Categorie: Sistemi extrasolari Terra
Tags: elementi radioattivi tettonica a zolle
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:2
Si fa presto a dire “vita”: anche un pianeta deve “respirare” **
La ricerca di pianeti abitabili prosegue e i candidati crescono con le scoperte. Ciò che si cerca è soprattutto un mondo di dimensioni simili a quelle della Terra, posizionato alla giusta distanza dalla sua stella in modo che l’acqua possa rimanere allo stato liquido e innescare il suo ciclo vitale.
Se il luogo fosse troppo freddo avremmo una sfera di ghiaccio; se fosse troppo caldo l’acqua evaporerebbe e si innescherebbe un effetto serra senza possibilità di fermata.
Già così le cose non sono facili… Tuttavia, secondo una nuova ricerca di tipo geologico, le cose potrebbero essere ben più complicate. Un meccanismo fondamentale per mantenere un pianeta nelle giuste condizioni di calore sarebbe di tipo geodinamico e profondamente legato alla tettonica a zolle. Attraverso di esse la superficie ripiomba all’interno del pianeta dove si scalda e viene riemessa attraverso i vulcani. Una specie di respirazione continua che controlla la temperatura esterna. Un processo che dipende essenzialmente da quella interna. Se fosse troppo alta o troppo bassa la tettonica si bloccherebbe, portando, ad esempio, a un'unica zolla superficiale. Toglieremmo il respiro al pianeta e si finirebbe nelle condizioni di Venere.
La sopravvivenza della tettonica dipende, quindi, dalla composizione del materiale che costituisce il pianeta. Fatti molti confronti con le condriti (le meteoriti pensate essere i mattoni fondamentali del sistema Solare) e inseriti gli elementi radioattivi, come uranio, torio e potassio, in diverse quantità, si è stabilito che proprio la loro abbondanza può permettere o no il processo tettonico. Troppo o poco materiale radioattivo farebbe in fretta a bloccare, in un modo o nell’altro, la respirazione tettonica.
Si fa presto a dire vita… ma oltre che all’acqua sembra che si debba pensare anche a elementi meno facili da vedere, nascosti nelle profondità, essenziali per lo scambio tra il “dentro” e il “fuori”.
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2 commenti
Intuizione mirabile.
Ciao Enzo!! Il quadro da te dipinto evidenzia la complessità del "fenomeno" vita e riflettendoci sopra oltre agli ingredienti chimici necessari teniamo presenti le tempistiche evolutive che hanno agito in favore dello sviluppo della vita sia nello stadio embrionale sia durante tutto il percorso evolutivo favorendo le forme complesse attuali.
Che dire ingredienti giusti al momento giusto.
Di cosa possiamo parlare, casualità o statistica???
Mmmm siamo troppo piccoli per vedere il tutto e rendercene conto...