23/12/24

A ognuno il proprio orologio: l'accelerazione dell'Universo è solo questione di ... tempo ***

Anche l'energia oscura potrebbe non essere necessaria...

Sappiamo tutti molto bene che l'osservazione delle supernove sembra dimostrare che l'espansione dell'Universo stia accelerando. Esse sembrano più lontane di quello che comporterebbe una espansione costante. Tuttavia, questa conclusione accetta alcune ipotesi "semplicistiche". Soprattutto, ipotizza una completa omogeneità dell'Universo. Ma è veramente così omogeneo?  l'Universo odierno contiene zone in cui si è ben lontani dal vuoto assoluto. Esistono, infatti, le galassie, i loro ammassi e tutta una rete di filamenti che le congiunge. Massa diversa, diverso campo gravitazionale... La Relatività Generale ci dice, però, che il tempo scorre in modo diverso tra chi si trova nel vuoto e chi è immerso in un campo gravitazionale. Si sa benissimo, ad esempio, che più ci si allontana da terra e più l'orologio sembra girare velocemente.

Il nostro punto d'osservazione è all'interno di una galassia e quindi il tempo che misuriamo tra fenomeni celesti scorre più velocemente del nostro. Tempi diversi, metrica diversa. In conclusione, sembrerebbe proprio che le distanze cosmiche percorse siano più lunghe rispetto a una situazione di tempo uniforme. Cerchiamo di darne una spiegazione giocoforza molto banalizzata. E' proprio la velocità di espansione che aumenta o è invece il tempo che scorre più velocemente e che, a velocità costante, mostra anche uno spazio percorso maggiore?

Sembra proprio che eseguendo le dovute correzioni le osservazioni delle supernove verrebbero falsificate causando proprio l'idea di una accelerazione nell'espansione. Sono molti anni che tentativi di questo genere sono stati studiati e applicati, ma, andando contro certe opinioni "di moda" sono state sempre messe da parte. Può essere molto interessante leggere questa voce su wikipedia inglese.

Oggi, un'analisi dell'enorme numero di supernove a disposizione, con il miglioramento della precisione delle osservazioni, sembra favorire  sempre più questa ipotesi. I calcoli non sono certamente banali e ben difficili da illustrare. Tuttavia, potremmo semplificare il tutto dicendo che le osservazioni delle supernove subiscono una variazione temporale fittizia, in accordo, in fondo, con la relatività generale applicata in modo più corretto.

Come reagirà la Comunità Scientifica attuale ricordando che proprio per la scoperta delle supernove come candele standard è stato assegnato un Nobel? Temo che questa nuova teoria venga soffocata e azzittita...

Articolo originale QUI

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