede in alto a destra nella figura. E non è certo una sorella da poco, con un diametro di 90 000 anni luce. In quanto a massa, però, non può competere con la gigantesca ellittica: solo 25 volte meno massiccia.
Sì, una bella avventura galattica che però non è poi molto strana e succede spesso e volentieri. Anche i nostri amici divulgatori (eh eh eh) hanno già mostrato varie volte questa splendida immagine, quasi a significare la cattura di una farfalla azzurra da parte di un affamato ragno giallastro. La distanza tra le due è di soli 9 milioni di anni luce: la parte più agitata dell’avventura non è troppo lontana nel tempo anche se ancora non si vedono interazioni particolari. Possiamo concludere qui la nostra news? Nemmeno per sogno.
La parte più importante dell’avventura è praticamente invisibile e viene evidenziata nel riquadro in basso. Essa mostra una supernova? Sì, la M60 è vecchia, ma qualche giovane stella esiste anche nella sua periferia e ogni tanto esplode. No, non è una supernova. E’ una galassia! Piccola e quasi sconosciuta, che però resiste in una posizione a dir poco drammatica. Parliamone un po’…
Il suo nome indica molto bene la sudditanza psicologica rispetto all’enorme galassia che sembra poterla mangiare in un boccone (M60 UCD1). E forse, in passato, una lotta all’ultimo sangue vi è stata. Una guerra che potrebbe addirittura risalire a dieci miliardi di anni fa. Ve bene, va bene, la piccolina fa molta tenerezza, ma non è poi così difficile trovare qualche residuo dei pasti antichi di una galassia così enorme e famelica. Anche noi abbiamo delle galassie satelliti.
Parliamo un attimo della Via Lattea, tanto per fare qualche confronto. Essa ha una massa pari a circa 50 miliardi di stelle come il Sole e chi regola l’intera famiglia così numerosa e massiccia è un buco nero di circa 4 milioni di masse solari, come già detto all’inizio dell’articolo-avventura. Il che vuol dire che esso rappresenta lo 0.01 % della massa totale. E’ tanto che viviamo in questa ben organizzata città e questo vuol dire che ci basta. La povera mini-galassia UCD1 ha dimensioni e massa totale ridicole rispetto alla nostra: 500 volte più piccola e 1000 volte meno massiccia. Magari non ha nemmeno bisogno di un buchetto nero al suo centro (forse basterebbe un buchetto grigio scuro…).
Beh… qui arrivano le vere sorprese. Quel piccolo ammasso di stelle, posto in una posizione che sembra senza speranza, ha un buco nero centrale di ben 21 milioni di masse solari, In altre parole, esso rappresenta il 15% dell’intera massa galattica. Un capo con i fiocchi che controlla un manipolo di piccoli eroi. Come fa a resistere in questo grido di libertà! E quanto riuscirà a gestire la sua autonomia? Non è facile saperlo, dato che probabilmente sono miliardi di anni che il gigante e l’eroico ribelle sono in questa situazione, uno di fronte all’altro. Non sappiamo nemmeno se UCD1 gira attorno al gigante. Sicuramente, però, non può sfuggire alla sua terribile gravità. Eppure resiste isolata e compatta come nessun’altra piccola galassia mai osservata.
Si pensa che in tempi molto antichi il gruppo di ribelli fosse ben più numeroso, forse appartenevano a una galassia come la nostra o solo un po' più piccola (1/5?). Ciò che vediamo è quello che resta di una guerra che sembrava senza speranza. Un nucleo di eroi che non hanno voluto arrendersi. Forse sono anche riusciti a conquistarsi un trattato di pace e assumere la configurazione di un ammasso globulare. Oppure sono proprio nati così. Un nucleo nato piccolo e che tale ha voluto restare nella sua indipendenza.
Un’avventura difficile da credere, dato che la distanza della piccola galassia (o quello che è) dal centro del gigante ellittico è di soli 22 000 anni luce, meno di quanto non disti il Sole dal centro della Via Lattea.
Cosa succederà nel futuro? Alla fine il buco nero soccomberà? Nessuno può dirlo al momento. Di sicuro, però, non pensiamo che questo comandante impavido, ed enorme per il gruppo di eroi che comanda, sia stanco e spento. No, no, riesce ancora a mangiare e a nutrirsi (magari a scapito del gigante che l’ha quasi inghiottito), come le sue emissioni di raggi X stanno a indicare. Che dire? Probabilmente non è un caso unico e chissà quante altre galassie piccole e apparentemente indifese hanno seguito l’esempio di UCD1. Forse è meglio cominciare a studiarle meglio e non dare niente per scontato. I grandi condottieri potrebbero trovarsi normalmente anche nei nuclei di piccoli ammassi stellari o di mini-galassie!
Forza UCD1… siamo tutti con te!
Articolo originale QUI
Un bel video ricostruisce le “possibili” fasi della lunga battaglia
10 commenti
Mi ricorda Termopili, Leonida contro l'esercito persiano...
Beppe mi ha tolto le parole di bocca... stavo appunto per consigliare di soprannominare il buco nero di UCD1 "Leonida" e quello mostruoso di M60 "Serse".
Sì... forse l'ho un po' troppo umanizzata... ma ogni tanto mi diverto... sono un bambinone, in fondo, in fondo...
Mamma mia così piccola come fa' ad avere un buco nero così grosso: il Gigante e la Bambina.
Questo dimostra che ci possono essere buchi neri anche i zone impensabili. Potrebbero essercene anche altri nella nostra galassia, oltre a quello centrale e non ne sappiamo niente?
di buchi neri stellari... un sacco! (tra poco ne parlerò). Di grande massa... perché no (però quiescenti se non darebbero segni non indifferenti). E poi, che dire di quelli piccoli piccoli originari? Magari ce n'è uno che sta attraversando la Terra!
Ma un buco nero del genere non può avere avuto origine da un buco nero stellare di M60 che poi magna magna é diventato enorme e pian piano ha attirato a sè migliaia di stelle vicine fino a costruirsi la propria galassietta...?
L'animazione è bellissima! E suppongo che un qualche computer abbia dovuto girare per giorni e notti consecutive per produrla...
anch'io voglio chiedere qualcosa sui buchi neri stellari: se creatisi magari in zone affollate anch'essi magnano e magnano e si inmassicciano sempre più no? se quello supermassiccio al centro della galassia è il motore centrale di essa gravitazionalmente parlando ,questi possono potenzialmente diventare motori secondari e/o periferici ?cioè possono creare forze e zone di caos che influenzano il flusso della rotazione delle stelle e dei bracci intorno al centro?
Mmmmh, cari ragazzi... un semplice buco nero, posto in posizione periferica, come avrebbe fatto a "magnare" tutta quella materia? Vi è molta differenza rispetto alla zona centrale e poi, come sappiamo bene, il processo di diventare enormi non è ancora chiaro. Probabilmente crescono veramente quando le galassie interagiscono (da poche masse solari a milioni di masse solari ... lo vedo un gioco difficile per una stella da sola... dove la trova tutta quella materia?). Appare, perciò, veramente eccezionale la resistenza di questo buco nero che ancora non è stato ingoiato da quello della galassia ellittica....
Beh Enzo...come tu ci insegni in astronomia non c'è nulla di scontato...lo spazio e il tempo sono a ordini di grandezza dalle nostre menti...quindi se tu mi avessi detto "nel giro di miliardi di anni, nonstante il buco nero stellare si trovi in una zona periferica della galassia, ha ingoiato un'infinità di altre stelle fino a fargli raggiungere una massa pari a 21 milioni di masse solari" io ci avrei creduto senza problemi...