"Astrometria = Parte dell'astronomia che studia le posizioni degli astri e le loro variazioni". In questa stringatissima definizione da dizionario si nasconde una storia affascinante che inizia nel momento in cui l'uomo volge l'occhio al cielo e che probabilmente non avrà mai fine. La missione Gaia sta scrivendo una pagina fondamentale di questa storia e noi ve lo vogliamo raccontare... non prima, però, di avervi spiegato cos'è l'astrometria e come si è evoluta nei secoli.
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Da ragazzina ero indecisa se diventare pediatra o astronoma… infine ho scelto la Facoltà di Economia ed è andata bene così. Tuttavia, quell’idea di diventare astronoma, pur sopita, evidentemente non si era spenta del tutto e deve essere per “colpa” sua se, un paio di lustri fa, mentre cercavo in rete il nome di una costellazione che mi aveva particolarmente colpita, ho inciampato negli articoli del prof. Zappalà e sono entrata nella sua orbita. Poter dare un - pur piccolo - contributo a questo bel progetto di divulgazione mi riempie di orgoglio e soddisfazione, oltre a darmi la possibilità di dimostrare in modo concreto ad Enzo la gratitudine per l’impegno e la disponibilità con i quali si prodiga per consentire, a chiunque lo desideri, l’accesso alle conoscenze di base necessarie per comprendere ed apprezzare la Meraviglia che ci circonda.
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Siamo soli nell'Universo? Probabilmente no! Ma trovare il modo di stabilire un contatto con i nostri fratelli alieni appare oggi impossibile. E se in un futuro, più o meno lontano, la tecnologia ci fornisse gli strumenti per farlo? Si aprirebbe senza dubbio un ventaglio di molti possibili scenari: uno ce lo anticipa il nostro instancabile Vin-Census, l'uomo dai mille racconti! Sentiamo cosa, questa volta, ha inventato per noi...
Se è vero che, se qualcosa può accadere, è certo che prima o poi accadrà, allora non abbiamo scampo... prepariamoci all'inevitabile!
Un grazie a Fiorentino per aver accolto l'invito a condividere questa sua riflessione su Bruno con tutti noi. E' riuscito a rendere bene l'idea, tramite un esempio concreto, di come Bruno potrebbe essere arrivato a certe deduzioni, ai tempi considerate visionarie, ma successivamente confermate dalla ricerca scientifica. Non fortuna, quindi, né "magia", ma logica, intuito, capacità di guardare oltre la limitatezza dei propri sensi e, perché no, forse anche un pizzico di fantasia che alle menti geniali non manca mai.
Le vie dell'evoluzione sono infinite e possono scrivere infiniti romanzi della vita...
Cari lettori,
vista la profondità di pensiero e la competenza dimostrata in molti commenti pubblici, nonché conversazioni private, non molto tempo fa uno di voi, il nostro amico Fiorentino Bevilacqua, ha ricevuto l'invito da parte di Enzo a collaborare in modo più fattivo a rendere ancora più infinito questo nostro Teatro del Cosmo. Fiorentino è un biologo professionista e questo è il suo primo gradito contributo, non ho dubbi che ne seguiranno presto altri. CIAK... SI GIRA!!!
Continuiamo e portiamo (almeno per ora) a termine il percorso attraverso alcune delle opere più celebri di Giordano Bruno: i tre dialoghi filosofici scritti nel prolifico periodo londinese che racchiudono il cuore pulsante della sua visione cosmologica. In questo articolo, oltre all'opera citata nel titolo, parliamo anche del "De la Causa, Principio et Uno". Buona lettura!
Quando si parla di destino del genere umano, Vin-Census non è mai ottimista né indulgente... dopo l'epopea de "Il Romanzo della Vita", vediamo cosa si è inventato questa volta! Buona lettura !!
Per una volta, questa volta soltanto, scriverò un'introduzione seria perché provo un affetto particolare per questo racconto e non posso scherzarci sopra. Quando Vin-Census lo scrisse, la più piccola delle mie figlie frequentava la terza elementare (oggi ha quindici anni e ricorda ancora con piacere questo episodio) e, ascoltando i discorsi di alcuni compagni di classe, cominciava a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale. Allora stampai questo racconto, glielo lessi e glielo spiegai accuratamente... risultato: il giorno dopo entrò in classe sventolando il foglio con la storia, urlando felice "Ve l'avevo detto che esiste!!!". La "leggenda" racconta che altri compagni di classe dubbiosi abbiano continuato a crederci; per quanto tempo non lo so, ma sicuramente abbastanza per trascorrere almeno un altro Natale nella felice attesa del Mitico Vecchietto! Grazie, Vin-Census, grazie di cuore da parte mia e da parte di tutti loro!
Il caso vuole che Mauritius, molti anni fa, abbia vissuto una situazione per certi aspetti simile a quella che sta vivendo Vin-Census in questi giorni e, alla fine, ne ha tratto l'ironico e sdrammatizzante racconto che oggi vi propongo. Forza e coraggio, Enzone, vedrai che fra poco tutto passerà e tornerai in forma più smagliante che mai a farci girare la testa con Coriolis!
“Le macchine possono pensare?”. Così Alan Mathison Turing (1912-1954), una delle più brillanti menti matematiche del XX secolo (colui che dette un contributo fondamentale alla decrittazione di Enigma, il linguaggio in codice usato dai Nazisti, e consegnò alle Forze Alleate la chiave per aprire la porta della vittoria finale), apriva il suo articolo "Computing Machinery and Intelligence" del 1950. Per rispondere a questa domanda, ideò quello che sarà in seguito denominato "Test di Turing", col quale un giudice dovrebbe riuscire a distinguere un uomo da una macchina solo in base alle risposte da essi fornite a delle domande: la macchina pensante è quella che riesce ad ingannare il giudice, facendogli credere di essere l'uomo.
Chissà se Colossus, protagonista di questo racconto, avrebbe superato il test di Turing...
A seconda dei climi storici e delle ideologie da difendere, il pensiero di Giordano Bruno, nel corso dei secoli è stato esaltato o esecrato, quasi mai criticamente analizzato: a volte sinonimo di libertà di pensiero e antidogmatismo, altre simbolo di una visione panteistica con implicazioni deterministiche e negatrici dell’autonomia individuale. Chi è, dunque, Giordano Bruno? Per rendergli giustizia, non c’è altro modo che lasciar perdere le interpretazioni filosofiche e leggere le sue opere, solo così saremo in grado di farci un’idea della potenza e modernità del suo pensiero.
Alieni e buoi dei paesi tuoi? Sì, sarebbe bello... senza esagerare, però!!!
Per la serie "Non è tutto oro quel che luccica"...
...e sto per portare a termine la ventennale missione affidatatami da voi umani, dopodiché ne inizierò un'altra che non avrà mai fine!
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