La pubblicità insegna? A volte sì...
E' piuttosto duro assistere alla pubblicità del giorno d'oggi, soprattutto se si ricordano molo bene gli spot di Carosello, pervasi da ironia e interpretati da grandissimi attori. Tuttavia, anche oggi la pubblicità può insegnare qualcosa... basta rifletterci sopra.
Tra i tanti spot normalmente incomprensibili, tranne la marca che appare nel finale, che ci stimolano a comprare latte senza lattosio, zucchero senza glucosio, formaggio senza caseina, spesso parlati in inglese, pur sapendo che ben pochi italiani lo conoscono, e altre facezie del genere ve n'é uno che mi ha colpito particolarmente in quanto mostra chiaramente di che pasta sono fatti gli eroi del giorno d'oggi.
Esso tratta, ovviamente, degli effetti del riscaldamento globale e di come i giovani ci stiano insegnando la strada maestra. In particolare, vi sono alcune scene in cui giovanissimi attori si mostrano intenti a fare operazioni meritevoli per la salute della Terra. Probabilmente sono gli stessi che gettano, con noncuranza, lattine, scatole, plastica, dai finestrini della macchina o alla fine dei loro picnic.
La loro età è molto bassa, ma già sono consapevoli dei problemi dell'Umanità e sono forse gli stessi che partecipano alle sfilate in modo da evitare, il solito venerdì, gli obblighi scolastici (magari accompagnati anche dagli insegnanti). Va beh... nessun problema e soprattutto niente di nuovo sotto il Sole. Tuttavia, quelle brevi scene di grande spirito collettivo, veramente impensabili da parte di ragazzini i cui anni si contano con due sole mani, sono intervallate dal viso di una giovane dal sorriso triste che ci guarda in silenzio.
Una specie di Monna Lisa del XXI secolo. Un volto, però, che non mi è risultato del tutto nuovo. Ma sì, ecco a chi assomiglia, a lei, all'eroina dei giovani e dei potenti, la luce che illumina il futuro: Greta! Però... non è Greta, le assomiglia soltanto. Come se invece di esporre la vera Gioconda si esponesse una mediocre copia. Accidenti, mi sono detto, perché non utilizzare direttamente il volto tanto amato e riverito? Darebbe sicuramente impulso allo spot che, oltretutto, non è nemmeno chiaro se sia di qualche ditta privata o di qualche ramificazione statale. In ogni modo, perché limitarsi a 30 quando sarebbe stato così facile arrivare a 31. D'altra parte la cara Greta ha cercato di dimostrare in tutti i modi che la sua Crociata è fatta per il bene dei giovani; addirittura sembra che abbia anche smesso di andare a scuola, poverina, pur di "far da faro" alle donne e agli uomini di buona volontà. Forse, molto più di una missionaria (a quando, finalmente, il Nobel?).
Ed ecco che allora, la mia mente contorta e sospettosa ha pensato a una motivazione molto più semplice e consona ai tempi odierni. Forse, forse, è stata presa una copia, dato che l'originale costava troppo caro. Accidenti! che idea sgradevole e insensibile. Sto ipotizzando che la grande Greta chieda il pagamento di un salatissimo tributo per prestare il suo volto. Insomma, si fa pagare e anche molto a tal punto che si è preferito ripiegare su una qualsiasi copia. Lo so, lo so, è un'idea nata dalla mia mente malata e negazionista. Però, però, come diceva un grande politico "filibustiere" del passato, dotato, comunque, di un'indubbia intelligenza: "A pensar male del prossimo si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina". Oltretutto, la frase era solo riportata, dato che il grande uomo ammetteva che la vera paternità della frase fosse da far risalire addirittura a Papa Pio XI.
Ma sì, lasciatemi ricordare il vecchio Carosello, in cui gli attori venivano ovviamente pagati, ma regalavano qualche momento di buonumore e di sana ironia. Oggi no, catastrofi incombenti e bollette sempre più care.
11 commenti
Se non mi sbaglio esiste il copyright sul nome "Friday for future", per "tutelare il movimento", questa fu la giustificazione addotta.
Non sbagli carissimo Enzo, non sbagli e se poi mettiamo ciò che dice Matteo i conti tornano e il "dio" denaro circola.
Come dice giustamente Matteo, Friends for future, di cui è icona la nostra Greta, è un'associazione che chiede chiaramente SOLDI. Nel suo sito si legge sempre la solita parola: DONATE! E, per essere sicuri che vadano a loro, vende a caro prezzo l'immagine dell'eroina che vuole solo il bene dell'Umanità a costo di mille sacrifici come quello di viaggiare gratis, passare il tempo su un motoscafo miliardario e essere riverita e ospitata dai potenti della Terra. Evviva gli ideali disinteressati!
Mi sa che non sbagli, d'altronde si sa che Greta non si muove certo da sola, dietro c'è un intero entourage e anche politici.
Non c'è da stupirsi più di tanto, i bambini e ragazzetti in pubblicità hanno sempre fatto vendere bene, che siano merendine, associazioni di ricerca di malattie rare o celle fotovoltaiche, auto elettriche, poco cambia, pare siano molto efficaci.
Ho appena visto la pubblicità, per curiosità ho visitato il rito correlato.
Sito curatissimo, con una grafica elaborata e pesante che manda il processore del mio computer quasi al 100%, che non è un computer potentissimo ma neppure una ciofeca.
Certo è singolare che un "progetto" che si da come obbiettivo l'azzeramento delle emissioni CO2 entro il 2040, con il suo sito pesantissimo, vada nella direzione esattamente opposta, chissà, forse non hanno mai studiato la legge di Ohm.
Mi sarei aspettato una pagina in Html puro e semplice o meglio un pdf, un sito Francescano diciamo...
grazie Massimo,
da quanto ho capito c'è dietro Amazon e forse una guerra sotterranea tra loro e i venerdì del futuro. Chissà che non instaurino il giovedì come giorno di sciopero (la domenica mai...).
Viva la buonafede!
Vincenzo, tu che frequenti i corridoi vaticani, corse una voce, ai nostri tempi, che quel grande politico "filibustiere" del passato, fosse figlio dell'altro pio, il xii. Certo che le loro orecchie erano identiche :-)
Salve.
Ma come possono essere credibili questi adolescenti che … chiedono chiedono chiedono … e ai quali i genitori non dicono mai NO! Sono i re del consumismo … marchi americani ,italiani, cinesi … nel loro colmo paniere.
E che dire di ragazzi SANI e FORTI .. con la scuola a non più di 1 Km da casa che .. durante la pandemia .. hanno affollato gli autobus o si son fatti accompagnare in macchina ?
Li ritengo poco sensibili e non rispettosi del Pianeta.
Una parte di ragazzi la scuola la sceglie nella zona di abitazione.
Avrebbero comunque potuto alleggerire la situazione pandemica se avessero usato le gambe anche per solo una parte del percorso!
Un saluto
cara Gabriella,
pienamente d'accordo con te!