Categorie: Sole
Tags: attività solare clima nuvole radiazioni raggi cosmici vento solare
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:2
Aerei e attività solare: una strana coppia molto utile *
I piloti degli aerei sono classificati “lavoratori a rischio radioattivo”. Sappiamo bene perché… A quote crescenti la quantità di raggi cosmici aumenta dato che si assottiglia lo scudo protettivo dell’atmosfera. E non c’è nemmeno bisogno di andare troppo in alto, dato che intorno ai 10000 m d’altezza la quantità di radiazione è già 30 volte superiore a quella che si riceve al livello del mare. La Figura che segue mostra proprio la situazione per le altezze normalmente raggiunte dagli aerei di linea.
Il grafico è stato costruito sia attraverso misure fatte sugli aerei sia con i palloni sonda che si sono spinti ancora più in alto.
Al di là di un discorso di rischio, di protezione e di prevenzione, un grafico come quello precedente può essere estremamente interessante nel prossimo futuro e verrà ripetuto periodicamente. Perché? Beh... i raggi cosmici continuano a raggiungere la Terra provenendo da oggetti potentissimi e lontanissimi come le supernove. Un flusso pressoché continuo e costante che è però modulato molto bene dal vento solare (il Sole è proprio la nostra “mamma": sa aiutarci e sgridarci a seconda dei casi). Le tempeste solari e il vento impetuoso spazzano via più facilmente i raggi diretti verso di noi. Purtroppo (o fortunatamente, dipende se credete o no al GW) l’attività solare è in una fase di grande stanchezza e ci aspetta un minimo profondo per i prossimi anni. Minimo profondo vuole anche dire vento solare meno impetuoso e, di conseguenza, maggiore libertà per i raggi cosmici di arrivare a bersaglio.
I grafici come quello della figura precedente ci aiuteranno a vedere come aumenterà il numero di raggi cosmici in funzione dell’attività solare. Sapendo che, molto probabilmente, la formulazione delle nuvole è legata alla quantità dei raggi cosmici, si potranno anche studiare gli effetti sul clima e sulle temperature, dato che (malgrado nessuno sembra volerlo dire) una maggiore o minore copertura del cielo influenza sensibilmente la temperatura al suolo. Insomma, raggi cosmici come termometro, anche se un po’ pericoloso.
A volte, quando si ha la volontà scientifica, anche semplici viaggi in aereo possono dare un valido aiuto allo studio reale del clima terrestre e non solo. Noi cercheremo di aggiornare il circolo con figure simili a quella di prima, non appena saranno rese ufficiali.
2 commenti
Caro Enzo ci aspettano anni ..."radiosi" ma non dirlo ai meteorologi che aspettano anni..."calorosi" .
grande Mario