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Scritto da: Vincenzo Zappalà
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La Democrazia è come la materia oscura?
La Democrazia dimezzata. Questo è stato il mio primo pensiero sentendo i telegiornali del mattino. Non mi interessa assolutamente chi ha vinto o chi ha perso nelle elezioni regionali (tanto vincono sempre tutti), ma la conclusione non può essere nascosta: ormai vota soltanto il 50%. Il che vuol dire che la Democrazia (quella che dovrebbe essere la più grande conquista dell’Umanità) viene gestita e accettata soltanto da metà della popolazione.
Ed ecco il confronto che mi è apparso lucidissimo, anche se sicuramente molto personale: Democrazia e materia “normale”. Un po’ alla volta la materia comune “umana” si riduce sempre più e tutte le decisioni “concrete” vengono affidate e gestite da una percentuale sempre più piccola. Non siamo ancora alle minime percentuali che ci impone la materia oscura del Cosmo, ma ci avviciniamo a passo svelto. E, purtroppo, non penso che sia un problema solo italiano…
La materia oscura, anche se dominante, non si vede, non si sente, se non per qualche effetto gravitazionale tutto da definire. Chi comanda il Cosmo, e tutto ciò che osserviamo, e che regola la nostra esistenza, è nelle mani di una materia quantitativamente risibile. Non è la stessa cosa che capita nella nostra Democrazia? Pochi decidono e agiscono. La massa dominante non si vede e non si sente, ma c’è. Il suo peso è latente, ma viene trascurata e considerata “oscura”. La popolazione oscura esiste e come!
Se restasse oscura per sempre, ci ridurremmo a una “falsa” Democrazia che rappresenterebbe solo certe lobby e certi interessi, sempre più vicini a quelli criminali, in un abbraccio sempre più stretto. I tentativi per scoprire chi e cosa sono quelli che si nascondono sono vani e -forse- nemmeno voluti. In fondo è molto meglio così: si salva la parola “democrazia” (con la “d” minuscola) e si salvano gli interessi di una minoranza sempre più piccola e sempre più potente.
Già così la situazione non mi piace per niente. Ma, immaginiamo che, finalmente, la materia oscura diventi materia “reale” ed esca dal suo nascondiglio. La popolazione oscura decida di uscire allo scoperto e di rimettersi in gioco. Probabilmente non è niente di diverso da quella visibile, ma siamo stati noi a metterla in un angolo. E’ stata la gestione di una democrazia nelle mani di pochi a relegarla sotto una coperta nera e impenetrabile. Forse cambierà la legge di gravità o chissà che altro… ma l’importante è che causerà una… RIVOLUZIONE scientifica. E se la massa oscura di chi non vota facesse lo stesso? Come sarebbe la sua DEMOCRAZIA basata sui tanti che hanno covato nell’ombra per tanto tempo? Sarà un passaggio graduale, indolore e positivo o creerà scompensi e squilibri insopportabili? Temo molto di più questa seconda soluzione che, in fondo, stiamo già vedendo nei suoi eccessi in giro per il pianeta. Una soluzione che distrugge la cultura, il verro segno di una Democrazia raggiunta con grandi difficoltà e molti passi falsi. Una Democrazia, però, che è ormai diventata una controfigura di se stessa, una democrazia piccola piccola e -soprattutto- falsa.
La materia oscura va scoperta e rimessa in gioco con onestà, serietà scientifica e senza interessi privati. Forse, prima o poi, gli scienziati (se esisteranno ancora) ce la faranno. Ma succederà lo stesso per la politica? No, ho paura che non ne sarà più capace e che la Democrazia potrà tornare alla sua vera essenza, in grado di avvicinarsi al 100%, solo in modo traumatico e disastroso. Sempre che possa mai riuscirci. Insomma, siamo in una situazione che sembra senza possibilità di ritorno. Altro che il riscaldamento globale…
8 commenti
Carissimo Enzo, mi fà molta paura questo assenteismo, molto più della (ine)sistente materia oscura. Così non si cambia di certo ed al voto ci vanno comunque, oltre a chi ha capito l'importanza, i soliti che appoggiano i poteri forti aldilà dei partiti di cui anche io non parlo.
Non è vero, a mio parere , che dove si vota in pochi (vedi USA) ci sia una democrazia matura, c'è solo che hanno preso campo i poteri dello status quo e manovrano loro sempre aldilà che siano di destra, sinistra,centro o quant'altro.
