Categorie: Riflessioni
Tags: cambiamenti climatici CO2 Dottor Stranamore energia transizione ecologica
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Come salvare la Terra?
Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo
Una delle mie solite riflessioni farneticanti... magari, solo lievemente sarcastica.
Transizione ecologica? No, grazie... Siamo solo all'inizio e già si capisce che cosa comporterà. Aumento dei prezzi di elettricità e gas, aumento dei prezzi delle materie prime, inflazione galoppante... (e non crediamo ai vari alibi che cercano di farci digerire). Come al solito, ciò significherà un ulteriore aumento della forbice tra i pochi ricchissimi e i tanti "poveri" che aumenteranno in modo esponenziale. Senza contare che il risparmio energetico sarà insignificante, visto che produrre tecnologia ecologica abbisogna di una enorme quantità di energia. Dato che nessun gatto si morde veramente la coda, questa energia si dovrà ottenere mediante risorse non ecologiche. D'altra parte la "verde" Norvegia è la prima ad aumentare le estrazioni petrolifere nel Polo Nord per poi rivenderlo alle nazioni più arretrate che, magari, ce lo rivenderanno a prezzi maggiorati. Non parliamo poi dello sfruttamento dei paesi sottosviluppati da parte delle multinazionali. Proprio queste ultime, inoltre, non hanno nessun problema a modificare la propria produzione e ad allinearsi all'applicazione delle energie alternative. Il tutto a prezzi maggiorati... poverini devono pur guadagnare!
E dove lo mettiamo il problema dello smaltimento dei futuri campi di pannelli solari e delle terrificanti pale eoliche che modificano in modo inguardabile il territorio? No, cari amici, la transizione ecologica ha un futuro che porterà sicuramente a qualche guerra globale, alla vittoria di chi non ha nessuna intenzione di adeguarsi ai vari protocolli travestiti da "medicine per una Terra malata". No, la Terra non è moribonda e nemmeno malata. Lei ha un'esperienza di cambiamenti climatici che attraversano, in modo a volte drastico, circa 4 miliardi di anni. E chi vuole vivere su di essa si deve adeguare... Chi non teme la caduta di asteroidi di 10 chilometri di diametro non teme certo un lieve aumento dei gas prodotti da un'insignificante formichina che lo abita.
Cosa fare allora? Sperare che il Sole decida di darci una mano e che voglia portarci più rapidamente possibile verso un'era glaciale? Oh, mamma mia, sai che disastro! Ciò comporterebbe un aumento nella richiesta dell'energia a tal punto che al caldo rimarrebbero soli pochi ultramiliardari. No, ci vuole qualche altra soluzione...
Ma sì, è facilissima, proprio davanti ai nostri occhi! Molti media ci propinano tutti i giorni la quantità di gas serra che si produce con le nostre abitudini, la cui abolizione comporterebbe isteria collettiva, suicidi. Immaginatevi un mondo senza cellulari... Non dimentichiamo nemmeno il fatto che lo stesso corpo umano produce una quantità non trascurabile di metano e di anidride carbonica. D'altra parte si deve pur respirare e fare altre cose meno "raffinate". Ma, allora, la soluzione è ovvia... basta ridurre drasticamente la popolazione terrestre. Ridurla della metà significherebbe subito dimezzare la richiesta di energia pro-capite. Un vero crollo delle emissioni nocive. E poi sai che meraviglia dimezzare anche i rifiuti. Si potrebbe anche andare oltre e tagliare ancora più drasticamente le popolazioni più arretrate con il loro continuo vizio di volersi adeguare ai paesi occidentali che hanno giustamente il diritto di stare meglio degli altri. Magari proprio eliminarle, tenendo in vita solo chi può produrre per il mondo avanzato, quello che non vuole uccidere la Terra.
Sì, sì, lo so... in questo modo, a furia di tagliare, lasceremo a godersela solo i ricchissimi. Ma, attenzione, anche loro avranno bisogno di energia e chi gliela produrrà? Insomma, bisognerà trovare un giusto equilibrio e tornare magari alla popolazione mondiale dell'inizio ottocento, quando ancora la CO2 non si era scatenata contro il nostro pianeta (solo un miliardo di esseri umani contri gli oltre sette di adesso, con relative espirazioni e flatulenze).
Speriamo che nel prossimo incontro miliardario sul clima e sulle transizioni ecologiche si discuta anche di questa soluzione.
