22/10/21

Torniamo alla prospettiva

Riprendiamo un argomento che forse è stato trattato in un periodo in cui, giustamente, i nostri lettori potevano finalmente godersi un po' di vacanze.

Qualche tempo fa avevo cominciato a descrivere la tecnica della prospettiva come sistema atto a rappresentare ciò che si vede in tre dimensioni sul piano visivo. Un problema che ci ha riportato prepotentemente alla storia dell'arte e, soprattutto, ala fulgida epoca del Rinascimento del primo '400, ad opera di geni immensi quali Brunelleschi, Masaccio e Donatello. Purtroppo, penso di avere sbagliato i tempi, avendoli pubblicati in piena estate, da cui uno scarso numero di lettori. Vi invito a (ri) leggerli, dato che ho intenzione di continuare presto con altre "puntate". Li potete trovare nell'archivio, ma li riporto comunque qui di seguito:

IMPARIAMO A DISEGNARE IN TRE DIMENSIONI. 1 **

IMPARIAMO A DISEGNARE IN TRE DIMENSIONI. 2 **

IMPARIAMO A DISEGNARE IN TRE DIMENSIONI. 3 **

IMPARIAMO A DISEGNARE IN TRE DIMENSIONI. 4 (DALLA TEORIA ALLA PRATICA) *

I primi tre sono stati dedicati alla costruzione della prospettiva centrale, la più usata dai "grandi" del Rinascimento. La quarta proprio al legame tra la tecnica e i capolavori che ne sono derivati. Un modo per capire che la tecnica è indispensabile, ma la fantasia e la genialità sono i veri motori della parte più pura e creativa dell'umanità.

La prossima puntata sarà dedicata alla prospettiva accidentale, quella che meglio di tutte riesce a riprodurre su un piano ciò che noi vediamo attraverso gli occhi.

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