About: Vincenzo Zappalà

Professore ordinario di Astrofisica, oggi in pensione. La sua specializzazione è stata la Planetologia e, in particolare, i corpi minori del Sistema Solare. E' stato uno dei "pionieri" dello studio fisico degli asteroidi negli anni '70, dedicandosi soprattutto alla determinazione dell'asse di rotazione e, più in generale, all'evoluzione collisionale della fascia principale. I suoi contributi hanno toccato vari risvolti innovativi sia di dinamica che di fisica, portando alla determinazione univoca, ormai globalmente riconosciuta, delle famiglie asteroidali. Su queste ha svolto studi molto dettagliati. Ha al suo attivo più di 250 lavori pubblicati sulle maggiori riviste internazionali del settore. E’ stato varie volte membro di Consigli Scientifici di Congressi Internazionali, oltre che Presidente di alcuni di questi. Ha tenuto numerosi discorsi invitati in tutti i maggiori centri di ricerca europei e americani, oltre che in Giappone, in India e in Russia (presso l’Accademia delle Scienze di Mosca). Ha tenuto un corso di planetologia avanzata presso l'Università di Rio de Janeiro. Dal 1997 al 2000 è stato Presidente della Commissione 15 dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui è membro fin dal 1975. E’ stato anche co-leader del gruppo di lavoro sul Sistema Solare della missione spaziale GAIA. L’asteroide 2813, scoperto nell’Osservatorio Lowell di Flagstaff (Arizona), gli è stato dedicato e porta il suo nome. Ha sempre avuto una grande passione per la divulgazione, cercando di far conoscere l'astrofisica e le sue meraviglie a tutti coloro dotati di volontà di imparare, indipendentemente dal titolo di studio e dall'età. E' autore di diversi libri dedicati all'Universo.


Recent Posts by Vincenzo Zappalà

17/08/20

Un piccolo oceano su Cerere *

Mentre si continua a parlare di Marte e si discute su acqua sì o acqua no, il piccolo Cerere ci dimostra che sotto la sua crosta vi è quasi sicuramente un mare di acqua salata. Di dimensioni -forse- ridotte, ma sufficienti per mantenerlo geologicamente (soltanto?) ancora vivo e vegeto.

14/08/20

Le costellazioni: poesia e ignoranza vanno a braccetto *

Prima il passaggio della splendida cometa Neowise che ha impreziosito le notti di luglio, poi il consueto appuntamento con le Perseidi e altri sciami meteorici, quindi Marte, Giove e Saturno che continueranno a farci compagnia per quasi tutta la notte... le occasioni per alzare gli occhi al cielo anche in questa "strana" estate 2020 non sono mancate e non mancheranno e, se mentre lo farete, vi lascerete incantare anche dal fascino dell'Orsa Maggiore e di Cassiopea, o proverete a riconoscere le piccole costellazioni del Cavallino, Delfino e Freccia, ben venga! Ma non fatevi "incantare" da chi vorrà farvi credere che quelle meravigliose visioni prospettiche offerte dall' Universo in un particolare punto dello spaziotempo, abbiano un consistenza fisica né un'influenza sul vostro carattere o su cosa vi accadrà domani.
In attesa che il Prof. rientri alla base, godiamoci questo articolo scritto qualche anno fa, ma sempre molto attuale.

10/08/20

Newton avrebbe riso delle nostre quartiche, quintiche, sestiche, ecc. ****

Cari amici, volevo tralasciare la formula ricorrente che risolve le espressioni richieste nell'articolo-quiz sulle somme delle potenze di uguale grado, ma Newton (e anche un certo Girard) mi è apparso in sogno e mi ha letteralmente obbligato a farlo (ha un carattere terribile!... sarà stata la mela sulla testa?). Mi spiace per voi, ma dovete condividere con me questa fatica...

06/08/20

Avete bisogno di una cura di Calcio? Andate su SN 2019ehk *

Quando dico Calcio non parlo di quei ventidue ragazzotti in mutande che corrono dietro a un pallone e che vengono pagati milioni e milioni di euro per divertirsi. Parlo dell'elemento chimico Ca un elemento di cui molto spesso abbiamo bisogno, sicuramente molto più bisogno di lui  che del calcio con la c minuscola. L'Universo ci offre una nuova cura: basta recarsi -in qualche modo- sulla supernova SN 2019ehk.

05/08/20

Noi non ci saremo... **

Questo articolo scende nei particolari della vita del Sole durante la sua permanenza nella sequenza principale. Un periodo di tempo inteso sempre come di pace assoluta. Per il Sole sicuramente, a parte piccoli aggiustamenti, ma non per un pianeta come la Terra. Anche se le motivazioni erano diverse, la faccenda ricorda molto la celebre canzone di Francesco Guccini... Ringrazio di vero cuore Frank che mi ha ricordato questa dimenticanza nel suo prezioso commento.

04/08/20

Tanta acqua su Marte? Sì, no... forse era solo ghiaccio *

Parlo molto poco di Marte, lo ammetto, anche se lo considero importantissimo da studiare come qualsiasi altro pianeta grande o piccolo che sia. L'interesse ossessivo dei media (ma non solo) su di lui è riuscito a rendermelo un po' "antipatico". Molti, troppi soldi finiscono su missioni che, diciamocelo francamente, ben poco hanno a che vedere con un interesse puramente scientifico.