Categorie: Nane bianche
Tags: bruciamento ossigeno cattura elettronica colasso gravitazionale massa limite stella di neutroni supernova tipo Ia
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Una nana bianca al limite del collasso **
Questo articolo è inserito nella pagina d'archivio "Record cosmici"
Scoperta la nana bianca più piccola e massiccia: un vero oggetto limite verso un futuro incerto.
Proprio ieri abbiamo parlato di un oggetto che sembra dimostrare l'esistenza di un nuovo tipo di supernova, chiamata a cattura elettronica. Oggi è stata scoperta una nana bianca che potrebbe essere a solo un piccolo passo da questa fantasmagorica fine oppure diventare stella di neutroni senza manifestazioni eclatanti.
Le nane bianche rappresentano la "fine" largamente più comune di tutte le stelle (datele solo tempo...), e sono considerate l'ultimo residuo di stelle con masse minori di 8 masse solari. Con l'aiuto di una compagna, sia ancora "vivente" sia anch'essa nana bianca, esse sono però capaci di rivaleggiare con le supernove a collasso gravitazionale, qualora raggiungano il valore di 1.4 masse solari. Un valore, questo, che innesca una rapidissima reazione termonucleare capace di disintegrare l'intera stella.
Tuttavia, tra 8 e 10 masse solari la fine di una stella può presentare sfumature ancora tutte da studiare. Ciò che abbiamo visto QUI, rappresenta un nuovo modo di dar luogo a una fine violenta e appariscente. Ma le cose potrebbero andare diversamente e chi comanda il tutto sono gli elementi chimici che la compongono. Abbiamo visto che il neon riesce a catturare facilmente elettroni, trasformandoli in neutroni, riducendo il numero di protoni, alzando la temperatura, e innescare la fusione violenta dell'ossigeno.
La faccenda, però, potrebbe svolgersi in maniera più dolce e controllata... Il numero dei neutroni potrebbe crescere nel modo giusto e far passare la stella (o ciò che rimane) da nana bianca a stella di neutroni, limitando la incontrollata fusione dell'ossigeno. Chi dominerebbe la situazione sarebbe la meccanica quantistica e la capacità di ottenere materia degenere in modo da stabilizzare la stella in una fase di collasso controllato.
Una nana bianca, appena scoperta, sembrerebbe proprio vicinissima a questo limite estremo. Molto piccola (diametro di poco superiore a quello della Luna), con una massa tra 1.35 e 1.37 masse solari e un periodo di rotazione di circa 7 minuti sembrerebbe proprio rappresentare un oggetto sull'orlo di una esplosione in supernova o di un collasso diretto in stella di neutroni. Essa è stata trovata a circa 130 AL da noi, piuttosto vicina, e la sua età non dovrebbe superare i 100 milioni di anni, il che farebbe pensare che ve ne siano molte di più di quanto si pensasse. Poco tempo fa, lo stesso gruppo di ricerca aveva scoperto una coppia di nane bianche estremamente vicine che ruotavano attorno al comune baricentro in un tempo analogo, circa 7 minuti... un passo prima della fusione (QUI).
Se per la rotazione molto veloce ci si potrebbe accontentare della conservazione del momento angolare, molto più difficile è capire perché a volte queste stelle in cerca di fusione acquistino campi magnetici enormi, anche un miliardo di volte quello del Sole (come nel caso in oggetto), mentre altre volte esso resta decisamente più debole.
Cari amici, la vita delle stelle è ancora piena di sfumature che non si riescono ancora a scoprire e forse perfino a immaginare.
Articolo originale QUI
2 commenti
Ho visto che la nebulosa del Granchio, di cui parli nel precedente articolo, dista circa 6500 AL. E se ho ben capito è il residuo della spettacolare supernova vista nel 1054 dC (dopo l'era Comune direbbe Odifreddi). Se ora questa nana bianca esplodesse (o magari è già esplosa qualche decina d'anni fa) in supernova a soli 130 AL da noi, come sarebbe lo spettacolo?
speriamo di no...130 AL sono pochi...Lo spettacolo sarebbe comunque assicurato!