Ecco, ecco , apriamo la terza bustina e, delusione, il primo doppione. Speriamo di riuscire a scambiare questo Chiasmo, con una figura retorica che già non abbiamo, grazie alla collaborazione della rete di amici collezionisti, prima di finire l'articolo.
Sarà stato il camoscio con la polenta della Ines, o quel goccio di Barbera con cui l'ho mandato giù, ieri sera, fatto sta che questa notte mi sono sognato (spero sia stato solo un sogno) che mi succedeva proprio quello di cui parlava Poincaré nel suo articolo sulla relatività dello spazio che mi ero letto nel pomeriggio...
Avevamo lasciato la nostra formica in preda ai dubbi che le aveva instillato l'amico scarabeo.
“Stai attenta, cara amica. Tu hai preso una decisione trascurando la logica matematica. Sei arrivata a una conclusione senza valutare veramente tutte le variabili del problema. E’ un po’ come se tu avessi scelto la soluzione basandoti solo sui casi estremi, senza valutare le possibilità intermedie.”
Così l'aveva ammonita, guardandola da sopra i suoi occhialini da presbite (o forse erano multifocali...mah).
Ricordate?
Ebbene la formica non è una che si tira indietro. Occorre studiare tutte le possibili alternative? Benissimo, e che sarà mai ?
Il termine negazionismo nasce per gettare discredito su coloro che negano l'olocausto.
Usare lo stesso termine per etichettare chi ha una diversa visione in ambito scientifico costituisce, di per sé, comportamento antiscientifico, pertanto indegno di chi fa ricerca: quando uno scienziato dà di negazionista ad un collega per screditarlo, in realtà il discredito lo getta su se stesso.
Ascoltiamo in proposito l’opinione del nostro affezionato lettore Fiorentino.
Più fortunata di altre sue "colleghe Stem", la cinese madame Wu (al secolo Chien Shiung Wu) non ha dovuto lottare per frequentare la facoltà di fisica (cosa non scontata negli anni '30 per le donne nella "civile" Europa), né ha dovuto subire l'umiliazione di lavorare gratis per seguire il suo percorso professionale. "Casualmente", però, il premio Nobel del 1957, che si sarebbe ampiamente meritata, è stato assegnato solo ai suoi colleghi maschi. Ecco la sua storia...
Cari amici, è ora di finirla col dire: “Siamo tornati nel medioevo” o “Il medioevo è un periodo buio” e tante altre frasi del genere, legate solo a un modo molto unilaterale di vedere la storia. Non è certo oggi il momento per osare sminuire un periodo ben più florido e innovativo di quanto si insegni nelle scuole e non solo.
La tradizione vuole che si debba arrivare a comprendere il presente ripercorrendo la storia passata. Ma la discontinuità tra il modello Newtoniano, estremamente intuitivo e tangibile, e quello Einsteiniano, più generale e più lontano dalle esperienze quotidiane, è tanto più insormontabile, quanto più prolungata è la familiarità con il pensiero tradizionale.
Invece di trasmettere "certezze" superate da oltre un secolo, è necessario creare una mentalità orientata già da subito ad accogliere la corretta e più ampia visione della realtà, negli anni in cui le menti sono più ricettive ed elastiche, immuni da polarizzazioni e tabù. Forse avremo anche una società più attenta e smaliziata.
L'ignoranza è madre della malvagità. L'esempio è sotto gli occhi di tutti. Ma, invece di fare cultura si lasciano parlare gli ignoranti (nel senso di ignorare...) e allora lasciatemi gridare ancora una volta contro la stupidità.... prima, di farmi tagliare a pezzi!
Quasi al traguardo dei tremila articoli pubblicati, rivediamo insieme le immagini di qualche anno fa, agli esordi del blog, quando negli uffici le donne indossavano il grembiule nero, gli orologi non erano digitali e i telescopi erano sulla Terra e non in giro per lo Spazio.
Doveva, ovviamente, finire così e mi fa molta pena... L'intera famiglia di Greta si è scatenata e i libri su di lei stanno invadendo il mercato. Ma le sue doti stanno facendo gridare al miracolo!
Sedici anni di lavoro, 7500 esposizioni individuali, 265 000 galassie la cui età risale fino a 500 milioni di anni dopo il Big Bang. Ecco l'Hubble Legacy Field. Non c'è bisogno di parlare, ma solo di lasciare libera la mente e farla vagare nel tempo e nello spazio. Un esercizio che forse potrebbe farci tornare esseri pensanti.
E' una parte essenziale delle nostre difese contro gli attacchi alieni e, nello stesso tempo, ci regala emozioni fantastiche come le aurore polari. Ha una struttura che sembra semplice e invece è ancora misteriosa con tutti i suoi cambiamenti di umore, a volte positivo e a volte negativo. E poi che dire delle sue corse frenetiche attraverso la superficie del globo? Insomma, da chi se non dal campo magnetico terrestre potevamo aspettarci uno ... jerk?
Un simpatico problema geometrico che mette in gioco i percorsi su una superficie cilindrica e che vuole dimostrare come spesso e volentieri una soluzione apparentemente immediata nasconde un approccio matematicamente più complesso. Come dire che la fretta è una cattiva consigliera.
Beh... in fondo non ci sarebbe niente di strano. Dopo una bella mangiata un bel sigaro è una scelta condivisa da molti. Perché non potrebbe farlo anche un buco nero con una massa dieci volte quella del Sole?
Questo breve articolo vuole essere una ulteriore possibile semplificazione dei concetti espressi nel quarto capitolo. Ringrazio Leandro per avermici fatto pensare... Eliminiamo zig zag vari e limitiamoci a una descrizione qualitativa, che potrebbe dare lo scatto necessario per il passo successivo. Più semplice di così...
Dopo aver sganciato la "bomba", Haybausa si era messa subito al riparo dai possibili frammenti lanciati nell'esplosione. Ora che tutto è calmo, è tornata sul luogo dello sgancio e il cratere c'è eccome!