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Tags: infinito teatro del Cosmo
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:16
Un circolo che si allarga… cosa ne pensate?
Riassumiamo un poco i cambiamenti che si sono succeduti ultimamente. Daniela e Paolo stanno cercando, con grande dedizione e non poca difficoltà (posso assicurarvelo per esperienza diretta!), di portare la fisica e la matematica al livello dei bambini e delle persone che finora avevano pensato di potere fare a meno delle leggi che regolano la Natura che ci circonda.
Potere conoscere la realtà, attraverso parole ed esempi semplicissimi, aiuta sicuramente a superare quegli ostacoli fittizi che le materie scientifiche si sono da sempre portate dietro senza alcuna vera motivazione. Il numero di lettori di una fisica (e matematica) per tutti, è sempre molto alto e sembra dare ragione a questa scelta. Piano, piano si costruisce una base solida per fare il passaggio successivo, ossia quello di entrare nella matematica inserita negli approfondimenti e nella fisica classica che viene spesso e volentieri utilizzata per spiegare i meravigliosi fenomeni cosmici.
Questo passaggio permette, secondo me, di eliminare gradatamente la paura delle formule matematiche e trasformarle in frasi comprensibili di un linguaggio diverso, ma alla portata di tutti. Pensiamoci sopra… siamo partiti da una rete ferroviaria e siamo riusciti ad arrivare alle derivate e agli integrali, senza bisogno di lauree specialistiche.
La bellezza della matematica ha risvolti anche più emozionanti quando entra nella teoria degli insiemi e dà un senso perfettamente logico e intuitivo a concetti come corrispondenza, funzione, infinito e via dicendo. Grazie a Umberto anche questa parte si sta sviluppando in modo comprensibile a tutti e sarà meraviglioso quando le tre matematiche si uniranno in un unica grande struttura che si dimostrerà come una meravigliosa pietra preziosa piena di mille sfaccettature.
Matematica fine a se stessa? Nemmeno per sogno. Essa ci dà le basi per entrare senza timore nella fisica più moderna e comprendere non solo l’opera “tecnica”, ma quella mentale e sensoriale dei grandi geni del sapere. Tra questi Einstein e Feynman (e tutti i loro colleghi che hanno aperto le porte del Paese delle Meraviglie di Alice).
Siamo così riusciti a parlare liberamente di meccanica quantistica, cercando di renderla raccontabile anche ai più giovani, quelli più vicini alla sua logica illogica. Senza dimenticarci, però, della relatività ristretta e generale. Mai nessuna teoria basata sulla mente e sulla riflessione è stata confermata da mille verifiche osservative posteriori.
Al momento, stiamo completando la dinamica relativistica che ci ha fatto fare la conoscenza di una di quelle formule che tutti conoscono ma che pochi comprendono appieno. Noi probabilmente ci siamo riusciti e non vediamo l’ora di andare avanti. Tutte quelle strane interazioni tra fotoni ed elettroni che Feynman ci ha reso simpatici e divertenti, sono stati presi a braccetto dalle leggi fisiche che spiegano ciò che succede quando si raggiungono velocità impensabili per la nostra vita macroscopica, ma che sono la norma per la nostra essenza microscopica (forse quella più importante).
Parlando di Scienza in modo non arido e ripetitivo, ma in modo emozionante (mi permetto di aggiungere questo aggettivo), i sentimenti più profondi delle menti razionali non possono non essere stimolati. Ed ecco allora che Peppe ci delizia con i suoi racconti sulla vita, in modo da cercare di inserire nel giusto contesto un qualcosa che fa parte integrante della Natura, quella stessa Natura di cui fanno parte i giganti cosmici e le particelle più microscopiche.
Le emozioni più forti del Cosmo, quel colloquio continuo che deve esistere tra noi e gli attori dell’Universo, vengono espresse perfettamente da Giorgia con le sue foto che diventano abbracci di passione e amore tra montagne, boschi, corpi celesti e la nostra fantasia che riesce a viaggiare libera tra di loro.
Non dimentichiamo certo l’opera insostituibile di Marko (alias SupermagoAlex) che rende fruibile il nostro blog, malgrado io sia un imbranato totale. E che ci permetterà tra non molto di modificarlo per renderlo più idoneo al suo scopo sempre più ampio. Povero Marko, tra lavoro personale e lavoro per il blog, non riesce nemmeno a trovare il tempo per completare la sua interessantissima disquisizione sul tempo… Ma prima o poi ce la farà!
Devo anche ricordare nuovamente Daniela che oltre all’opera di divulgazione mi sta aiutando in modo enorme nel cercare di collegare tra di loro i più di mille articoli pubblicati e di cui io stesso ho ormai perso la memoria…
Fondamentali sono anche i commenti e le riflessioni di molti lettori assidui. Grazie a loro si sono aperte nuove porte per entrare in ambienti ancora non adeguatamente studiati e descritti.
