Una intervista da non perdere sulle onde gravitazionali **
Questo articolo è stato inserito nella sezione d'archivio dedicata alle ONDE GRAVITAZIONALI, all'interno della RELATIVITA' GENERALE
Su Media INAF è stata pubblicata un'interessantissima intervista fatta a Salvatore Capozziello, Presidente della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione. Le risposte alle domande fattegli sono di una chiarezza e di una semplicità da divorare, letteralmente, e da non perdere. Quando Media INAF si affida a veri esperti, non può che fare un ottimo lavoro divulgativo. Grazie caro Salvatore!
22 commenti
forse il link non funziona
hai ragione... adesso va...
grazie!
La lettura non ha risolto il mio dilemma. Come può la piccolissima potenza trasportata dall'onda produrre una deformazione significativa nel pianeta che contiene l'interferometro? Il pianeta funziona per caso da amplificatore?
No, caro Michele, non è il pianeta che amplifica, ma è lo spaziotempo che viene modificato e quindi anche le lunghezze dei tubi. La luce nel tubo è quindi costretta a fare un percorso un po' più lungo o un po' più corto (i due tubi sono inseriti appositamente a 90° uno dall'altro), causando interferenza nel rilevatore finale... Un'oscillazione piccolissima, ma misurabile, del tessuto spazio temporale che tira un po' da una parte e un po' dall'altra.
Nessun dubbio sul Gravitone Nonostante la scommessa appena persa, sulle onde gravitazionali, scommetterei di nuovo.
Beh... Gaetano, non direi... Il gravitone sarebbe un qualcosa in più, non proprio indispensabile, ma...
Perchè faccio fatica a credere al gravitone? Enzo, perchè io immagino la propagazione come delle onde sferiche (spero solo a tre dimensioni, di più non riesco ad imaginarne), quindi il gravitone come dovrebbe essere? Ma forse sbaglio
Scusa Gaetano e come immagini la luce (o la radiazione elettromagnetica se preferisci)?
Come un'onda o come una particella chiamata fotone?
O ancora come un'onda, ma anche come una particella?
Paolo
perfetto Paolo!!!! La MQ non perdona....
Questo che dici Paolo mi convince ancora di più che il gravitone ha poche possibilità di esistere. Onda, particella o entrambe il fotone ha una direzione, meglio una funzione d'onda. Cosa sappiamo invece del gravitone?
ma Gaetano... il fotone esiste, eppure esiste anche l'onda elettromagnetica se no addio interferenza della luce... Il gravitone potrebbe essere solo e soltanto l'equivalente del fotone. se accettiamo uno possiamo anche accettare l'altro... Questa è la MQ...
Diciamo che non mi dispiacerebbe, tutto semplice. Ma le onde gravitazionali sono (?) delle increspature delle spazio-tempo... non vi pare che manchi qualcosa per questa equivalenza, Così come la R.G. non è ls R.S.
A me sembra che l'equivalenza sta nel fatto che la natura ondulatoria e corpuscolare non è un qualcosa di strano.
La natura ondulatoria della luce è rilevabile con il fenomeno dell'interferenza, quella corpuscolare con l'effetto fotovoltaico (per esempio un fotone può cedere energia a un elettrone e consentirgli di abbandonare l'atomo).
Il gravitone, se esiste, potrebbe svolgere qualcosa di simile interagendo con lo spaziotempo.... ma io non sarei assolutamente in grado di descrivere una simile possibile interazione...
Paolo
Enzo, Paolo, se non l'avete già sentita, potrebbe interessare questa intervista al Fisico Vincenzo Barone che c'è in quest'articolo: http://oggiscienza.it/2016/02/25/einstein-onde-gravitazionali-storia/ Interessante la frase: La differenza tra le onde elettromagnetiche e le onde gravitazionali è che le onde elettromagnetiche viaggiano nello spazio-tempo mentre le onde gravitazionali sono esse stesse lo spazio-tempo.
caro Gaetano,
Esattamente quello che si cerca di dire...
le onde agiscono sullo spaziotempo, ma sono comunque onde che trasmettono informazione, tale e quale alla luce. La differenza sostanziale è che la luce subisce lo spazio tempo. La materia dice allo spaziotempo come deformarsi e lo spaziotempo dice alla materia come muoversi. Pensa a come sono state rilevate... attraverso un'interferenza tra onde luminose. Se non c'è una profonda analogia in questo...
Enzo, grazie per la pazienza, come sempre, verso un allievo indisciplinato... però il raggio laser è stato usato per evidenziare una variazione di lunghezza tra i bracci di Ligo (un'increspatura dello spazio tempo). In realtà quello che cerco di dire è che, secondo me, ne vedremo delle belle e forse non dovremo aspettare neanche tanto. Le onde elettromagnetiche avevano convinto Einstein ad abbandonare l'etere...Queste onde, invece, pare abbiano bisogno di un supporto!
perché un supporto? Lo spaziotempo non è qualcosa di tangibile, è la struttura stessa del Cosmo, la sua geometria...
Mi verrebbe da dire: come si fa ad increspare il vuoto? Ma mi rendo conto che è troppo semplicistico e mi fermo qui. Rimando a tutte le cose che si leggono sulla nuova fisica. Mi sono ricordato di questo su cui chiedo il tuo punto di vista: http://www.wired.it/scienza/spazio/2015/03/18/trama-spazio-tempo/
Interessante, Gaetano, ma non certo nuovo...
Stiamo sempre attenti a non vedere uno spaziotempo continuo come un telo vero e proprio. Possiamo definirlo continuo nel senso che un fotone può attraversare il vuoto senza essere intralciato. Ma se il vuoto è quantico ci potremmo aspettare interazioni, che in fondo già Feynman aveva previsto e descritto. Proprio questo vuoto-non vuoto è il vero regno del principio di Heisenberg che potrebbe governare l'intero Cosmo, anche pre-Big Bang. Chiamiamolo anche spugna o poroso, ma tutto va inteso per quello che significa matematicamente. I fotoni agiscono attraverso lo scattering. I gravitoni no, sempre che esistano, nel senso che essi manipolano solo la struttura geometrica generale. Pensiamo sempre queste "particelle" solo e soltanto come trasportatori di informazione. Il vuoto è una cosa, e un altra è lo spaziotempo, ossia tutto ciò che contiene qualsiasi forma materiale o energetica (che è la stessa cosa). Ci sarebbe da parlare per ore...
Grazie
SPECIALE ONDE GRAVITAZIONALI
http://www.astronomy.com/-/media/Files/PDF/Marketing/DIGASYPRM_GravWavesFIN.pdf
ottimo, direi