Categorie: Nane bianche Strumenti e missioni
Tags: carbonio cristallizzazione GAIA ossigeno raffreddamento più lento sfere di cristallo Sole
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:12
Le galassie sono vietate agli elefanti! **
Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alla Missione GAIA, in "Strumenti e Missioni".
Portereste mai un elefante in un negozio di cristalli? Direi proprio di no e questa frase è diventata un classico. Cosa hanno a che fare, però, gli elefanti con una galassia come la nostra? Di certo vi è di tutto e di più, ma non certo cristalli... E invece no! Si è stabilito che nella Via Lattea ci potrebbero essere migliaia e migliaia di sfere di cristallo!
Diciamo subito che il divieto è stato imposto dalle eccezionali osservazioni eseguite da GAIA. Si sono potute studiare, infatti, ben 15 000 nane bianche, per il momento, ma il loro numero dovrebbe aggirarsi sulle 200 000. Il bello è che le caratteristiche che si sono evidenziate attraverso lo studio del colore e della luminosità portano a risultati solo apparentemente assurdi. Infatti, già negli anni '60 si era ipotizzata una trasformazione veramente affascinante all'interno di questi corpi celesti così importanti. Tutto era finito nel silenzio, anche a causa del limitato numero di nane bianche osservabili (meno di 200) aventi una distanza abbastanza precisa e di conseguenza una accettabile luminosità intrinseca.
Oggi, invece, GAIA ha permesso di confermare in pieno la vecchia teoria: le nane bianche spesso e volentieri si trasformano in sfere di cristallo di ossigeno e carbonio. La solidificazione inizia quando la temperatura nel loro centro si abbassa fino a circa 10 milioni di gradi. Con la pressione presente è più sufficiente per iniziare il processo di cristallizzazione. Un po' alla volta il cambiamento di fase si propaga verso l'esterno fino a creare enormi strumenti necessari alle maghe per prevedere il futuro: splendide sfere di cristallo!
La fantastica trasformazione comporta una dispersione di calore verso l'esterno e la superficie appare più calda di quanto comporterebbe l'età della stella. Ciò che si osserva è, in realtà, molto più vecchio di ciò che appare e questo fatto è estremamente importante perché la temperatura delle nane bianche sembrava indicare in modo perfetto la loro età, essendo considerata in discesa costante e regolare. Ciò permetteva anche di determinare l'età di gruppi stellari che le contenevano. Insomma, erano dei veri e propri orologi cosmici, essendo considerate corpi celesti del tutto simili che si raffreddano senza alcun intoppo.
Adesso, questi orologi vanno in gran parte corretti e non di poco... Si pensa che il fenomeno di cristallizzazione possa rallentare il raffreddamento di anche due miliardi di anni. Si stima che le più vecchie nane bianche della nostra galassia possano essere ormai completamente cristallizzate. Guai se un elefante si muovesse tra di loro!
Il processo dipende in buona parte dalla massa della nana bianca: il nostro Sole diventerà perfetto per una maga tra circa 10 miliardi di anni.
Altro che stelle "morte"... non solo sono capaci di esplodere come supernove creando gli elementi pesanti, ma, se lasciate tranquille, possono quasi apparire esse stesse come una magia degna di una favola. Senza dimenticarci che potrebbero anche permettersi pianeti ancora abitabili. Ci pensate? Vivere con una stella di puro cristallo che illumina il cielo...
Articolo originale QUI e, ancora una volta, viva GAIA!!!
Se le galassie sfoggiano i loro cristalli, i dischi protoplanetari non vogliono essere da meno e mettono in mostra una miriade di nanodiamanti!
12 commenti
La realtà dell'universo supera di gran lunga le fantasie più astruse, incredibile....! Grazie Enzo.
Ma...completamente cristallizzate?E come faremmo a rilevare oggetti del genere? Rimarrebbe solo l'effetto del campo gravitazionale. Che spettacolo
Enzo non ho ben afferrato le conseguenze temporali di questa conferma di "novità". Puoi essere più esplicito su queste conseguenze. Thanks.
caro Andrea,
prima della risposta, volevo dirti che mi sono trovato i tuoi messaggi nello spam con tanto di avviso di pericolo! Ne segue che riesco a leggere solo il commento e non l'avviso dell'arrivo di un tuo nuovo commento...
Se qualcuno ne capisce di più, mi aiuti!!!!
torniamo ai cristalli. Le vedremo fino a che emetteranno calore...
caro Frank,
Le conseguenze temporali sono le seguenti:
Una nana bianca "teorica" dovrebbe spegnersi lentamente dato che non vi è più fusione nucleare al suo interno e quindi il suo calore se ne va nello spazio abbassando la temperatura sempre di più, secondo una legge molto semplice. La cristallizzazione produce energia che si trasforma in calore aggiuntivo e mantiene più calde le stelle per un tempo più lungo. Ne segue che una nana che dovrebbe già essere fredda, in base alla sua età, risulta più calda e, quindi, è considerata più giovane di quello che è in realtà...
Very sorry Enzo sono stato criptico, la mia curiosità si riferiva alle conseguenze sulle teorie, in cui la datazione di questi oggetti e soprattutto delle candele standard è presupposto essenziale.
sai Frank, più che candele standard, le nane bianche servivano per datare le stelle appartenenti al loro gruppo fisico. La nuova scoperta può far variare l'età di questi gruppi. Le candele standard sono invece usate per la determinazione delle distanze cosmiche, dato che devono avere la stessa luminosità assoluta.
Enzo sono confuso, hai scritto:
"Adesso, gli orologi (così come le candele standard...) vanno in gran parte corretti e non di poco... "
Devo aver male interpretato questa frase, il riferimento alle candele standard cosa vuole dire?
hai perfettamente ragione Frank... c'è stato un errore di "linkaggio". Grazie per averlo evidenziato!!!! Articolo corretto...
Più che sbagliato, quel link (la cui responsabilità è mia) era solo un po' troppo ermetico e voleva semplicemente accostare i dubbi sollevati da questa nuova scoperta sulle nane bianche a quelli sollevati dalla scoperta che le candele standard non sembrano essere così standard come si pensava fino a poco tempo fa.
Non che le due scoperte siano intrinsecamente correlate (una riguarda l'età delle stelle e l'altra il tasso di espansione dell'Universo), ma entrambe ci ricordano che l'Universo è più complesso e variegato di quanto possa apparire ai nostri limitati mezzi e dovrebbero mettere in guardia dal trarre conclusioni troppo affrettate.
Probabilmente perché ho usato il telefonino per postare, Enzo. Magari usare diversi devices o IP fa scattare l'allarme.... Che amarezza, sono spam
Non intristirti, Anrdea, capita a tutti, prima o poi, di finire nello spam... è capitato anche a Pautasso un po’ di tempo fa! Noi ce l’avremmo lasciato volentieri, ma ha fatto tanto di quel casino che ci è toccato tirarlo fuori e dargli pure una password da autore a titolo di risarcimento danni... (e ci tocca pure pubblicare quello che scrive! Oibò )
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