Restano poi le mie fissazioni personali…
Una è sicuramente quella relativa al Riscaldamento Globale e alle sue relazioni con le energie alternative. Leggendo solo e soltanto frasi fatte e imposizioni mediatiche prive di veri fondamenti scientifici, non posso non cercare di informare le persone, capaci ancora di usare il proprio cervello, sui risvolti ben meno scientifici che si nascondono dietro un’azione di tipo speculativo, politico ed economico, alla faccia della verità e della giusta informazione.
La climatologia è una Scienza ancora neonata che ha bisogno di pensieri scientifici e di prove fisiche per potere veramente permetterci qualsiasi tipo di estrapolazione. E’ profondamente ingiusto utilizzarla per motivazioni più o meno truffaldine e darla in pasto a falsi esperti, più o meno prezzolati. Lo ritengo un dovere morale, obbligatorio per chi ha fatto Scienza per più di quarant’anni.
Vi è poi un argomento che mi sta prendendo sempre di più e che si lega all’essenza stessa della Natura. Cos’è veramente l’intelligenza o, quantomeno, quanto le definizioni e descrizioni varie non sono solo e soltanto costruzioni artefatte inventate dall’uomo per considerarsi il dominatore?
Ho cominciato a leggere articoli scientifici sulla coscienza degli animali e ho cominciato a capire che molte cose ci vengono nascoste per le solite motivazioni egocentriche dell’uomo: l’uomo, un essere capace di fare cose meravigliose, ma anche di distruggere se stesso e tutto ciò che lo circonda. Una distruzione che ha come motivazione solo l’ambizione, l’odio e il potere. Parole che con la Natura niente hanno a che fare.
Sarebbe ora di rivedere il ruolo dell’uomo e quello di chi condivide con lui il mondo e il Cosmo, a partire dalle particelle microscopiche per arrivare ai giganti più potenti ed energetici.
Questo tipo di ricerca mi sta prendendo molto, soprattutto dopo aver conosciuto una persona veramente eccezionale, un veterinario di nome Massimo. Talmente eccezionale che potrebbe facilmente passare per uno sciocco e un visionario nel mondo odierno. Lui, in un momento molto critico della sua esistenza, si è sentito privo di valori e di speranze. Doveva trovare uno stimolo vero e puro. E questo stimolo è arrivato sotto forma di un cucciolo di riccio che pesava solo 25 grammi ed era stato investito da una macchina.
La normalità umana avrebbe detto: “E’ la vita… un animale praticamente inutile e di basso livello evolutivo ha subito gli effetti secondari del progresso. Niente di tragico… al limite non facciamolo soffrire e sopprimiamolo”. Quell’uomo, Massimo, ha invece capito improvvisamente che non era quella la soluzione che la Natura preferisce. Tutte le creature mostrano un attaccamento alla vita estremo. Tutte vogliono vivere, anche se la loro vita non è “comoda” come la nostra.
Mi ha raccontato quanto sia terribile vedere gli occhi di un animale che va al macello e che sicuramente sente l’odore della morte. Anche se è vissuto legato a una catena per tutta la sua breve esistenza, i suoi occhi implorano di continuare a vivere.
Negli occhi di quel cucciolo di riccio ha letto la stessa richiesta angosciosa: “Fammi vivere, ti prego, anche se sono solo un riccio…”. E così ha fatto, applicando terapie che sembravano da favola per bambini. La ricerca del latte adatto, l’analisi delle feci, la radiografia miniaturizzata, le flebo… e poi il piccolo grande miracolo: il riccio (in effetti era una riccia, di nome Ninna) ha cominciato a crescere, a mangiare da sola, a vivere. I rapporti tra quell’uomo rinato anch’egli alla vita e l’animale sono diventati impensabili e molte delle idee preconcette sulle capacità mentali delle creature “inferiori” si sono sciolte come neve al Sole.
Ci sarebbe da parlarne per ore e vi consiglio di andare a visitare il blog di Massimo (con tutte le storie dei suoi ricci…), per il quale mia figlia Barbara ed io abbiamo scritto un paio di favole senza pretese e insignificanti, rispetto all’opera che sta compiendo lui senza alcun interesse recondito se non un amore assoluto per la Natura.
