Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio "Materia invisibile"

I buchi neri stellari sono sicuramente tanti, molti di più di quanto si pensasse una volta.

Descrivi al meglio l'evoluzione stellare sia per stelle singole che per sistemi doppi e, soprattutto, all'interno di ammassi globulari. Controlla il tasso di materiale presente nelle galassie e valuta la loro abbondanza in metalli pesanti (segno di quante generazioni stellari si sono succedute). Tieni conto degli eventi osservati che hanno generato onde gravitazionali. Metti tutto assieme, insieme a molti altri dati, in un programma gigantesco e, alla fine, otterrai una stima di quanti buchi neri siano oggi presenti nell'Universo Osservabile.

Sicuramente è una stima, dato che molto si basa sulle simulazioni. Tuttavia, l'ordine di grandezza potrebbe essere vicino al vero. Tenetevi forte... Ci si aspetta un numero incredibile di buchi neri "leggeri", ossia stellari o, al più, dovuti a catture nell'affollata popolazione degli ammassi (QUI e QUI). Ben 40 miliardi di miliardi! Se fosse vero si dedurrebbe che almeno l'un per cento della materia barionica sarebbe contenuto in queste stelle degeneri. Senza ancora mettere in campo  i buchi neri galattici che, come spesso ripetuto, non si sa ancora con che processo siano veramente nati...

Fa piacere, comunque, che questa ricerca che amplierà ancora le sue mire sia saldamente in mano ad astronomi italiani, alcuni veramente giovani. Con un po' di nostalgia e un senso di tenerezza vi mostro la spiegazione, in un inglese sicuramente comprensibile per noi "latini", di un giovane autore del lavoro in cui non è difficile notare un po' di apprensione. Che bello sarebbe poter allevare e far crescere in casa questi giovani che hanno ancora ideali e non hanno paura di una più che giustificata timidezza!

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