17/11/13

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior … *

Non abbiate paura, non è un articolo filosofico o sociale. E’ solo un ridimensionamento riguardo a una notizia data tempo fa e che aveva suscitato una certa scia mediatica. La situazione era oltremodo affascinante e quantomeno curiosa: un pianeta aveva mostrato una percentuale di carbonio maggiore di quella dell’ossigeno e faceva dedurre una superficie composta di grafene e un interno simile a un enorme diamante. Qualcosa di straordinario e che mi aveva fatto pensare alla fantastica Luna a 24 carati in cui si era imbattuto Paperon de' Paperoni in una mitica storia di Carl Barks.

Richiamiamo brevemente  la famiglia del “diamante”. Il protagonista è uno dei pianeti della stella 55 Cancri, un astro circa uguale al Sole, accompagnato da una nana rossa e da ben 5 pianeti (finora conosciuti). Il più celebre (e anche il più piccolo con una massa di circa 8 volte quella terrestre) è ovviamente 55 Cnc e.

55 Cancri
Una simulazione del passaggio di 55 Cnc e davanti alla sua stella, confrontata con quella del passaggio della Terra e di Giove davanti al Sole. Questa immagine ci mostra ancora una volta quanto sia veramente necessaria una tecnologia fantastica. Fonte: Jason Rowe/NASA Ames e SETI Institute and Jaymie Matthews/UBC.

Come detto, esso sembrava mostrare una straordinaria abbondanza di carbonio rispetto a quella dell’ossigeno e aveva fatto sorgere l’ipotesi quasi fantascientifica. Forse, un po’ troppo mediatica…

Una nuova, attenta, analisi della stella centrale ha gettato acqua sul fuoco, anzi … ossigeno su carbonio. La stella contiene un 25% in più di ossigeno rispetto al carbonio, insomma una via di mezzo tra quanto era stato ipotizzato prima e quello che mostra il nostro Sole. Teoricamente, il pianeta potrebbe continuare a tenersi stretto il suo diamante, ma il fatto che la stella si sia ridimensionata fa pensare che lo stesso capiti per il suo figlio così vicino. Esso infatti rivolve attorno all’astro centrale in solo 18 ore e la sua temperatura raggiunge facilmente i 1500 °C. La nuova visione porterebbe il “diamante”  a un rango di “banale” pianeta roccioso. Bisogna tener conto che questa deduzione si basa sul fatto (confermato essenzialmente solo nel nostro Sistema Solare) che i pianeti seguano la composizione chimica della loro stella. Se, in generale, non fosse così, potremmo anche cambiare nuovamente idea su 55 Cnc e. Insomma, forse sarebbe meglio lasciarlo in pace e non fomentare notizie tipicamente mediatiche e poco scientifiche sia da un lato che dall’altro.

L’articolo originale si può scaricare QUI

 

Per saperne di più su questo famoso pianeta, QUI si parla della meccanica celeste del suo sistema planetario e QUI della sua atmosfera.

A proposito di diamanti... QUI ne sono stati trovati di microscopici all'interno di un disco protoplanetario

3 commenti

  1. ice91

    Un pianeta fatto di diamante rivestito da una superficie di grafene ... wow .. sarebbe, non indistruttibile, ma sicuramente bello tosto ... i meteoriti che cadono su un pianeta fatto in questo modo  ... praticamente si frantumerebbero senza fare quasi danno :)

  2. Mario Fiori

    Scusa Enzo, potremmo capirci di più a breve? Protremmo rifare le analisi? Se si coprissero pianeti che non seguono la composizione della loro stella provengono dall'esterno del Sistema?

  3. caro Mario,
    direi di no. Potrebbe essere benissimo che un pianeta contenga abbondanze diverse (i processi formativi non sono regole perfette). Il problema è che ci basiamo solo sull'unico caso sicuro: il nostro. Ed è ben poco per una statistica valida... :wink:  

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