25/05/22

A proposito di fake news. 1tris: la verità non fa più male, lo sai?

Abbiamo superato Orwell! Evviva lo smartphone che ti regala il paese dei balocchi e te lo dice anche. La verità non fa più male, lo sai?

Volevo proseguire con la nostra analisi delle fake news scientifiche, ma la pubblicità che ho visto ieri sera in televisione mi ha letteralmente TERRORIZZATO. Siamo andati oltre Orwell e il Grande Fratello, abbiamo superato un confine che pensavo irraggiungibile, e invece...

Andiamo con calma...  Innanzitutto devo dire che non ricordo più il nome di chi ha eseguito questo "capolavoro", sicuramente era uno dei millanta tipi di smartphone con telecamere incluse.

La pubblicità ci ha abituato a dirci cosa mangiare, che medicine prendere, che viaggio dobbiamo fare e via dicendo... Vuole annullare le nostre capacità decisionali,  basate sul ragionamento e sulla libera scelta. Insomma, vuole farci diventare dei fantocci manovrati da chi comanda e impone le regole. Un punto di arrivo a cui siamo ormai molto vicini. Vengono usati tutti i mezzi tecnologici per livellare verso il basso una popolazione che sta perdendo l'uso del proprio cervello.

Vuoi mangiare qualcosa di veramente buono? Ci penso io! Hai dei problemi di salute (anche gravi)? Ci penso io! Hai bisogno di soldi? Ci penso io! Vuoi gestire il tuo patrimonio? Ci penso io! L'importante è che TU non faccia niente, non prenda decisioni e ti faccia convincere sempre più facilmente. Per aiutarti nel raggiungimento di questa splendida meta ti do tutti i mezzi tecnologici per vivere in una finzione. Tu credi di avere un banale appartamento di due stanze e cucina... no, tu hai almeno due saloni, giardini immensi, cucine da Grande Hotel Excelsior, come tutte le normalissime persone che appaiono nei teleschermi. Tu pensi di essere ignorante... no, sei più e meglio di tutti quei noiosi scienziati e studiosi che guadagnano un sacco e non fanno niente. Non laurearti, mi a; pensa a guadagnare in qualsiasi modo, ma stai ben lontano da tutto ciò che potrebbe mettere in azione quello che resta dei tuoi neuroni. Passa il tuo tempo libero a farti selfie, a riprenderti dal basso, dall'alto, di profilo, cerca di metterti vicino a qualche VIP di bassa lega e diventerai come lui: bellissima/o, felice, piena/o di soldi, ecc., ecc. diventate pedine

Questo era lo stato delle cose, prima della rivoluzione che sta imponendo l'ultimo spot veramente terrificante. La pubblicità e le diavolerie tecnologiche ti hanno permesso di sentirti "qualcuno", capace di dire qualsiasi cosa, di comparire davanti a migliaia di follower, di insultare verbalmente, ma anche picchiare, odiare il prossimo che in fondo non vuole fare altro che competere con te. La pubblicità elargisce fake news a raffica e tu ci credi sempre di più, segui come un burattino i suoi ordini basati sulle bugie. Il tuo smartphone non è più un utile strumento, ma la tua vera essenza, il tuo alter ego con il quale puoi sentirti come i VIP che tanto ammiri. Senza dirlo ti inseriscono in una vita virtuale dove tutto viene deformato e trasformato. Orwell se la ride di gusto. Ma, forse, nemmeno lui pensava all'ultimo passo, ossia quello di sostituire le fake news con la verità nuda e cruda.

Sarebbe come dire: "Mangiate questi tortellini anche se fanno letteralmente schifo, spendete i vostri soldi per fare arricchire me, prendete queste pillole anche se non servono a niente, ecc., ecc." Una follia suicida da parte di chi vuole vendere tutto a tutti? No, non più, il mondo è pronto a sapere la verità e ad accettarla come un regalo stupendo.

La pubblicità che mi ha spaventato dice, in pratica: "Usa la telecamera del nostro smartphone e potrai vivere come in un  film. Potrai abbandonare una vita troppo banale ed essere ciò che vuoi, felice, allegro, spensierato per sempre". Capite il passo terribile? Non si cerca più di mentire per far fare all'uomo ciò che si vuole, ma glielo si dice apertamente: "Fai quello che dico, diventerai una marionetta, un ombra cinematografica, una realtà veramente virtuale. Regalaci la tua vita e noi te ne fabbrichiamo una perfetta, dove hai le gambe più belle, la casa più lussuosa, l'amore più grande, una salute perpetua... ti offriamo il paese dei balocchi (e poco  importa che a un certo momento ti troverai le orecchie d'asino)". Nemmeno Orwell poteva pensare che si potesse dire la verità sul passaggio a marionetta e fare tutti contenti tra un selfie e una ripresa sotto tutte le angolazioni.

Dopo aver sentito la pubblicità sono uscito nel mio giardino veramente sconvolto e sono sicuro che la grande quercia di fronte a me abbia scosso la propria chioma in modo altrettanto disperato. Ecco -forse- se dovessi mai fare un  selfie lo farei con  lei!

Caterina Caselli aveva detto molto tempo fa: "La verità mi fa male, lo so!" Oggi, siamo andati oltre: la verità non fa più male, se usi lo smartphone al posto del cervello.

 

1 commento

  1. maurizio rovati

    E' che hanno finalmente raggiunto la Stupidità di Gregge, al di là ( ∞ meta?) del bene e del male.

    «Mentire è un vizio che conduce al male, ma è davvero una gran virtù quando è rivolta al bene. Perciò sii più virtuoso che mai. Si deve mentire come il diavolo, non timidamente, non di tanto in tanto, ma audacemente e sempre».

    (Voltaire, lettera a Thiriot)

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