Così la Politica finisce politica come la Scienza finisce scienza.
personalmente non voto da quasi venti anni, da quando cioè ho capito di non voler essere un cittadino ma mio malgrado un perenne prigioniero politico.
lo studio della storia mi ha insegnato che la parola stessa democrazia è una mistificazione, se non è una democrazia diretta... e questa forma di autogoverno è attuabile solo in piccoli gruppi spontanei.
non trovo nulla di riprovevole se metà della popolazione vuole organizzarsi in forma di stato nazionale, ma imporre con le armi le proprie leggi rimane per me un gesto abominevole. la frase"la legge è uguale per tutti" è ben lungi dall'essere una conquista dell'umanità. è figlia di un pensiero totalitario.
se questi signori avessero veramente a cuore la libertà dell'individuo lascerebbero vuoti i seggi corrispondenti a coloro che non si recano alle urne e farebbero valere le loro belle pensate solo a chi accetta di farsi rappresentare.
già .... i vincitori.
ma de che... ?
hanno vinto qualche container di cambiali ( sanità, trasporti pubblici, smaltimento rifiuti, messa in sicurezza del territorio, personale in eccededenza e scarsamente qualificato, etc etc..) sapendo che non ci saranno mai i soldi per ripianare il pregresso e non sapendo nemmeno dove conviene andare e caso mai lo sapessero non ne avrebbero i mezzi.
ma che importa. prima che gli elettori se ne accorgano, ci saranno altre elezioni con cui intortare nuovamente la popolazione. o quantomeno frange di queste, visto che ormai una consistente parte dei cittadini ha cominciato a mangiare la foglia.
c'è poco da fare: la materia oscura ci pervade e ci condiziona, e dato che ha il banco in mano, vince! sempre.
Caro Enzo la popolazione oscura si è messa in un angolo non avendo scelta di fronte alla sottile demagogia dei soliti noti il cui scopo è sempre lo stesso cioè quello che porta al paradosso della democrazia cosi come inteso da Platone (cioè la tirannide).
Non dobbiamo stupirci della situazione politico-sociale che ci circonda... consiglio vivamente la lettura di un breve libretto intitolato "Repubblica" scritto quasi 2500 anni fa da un certo Platone, sotto forma di raccolta di dialoghi col suo maestro Socrate e altri filosofi e gente comune, che dimostra (oserei direi con Metodo Galileiano applicato alla Filosofia) quanto il bene della Collettività sia incompatibile con quello individuale.
Mentre leggi quelle pagine ti assale, in tutta la sua tristezza, la consapevolezza che il nostro concetto di democrazia, esercitata da individui dotati di libero arbitrio, ciascuno dei quali volto principalmente alla ricerca del proprio benessere personale (e mi sto riferendo a tutti, non solo ai politici), sia incapace di garantire prosperità, sicurezza e benessere a tutta la popolazione.
Del resto, tutto ciò è in totale accordo con le leggi della Natura, secondo le quali ciò che importa non è la vita del singolo, ma la prosecuzione della specie...
Governare è far credere. Diceva il sommo Macchiavelli.
La natura dei popoli è varia;ed è facile a persuadere loro una cosa ,ma è dificile fermarli in quella persuasione.
Io sono convinto che la moltitudine,esattamente come il singolo,proponga con il cervello e disponga con la pancia,secondo le fortune del momento.Spesso la nostra coscienza grida vendetta contro persone e storie di ordinaria ingiustizia.Ma la via maestra secondo me è considerare questi fatti nelle loro"realtà effettuali",ed agire usando poco il paraocchi delle innumerevoli etiche che portano sempre a paralisi e a sterili infiniti distinguo.
Mamma mia Enzo, cosa hai scatenato e quanta ragione c'è in tutto ciò che è stato detto dai frequentatori (alcuni almeno) del blog o circolo che dir si voglia. Non avevo dubbi di ciò che poteva essere detto viste le menti frequentanti ed i ragionamenti profondi che si svolgono in ben altre materie. Devo dirti Enzo che frequento ancora più volentieri l'Infinito Teatro del Cosmo. Voglio concludere in modo un po' meno triste anche se forse un po' utopico (ma cosa è l'utopia a volte se non la scusa per non provare ed adasagiarsi ed usare solo la pancia): con le idee e le volontà espresse qui e con quello che, ascoltando attentamente, si sente in giro si potrebbe fare anche qualcosa di diverso.
Oh non voglio fondare partiti, lungi da me e torniamo all'Universo e che...gli alieni ci aiutino
caro Mario,
se il livello del circolo non fosse quello che è sarebbe inutile parlare di certe cose... Ma alle menti illuminate, come le vostre, non sfugge assolutamente che il passo dall'Universo alla natura stessa dell'uomo è molto piccolo, da un lato, e gigantesco dall'altro. E le idee, ovviamente, concordano quasi esattamente! Tu dici bene... bisognerebbe anche agire. Forse le generazioni degli ultimi decenni stavano troppo bene per interessarsi della parola democrazia o Democrazia. Oggi ne paghiamo gli effetti. Ci siamo abituati facilmente al dio soldo, dimenticando in fretta i valori più profondi. Non per niente l'arte è andata spegnendosi e con essa il pensiero.
Dovranno pensarci i giovani e speriamo che trovino la forza, la volontà e il coraggio di uscire allo scoperto, spegnendo TV e cellulari! E speriamo anche che ci riescano senza bisogno di guerre, come sempre fatto in passato. Le guerre conducono sempre al punto di partenza con tanti morti in più...
A volte sono molto pessimista... poi, improvvisamente, conosco qualche ragazza e/o ragazzo che mi illumina e mi fa sperare... Mah... purtroppo non potrò vedere i risultati di una possibile rivoluzione etica pacifica!