Categorie: Corpi minori Sistema Solare
Tags: asteroidi coda collisione detriti Gault I miei amici asteroidi Phocaea
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:2
I MIEI AMICI ASTEROIDI (22): Una collisione in diretta? *
Probabilmente questa volta abbiamo veramente assistito a una collisione in diretta nella fascia asteroidale. Dopo tanti anni di studi teorici sull'evoluzione collisionale, sulla distribuzione dei frammenti e cento altre cose del genere, ne sarei veramente contento!
Vi sono già stati due eventi che hanno portato a qualcosa di simile. Innanzitutto, la possibile presenza di comete dormienti nella fascia asteroidale. Un dato di fatto che sembra assodato abbastanza bene e che non può stupire più di tanto, data l'evoluzione dinamica da comete a pseudo-asteroidi. Poi vi è stato il caso di P/2013 P5 , la celebre (ma non per tanti...) "cometa" a sei code, che poteva essere in realtà un asteroide che aveva aumentato la propria velocità di rotazione (un colpetto datogli da un piccolo collega?) fino ad iniziare a perdere polvere dall'equatore, girando troppo velocemente. Una piccola collisione, forse, ma mascherata da un effetto di dispersione diverso dall'espulsione immediata della materia sollevata nell'urto.
Questa volta, però, sembra veramente che tutto sia chiaro. L'asteroide 6478 Gault ha mostrato improvvisamente una bella coda. L'oggetto si trova nella famiglia di Phocaea, un insieme di frammenti la cui composizione è tipica dei corpi asteroidali della zona più vicina al Sole, ricchi di silicati, in cui la presenza di ghiaccio è piuttosto rara. Quasi sicuramente non una cometa nascosta tra gli amici asteroidi, ma una coda di detriti sollevatisi a seguito di una vera collisione con un piccolo fratellino vagante. Una craterizzazione, non molto di più. Se pensiamo che Gault "era" solo di 3-4 km di diametro, è bastato veramente un grosso sasso a scavargli un bel cratere.
Peccato che non sia mai stata fatta una curva di luce dell'oggetto e, quindi, non sia possibile confrontare le proprietà di rotazione prima e dopo l'evento... Doveva avvisarci, accidenti, che era in rotta di collisione!
Quante simulazioni avevamo fatto ai bei tempi sparando proiettili iperveloci (5 km/sec) su grosse pietre e/o ellissoidi di cemento per vedere che effetto faceva... E quanti modelli sulla dispersione dei frammenti... e sulle varie conseguenze fisiche. Ora, vedere una piccola collisione in diretta non è emozione da poco.
Speriamo solo che si continuino a fare osservazioni per analizzare il materiale che forma la coda e ciò che resta del corpo impattato. Intanto godiamoci la nostra finta cometa...
Il 9 gennaio, una serie di 60 immagini ripresa da Damian Peach di Selsey (UK) mostrano una coda di circa 400 000 km. Si stima che l'impatto sia avvenuto intorno al mese di ottobre 2018.
NEWS del 23/5/2020 - Scoperto un troiano con la coda!
QUI tutti gli articoli finora pubblicati della serie "I miei amici asteroidi"
2 commenti
Caro Vincenzo, qual'è la motivazione dietro ad un fascio di detriti così collimato? Si stanno ancora propagando con l'energia cinetica dell'impatto o sono spinti dal vento solare? Mi ha incuriosito perché, da profano, ricordo che in questi test la nuvola di detriti forma coni ben più ampi.
Grazie,
Paolo.
In realtà è molto collimato... ma direi di aspettare a vedere come evolverà prima di trarre conclusioni...