Ricordate l'isteria collettiva scatenata, nel 2004, dalla scoperta che l'asteroide Apophis aveva quasi il 3% di probabilità di colpire la Terra nel 2029? Successivi studi hanno fortemente ridimensionato la probabilità di impatto a una su centomila nei prossimi cento anni: bassissima, ma non nulla... necessario, quindi, continuare a monitorare quell'asteroide e altri 1800 ritenuti potenzialmente pericolosi, nella speranza che la tecnologia, nei prossimi anni, affini gli strumenti (tipo il trattore gravitazionale) per intervenire in tempo utile qualora se ne ravveda il bisogno (sempre che la politica lo consenta!).
Tutto a posto, quindi? Mica tanto... 2015 TB145, 2018 GE3 e 2010 WC9, avvistati solo poche ore prima del loro incontro ravvicinato con il nostro pianeta, sembrano volerci ricordare la nostra fragilità nei confronti dell'Infinito Teatro del Cosmo!
About: Vincenzo Zappalà
Professore ordinario di Astrofisica, oggi in pensione. La sua specializzazione è stata la Planetologia e, in particolare, i corpi minori del Sistema Solare. E' stato uno dei "pionieri" dello studio fisico degli asteroidi negli anni '70, dedicandosi soprattutto alla determinazione dell'asse di rotazione e, più in generale, all'evoluzione collisionale della fascia principale. I suoi contributi hanno toccato vari risvolti innovativi sia di dinamica che di fisica, portando alla determinazione univoca, ormai globalmente riconosciuta, delle famiglie asteroidali. Su queste ha svolto studi molto dettagliati. Ha al suo attivo più di 250 lavori pubblicati sulle maggiori riviste internazionali del settore. E’ stato varie volte membro di Consigli Scientifici di Congressi Internazionali, oltre che Presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerosi discorsi invitati in tutti i maggiori centri di ricerca europei e americani, oltre che in Giappone, in India e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze di Mosca). Ha tenuto un corso di planetologia avanzata presso l'Università di Rio de Janeiro. Dal 1997 al 2000 è stato Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro fin dal 1975. E’ stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale GAIA. L’asteroide 2813, scoperto nell’Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona), gli è stato dedicato e porta il suo nome. Ha sempre avuto una grande passione per la divulgazione, cercando di far conoscere l'astrofisica e le sue meraviglie a tutti coloro dotati di volontà di imparare, indipendentemente dal titolo di studio e dall'età. E' autore di diversi libri dedicati all'Universo.
Recent Posts by Vincenzo Zappalà
La soluzione del quiz della volta scorsa la darò insieme a quella di questa seconda parte (anche se nei commenti è facile dedurre il procedimento approssimato da svolgere). Proseguiamo nello "studio" pratico dell'effetto lente del grande Albert.
Probabilmente, qualcuno si sta stufando di sentir parlare di vita su Marte e vorrebbe far girare i soldi da qualche altra parte. E, allora, ecco arrivare puntuali “false” scoperte, trite e ritrite… e l’opinione pubblica continua a crederci…
A volte le metropoli fanno in fretta a raddoppiare i propri confini. Forse è capitato anche alla nostra città galattica, ma solo perché non si era mai andati a vedere attentamente la nostra periferia, tralasciando certi modelli troppo in fretta accettati senza dubbio alcuno ...
Non sappiamo ancora esattamente come, ma sicuramente le galassie evolvono durante la loro lunga vita. Trovarne una che è rimasta “bloccata” quasi subito è una gran bella fortuna che potrebbe essere di grande aiuto per risalire alla loro formazione e, almeno, alle loro prime fasi. La news non è nuovissima, ma vista la carenza di notizie esaltanti perché non proporla comunque?
Nei commenti potete trovare la soluzione espressa in modi anche diversi tra loro. Noi ci limitiamo a quella -forse- più semplice che necessita delle minime conoscenze dello studio di una funzione.
Mentre la nostra Daniela ci sta descrivendo gli antefatti scientifici e storici che hanno portato a una missione straordinaria come GAIA (chissà cosa penserà Ipparco...), non si può dimenticare cosa si nasconde dietro alla preparazione di una meraviglia del genere.
Invece delle solite news che spesso dicono tutto e il contrario di tutto (e ormai si fondano soprattutto su come i modelli prestabilii rispondono a dati osservativi estremamente accurati e non su un’analisi razionale e di attento confronto), riporto, con molte considerazioni personali, un lavoro di ricerca puramente mentale che pone in modo chiaro e schietto il vero problema della Scienza di oggi (forse non solo astrofisica).
Einstein ci ha insegnato che la luce viene deviata passando vicino a una grande massa. In tal modo si ottiene l’effetto lente gravitazionale, che ci permette di vedere oggetti altrimenti invisibili data la loro distanza. Un quiz che accontenta il nostro Fiorentino… e che è decisamente semplice. Inoltre, serve anche come ripasso…
Questo quiz è relativamente semplice per chi già conosce i numeri immaginari. Per chi non li conosce ancora, può servire come breve introduzione, dato che, forse, è arrivata l'ora di parlarne...
Un articolo puramente estetico e scarsamente scientifico: una rosa spicca in un deserto completamente nero. Immagine di pace e serenità? non proprio, dato che la rosa nasconde uno dei più "catastrofici" eventi dell'Universo.
Vedere dune su Plutone era qualcosa di assolutamente impensabile, ma il meccanismo capace di crearle si è trovato e il piccolo pianeta riprende sempre più quell’importanza che il declassamento (di tipo mediatico) sembrava avergli definitivamente strappata. Grande Plutone!
Mi riferisco in particolare al quiz “appendice di whatsapp”, che ha posto un problema di fondo che riguarda la maggior parte di questi problemini che invadono il web e che spesso fanno parte dei test attitudinali e dei concorsi pubblici. Esiste una vera soluzione? E che tipo di soluzione si cerca?
Quando lavoravo all’Osservatorio di Torino, vi erano colleghi che studiavano gli AGN (Nuclei Galattici Attivi). Chiacchierando con loro avevo imparato che le differenze tra certi tipi di galassie attive e fenomeni come i blazar erano praticamente dovute solo all’angolo di vista. Oggi, leggo che finalmente questa scoperta è stata riscoperta o qualcosa del genere.
Questo articolo recupera vecchi articoli e quiz e presenta alcuni fenomeni che fanno apparire velocità superiori a quella della luce. Non parliamo di tachioni o di neutrini o di entanglement, ma di qualcosa alla portata di chiunque. In particolare, ci dedichiamo a qualcosa che è proprio l'opposto della luce: l'ombra!
Recent Comments by Vincenzo Zappalà
- 27/11/2024 on Un chiodo e il giro della morte **
- 25/11/2024 on Un chiodo e il giro della morte **
- 17/11/2024 on Testa o croce? ** (con soluzione)
- 16/11/2024 on Testa o croce? ** (con soluzione)
- 14/11/2024 on Testa o croce? ** (con soluzione)