Mi sembra di rivedere il finale di quel capolavoro assoluto che è il Dottor Stranamore di Kubrick. Mi resta un dubbio... gli attivisti come la "piccola" Greta riverita dai potenti della Terra da che parte saranno messi? Tra i prescelti o tra gli inutili?
Pensateci bene, pensateci bene...
6 commenti
Il problema sono proprio i giovani che, abituati a non pensare, a pensare poco e in maniera non analitica, sposano le affermazioni presentate in modo più accattivante, più suadente anche senza nessuna analisi, nessuna ricerca verificata a sostegno. Essi diventano lo strumento, il grimaldello con il quale far saltare ogni resistenza (i giovani sono puri, ergo ciò che sostengono deve essere la pura verità!). Se ciò non bastasse, anziché leggere ricerche, articoli, libri che vanno nella direzione opposta all'allarmismo climatico, si etichetta chi "non ci crede" (significativa questa espressione) con epiteti sminuenti, esorcizzanti, anche offensivi. Non si ragiona: si crede. Tutto è semplice narrazione, le prove, le ricerche, i dati chissà cosa saranno mai.
caro Fiore,
che bello risentirti! ovviamente, condivido...
Come non condividere Fiorentino, è praticamente impossibile. I giovani non è facile, se no impossibile, recuperarli in pieno (o almeno è una missione che però và fatta a costo di ricevere di tutto) : hanno cominciato a non farli più ragionare non facendoli assolutamente più studiare dove si trovano e dove sitrovano i vari luoghi che formano il nostro pianeta (Geografia), a non fare loro più apprezzare e valutare tutto ciò che è avvenuto per poter costruire il futuro (Storia), a rendere non solo utili (ed era giusto) ma inseparabili compagni di gioco e di niente certi strumenti (Computer, cellulari ,pad e simili. Attenzione non penso che siano scoperte e tecnologie inutili, parlo dell'uso e dell'abuso che se ne fa). Vedo con mia figlia che, e mi reputo piuttosto fortunato per molti pensieri che riesce ad esprimere ( per fortuna al momento pure sui cambiamenti climatici); comunque sia , come moltissimi dei nostri giovani ( ha 21 anni) si perde quando deve analizzare gli eventi, quando si scontra con i meccanismi burocratici, con tutte le assurdità che ci siamo creati a complicazione della vita e che servono per avere un'idea di quello che ci fanno fare, ci propinano ecc.Difficile poi far loro valutare tutti gli inganni mediatici, le manipolazioni, le costruzioni ( che non sono facili anche per noi). L'ultima risposta è purtroppo tra gli inutili caro Enzo e mi spiace veramente tanto e di cuore perchè resta sempre un 'essere umano, una giovane donna , insomma una persona.
Sono d'accordo: la soluzione sarebbe quella di ridurre la popolazione mondiale, non solo per l'inquinamento, ma anche per il sostentamento della stessa (le risorse del mondo non sono infinite). In alcune nazioni il numero medio dei figli è altissimo, nella striscia di Gaza è 8 e non hanno nessuna risorsa per mantenerli. Ieri ho sentito un economista dire che se facciamo pochi figli non ci pagheranno più le pensioni. Certo con gli stipendi da fame dei nostri lavoratori anche l' INPS incassa poco. Anche i nostri religiosi ci suggeriscono di fare più figli.
Adoro Kubrick e il Dottor Stranamore lo avrò visto almeno 50 volte divertendomi sempre moltissimo. Ma provate - io lo ho fatto - a mostrarlo oggi a giovani studenti universitari (non a dei manovali) e vi avvilirete nel leggere la noia distratta che serpeggera' nei loro occhi. A loro già questo meraviglioso estratto dal finale risulta troppo lungo, delle pause di riflessione non sanno che farsene e dopo un minuto sarebbero già propensi a cambiare filmato. Del resto - li scuso - non hanno vissuto la guerra fredda, la paura reale del day after, l'imbecillita' dei militari durante la leva... Meglio che mi fermi.
Come ti capisco Albertone... Anch'io lo continuerei a vedere all'infinito. Ogni volta scopri qualcosa di nuovo. Ma una certa ironia è ormai merce sconosciuta. Peter Sellers, poi, è entusiasmante nelle sue tre parti (la telefonata del tenente, la telefonata del presidente USA a quello russo ubriaco fradicio e poi il gran finale!).