29/10/21

Voglio una vita spericolata *

Anche nel Cosmo c'é chi ama una vita spericolata.

Beh... se c'è un oggetto che l'ha avuta sicuramente e continuerà ad averla, quello è proprio un pianeta della galassia M51.

La bellissima M51. Fonte:X-ray: NASA/CXC/SAO/R. DiStefano, et al.; Optical: NASA/ESA/STScI/Grendler

Ma... stiamo parlando di una galassia lontana ben 28 milioni di anni luce da noi, mentre finora i pianeti sono stati trovati attorno a stelle della Via Lattea, non più lontane di 3000 anni luce dalla Terra. Un bel salto, accidenti!

In realtà, la faccenda è stata possibile perché si sono cambiati gli "occhiali". Invece di guardare nel visibile, come Kepler, ad esempio, si è utilizzato Chandra, capace di scrutare nei raggi X. Le sorgenti violente di raggi X si vedono chiaramente nelle altre galassie e si riferiscono normalmente a sistemi stellari molto peculiari. Il classico esempio è quello di un buco nero o di una stella di neutroni accompagnata da una stella ancora in sequenza che le fornisca carburante in modo da rendere attivo il disco di accrescimento che circonda la compagna degenere. La sorgente X è molto ben localizzata e basta poco per interrompere il suo "getto". Ad esempio, un pianeta basta e avanza. Sì, avete capito bene, un pianeta che si frapponga tra la sorgente e noi. Ciò è proprio quello che si è osservato: per circa tre ore il segnale è stato praticamente interrotto per poi ricominciare come prima.

La drastica e caratteristica "caduta" dei conteggi. Fonte: Rosanne Di Stefano et al. Nature Astronomy, 2021.

Ovviamente, sarebbe anche potuta essere una nube scura di passaggio, ma l'andamento dell'interruzione andrebbe perfettamente d'accordo con il passaggio di un intruso planetario. Facendo i conti risulterebbe un pianeta delle dimensioni di Saturno posto a circa tre volte dalla stella degenere di quanto non sia Saturno dal Sole. Mamma mia, che colpo di fortuna o, meglio, che lavoro accurato e paziente!

Purtroppo, non si può nemmeno sperare di ripetere le osservazioni, dato che il nuovo passaggio davanti alla stella non avverrebbe prima di circa 70 anni. La cosa migliore da fare è cercare altre interruzioni su altre stelle e galassie e vedere se il fenomeno si ripete e, magari permetta una conferma non così lontana del futuro. Teoricamente, almeno, tutto torna e non c'è certo da stupirsi che anche nelle altre galassie vi siano pianeti. Tuttavia, questi pianeti, per come possono venire identificati, devono proprio amare una "vita spericolata".

Essi dovrebbero aver subito gli effetti dell'esplosione come supernova della stella trasformatasi in buco nero o stella di neutroni. Ma, anche la compagna non può essere cosa da poco (nel caso delle osservazioni su M51 avrebbe un diametro 20 volte quello del Sole) e quindi il povero pianeta dovrà subire abbastanza presto una nuova esplosione. E, sempre che sopravviva, dovrà, forse, anche assistere all'unione dei due mostri attorno a cui rivolve.  D'altra parte non si possono che scovare in situazioni peculiari come queste, dato che l'unico segnale perfettamente individuabile e ben localizzabile è quello X, ossia quello derivante da sistemi in cui vi sia una stella con un disco di accrescimento ultra caldo.

Tuttavia, una vita sicuramente degna di essere vissuta, dato che permetterebbe al pianeta di vedere da vicino un buco nero o poco meno e, inoltre, di studiare tutti i processi che hanno portato alla supernova e alla formazione ed evoluzione del disco di accrescimento. Per non parlare, poi, delle onde gravitazionali che lo investiranno se e quando le due stelle si uniranno insieme. Altro che LIGO e LISA.

Chissà, se pianeti di questo genere si incontrano tutte le sere al Roxy Bar galattico?

In attesa di scoprire un altro pianeta "spericolato" godiamoci un breve filmato della NASA che illustra la situazione:

Articolo originale QUI

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