Così come vi consiglio di leggere la dichiarazione di Cambridge sulla coscienza degli animali, estremamente istruttiva, scientifica e -forse- molto scomoda. Da lei prenderò spunto per molte ricerche. Come diceva Eduardo: “Gli esami non finiscono mai”. “Nemmeno a settantenni”, aggiungo io…
Qualcuno dirà sicuramente: “Pensare ai ricci con tutti bambini che muoiono di fame? Assurdo!” Sarebbe -forse- assurdo se si potesse veramente fare qualcosa per quei bambini, ma non certo donare pochi euro e poi sentirsi la coscienza pulita. Il vero modo per aiutarli è fare vivere in pace la loro famiglia nel proprio paese, in condizioni umane. E questo le grandi nazioni democratiche che ci chiedono qualche euro non lo fanno di certo, dato che devono sfruttare le risorse di quella gente di serie B e vendere armi ai fantocci messi a capo dei governi.
No, cari amici, la risposta di Massimo, ormai amico carissimo, è molto semplice, onesta e sincera: “Io cerco solo di aiutare chi posso aiutare direttamente e che mi chiede aiuto. Quei ricci mi chiedono di vivere e io non faccio altro che aiutare una creatura a vivere. Tutto il resto è ipocrisia e frasi fatte”.
Capire la Natura non è semplice, anche perché ci viviamo all’interno e non potremo mai vederla dal di fuori. Torniamo alla curvatura dello spazio. Chi vive in due dimensioni ha grande difficoltà a capire se il suo mondo è sferico, iperbolico o piatto. Questo, ancora una volta, si ricollega al genio di Einstein, che non ha avuto paura di accettare una Natura “curva”. E’ come se anche lui avesse trattato una creatura inferiore come un essere degno di tutto il rispetto. E’ bastato ammettere che chi vive all’interno di qualcosa deve usare il cervello, il cuore e la passione per superare le difficoltà che la Natura ci propone. Umiltà e sincerità… le uniche parole veramente importanti per vivere e aiutare a vivere.
Come conclusione, aspettatevi parecchi articoli legati al problema dell’intelligenza e dei sentimenti. Articoli che non si discosteranno molto dalla Scienza del Cosmo, dato che ormai sappiamo tutti molto bene che anche noi siamo Universo.
Spero che questo programma piaccia ai nostri lettori. Comunque, e come sempre, commenti, consigli o critiche motivate sono benvenuti!
16 commenti
Dopo tutto ciò che hai scritto, Enzo, c'è ben poco da aggiungere, se non che sono orgogliosa di poter dare il mio piccolo contributo a questo bel progetto!
Grazie per quanto hai fatto fino ad oggi, per ciò che farai e che mi stai consentendo di fare
Tutto si lega,e la curiosità chiama altra curiosità,conoscenza.Il problema di noi individui anche se dotati è che siamo stati programmati per recitare una parte alla volta.Impariamo dalle formiche,ognuna porta la sua briciola,ognuno di noi la vedrà in maniera diversa,e quì mi trovo totalmente in sintonia con Enzo,anche gli altri,animali e piante sono entità uniche come noi cerchiamo di scoprire come fare rete per ampliare la nostra comune dimensione.Ciao a tutti gente
Caro Enzo, da parte mia lo sai che non finirò mai di ringraziarti. I motivi sono molteplici, potrei riempire una mezza pagina, ma il principale è che hai attivato nuovamente il mio cervello, che inevitabilmente si stava adeguando a tutto quello che ci propone il mondo oggi, ovvero il nulla assoluto o poco di manca. Se Einstein non fosse mai nato chissà dove saremo oggi, la sua capacità di scrollarsi di dosso i vecchi pregiudizi, le ideologie classiche gli hanno consentito di osservare la natura da una diversa angolazione, più reale rispetto a quello che percepiamo nella nostra vita quotidiana. Ecco, non dico che dovremmo avere il suo talento, penso rimarrà unico nella storia, però possiamo fare tesoro di quello che ci ha lasciato, di come è arrivato alle sue teorie, e quel profondo senso di umiltà che provava davanti all'universo. Grazie.
grande Marko!!!!
senza di te non sarebbe nato niente...
Enzo ciò che fai è importante , stimoli la mente e lo fai in ogni campo che tocchi.
Spero proprio questa volta di potertelo dire anche di persona. Ti stai circondando di ottimi collaboratori e questo, spero proprio, ti allenti la tensione e ti faccia continuare ancora di più nella linea intrapresa.
Gli argomenti sono tutti validi e da sviluparre, non ci sono dubbi.
sono perfettamente d'accordo con Daniela; mi sento orgoglioso di partecipare a questo progetto.
Caro Enzo e cari frequentatori del circolo, a mio avviso vi è un aspetto da non sottovalutare, che richiede il coinvolgimento di tutt@, ad iniziare da chi si avvicina al Blog.
Per quanto si cerca sempre di rendere comprensibile un articolo, un commento, un disegno… non vi è alcuna certezza che chi legge abbia compreso quanto esposto.
I commenti, le domande, i dubbi, rappresentano sempre un’opportunità per migliorare ulteriormente la comprensione ed a mio avviso sono preziosi quanto gli articoli.
Anche un semplice “non ho capito” è importante: serve a chi pone la domanda per chiarirsi dei dubbi; serve a chi legge e si è posto dubbi simili o non si era mai posto quel particolare problema, serve all’autore dell’articolo per affinare il linguaggio e la comunicazione, al fine di render le cose ancora più semplici.
Tutti i giorni si assiste ad una gran corsa in cui tutt@ cercano solo di apparire, di emergere calpestando gli altri, le altre, di dimostrare le proprie presuntuose capacità, questo circolo spesso appare un po’ come un territorio alieno, dove i suoi strani abitanti sono più interessati alla crescita, alla conoscenza, al coinvolgimento di tutt@, nessun@ esclus@, in questo eterno gioco di porsi domande e cercare risposte.
Una buona dose di curiosità, un po’ di ironia, una gran voglia di socializzare ciò che si pensa di aver compreso, sono cose note sul Pianeta Papalla.… ma come, la matematica e la fisica sono cose serie e si cerca di ridurle a un gioco?
Ma chi ha detto che un gioco non è una cosa seria o che dai giochi non si impara nulla?
La TV ed i giornali sono pieni di cose “serie”, peccato che spesso sono delle papalfrottole terribili, in cui la cono-scienza viene ridotta a spot pubblicitario di personaggi in cerca di finanziamenti !
Ed allora ben vengano i non ho capito, la domande, i dubbi (che tutti abbiamo, ad iniziare dal sottoscritto), poiché è dalla curiosità che nasce l’ingegno!
Paolo
Sottoscrivo in pieno e ringrazio Paolo per questo commento di grande importanza sociale e conoscitiva. Tutti assieme, appassionatamente... E' il solo modo di sconfiggere l'apatia e la decadenza del nostro tempo...
Forza ragazzi! (quando si vuole imparare si è sempre ragazzi)
Invito caldamente i molti lettori silenziosi a condividere le proprie opinioni e dare consigli e/o esprimere critiche. Senza alcuna paura... Solo una reale partecipazione e condivisione può farci crescere tutti. La Natura non ha classifiche e TUTTI hanno la stessa importanza.
Aiutiamoci aiutando gli altri...
"Forza ragazzi! (quando si vuole imparare si è sempre ragazzi) "
Condivido in modo convinto questa affermazione. Purtroppo il tempo, almeno quello della nostra esistenza, scorre solo in avanti. Ma è fondamentale restare ragazzi dentro, nutrire curiosità e voglia di imparare, di conoscere, di approfondire. E' questo il motivo per cui mi sono avvicinato a questo blog dopo averlo scoperto, non tanto casualmente, cercando con google da leggere sulla relatività ristretta.
Personalmente sono attratto in maniera ..magnetica da tutto ciò che è Scienza, con particolare preferenza per la Fisica, la Matematica, l'Astronomia.. Alcune di tali materie le ho a suo tempo incontrate e apprezzate a scuola nel mio corso di studi, altre, come l'astronomia, solo di sfuggita al liceo. Ma mi piace dannatamente leggere articoli che le trattano e che siano scritti da autori attendibili e preparati (come nel caso di questo blog).
Leggero' anche il resto, ma prediligo questi argomenti , che davvero mi inchiodano al PC o al tablet, e in fondo, visto che sono arrivato qui da poco, ho da leggere ancora un bel pò per mettermi al passo :-)
Grazie !
Da questo Circolo accetto tutto e di qualsiasi genere.
Anche filosofia? Ma che ben venga!
Concordo giorgio la filosofia lega il resto. Grande Paolo e giusto givi, scusate non voglio apparire, lungi da me, ma mi è venuto così.
Prima di tutto un grazie immenso a Enzo e a tutti quelli che contribuiscono alla vita di questo circolo: siete per me un regalo grande, importante e quasi immeritato, vista la mia presenza abbastanza silenziosa.
Sono ovviamente contento che il circolo aumenti in soci e soprattutto in argomenti, tanto qui la qualità, l'onestà e l'umiltà di fondo mi sembrano assicurate. Certo, mi piacerebbe avere il tempo e la memoria di qualche anno fa e, dopo aver capito le cose, riuscire a fissarle meglio di come succede ora, ma anche sapere che c'è comunque una fonte a cui attingere acqua buona è una gran consolazione.
L'ultimo interesse di Enzo, poi, mi fa felice ...
E portate i miei saluti a Massimo!
grazie a tutti ragazzi, da parte di ... tutti!!!
Il problema dei problemi per chi cerca di vedere sempre più lontano è quello di finire involontariamente a guardare il dito invece che la Luna,per questo servono i compagni di viaggio...