Un punto d'incontro fra il toro descritto da Arturo negli articoli sulla geometria dello spazio, e il toro "topologico" ovvero descritto in modo astratto tramite la topologia quoziente. Dimostreremo in questo articolo che le due superfici sono omeomorfe.
Nuove ricerche su giacimenti fossili americani hanno probabilmente dimostrato che anche al tempo dei dinosauri le cose andavano avanti come oggi per noi...
Nel precedente capitolo abbiamo ricordato la incredibile vicenda delle “streghe” di Salem e del processo che in quel villaggio americano si svolse alla fine del '600. Diceva Voltaire, la cui nascita per una curiosa coincidenza è contemporanea a quel famoso processo, che “le streghe hanno smesso di esistere quando abbiamo smesso di bruciarle”, intendendo che la vera fabbrica di mostri era il metodo delle “confessioni” sotto tortura.
Meno male che la missione doveva essere un'opera più o meno raffazzonata, a sentire Media INAF. Ricordiamoci il celebre lander di Rosetta, rimbalzante sul suolo della cometa senza unghie capaci di fare quello per cui era stato costruito a fior di dollari ed euro. Guardiamo, invece il filmato del prelievo di materiale da parte di Haybusa 2: un vero spettacolo non solo tecnologico.
Una nuova teoria eliminerebbe del tutto la necessità della materia oscura per spiegare la rotazione troppo veloce delle parti esterne delle galassie. Una teoria che, malgrado tutto, sarebbe luminosa!
Il matematico tedesco Dietrich Braess pubblicò nel 1968 un studio in cui si dimostra che l'apertura di una nuova strada in una rete stradale non implica obbligatoriamente un miglioramento del traffico e che in determinate circostanze può provocare anzi un aumento del tempo medio di percorrenza.
Vi sembra strano? Vediamo un semplice esempio...
E' sicuramente vero che noi spesso umanizziamo un po' troppo le stelle dandogli caratteristiche di forza, bontà e dedizione. Ma l'articolo che vi propongo sembra andare un po' troppo oltre le nostre pseudo-favole.
Un facile esercizio grafico che ci permette di determinare le velocità relative tra particelle (o quello che sono) tra le più agitate dell'Universo: fotoni ed elettroni. Nel riferimento in quiete sta il solito neutrone, pigro come pochi.
Non so come mai, ma questo articolo era rimasto tra le bozze e mai pubblicato. Anche se il grande freddo negli USA e nell'Europa centrale sembra essersi calmato, penso che i concetti di fondo rimangano sempre validi
Dovevano ridursi del 67% e invece hanno raggiunto il numero massimo a partire dal 1973. Quasi, quasi... speriamo che il GW continui...
Apriamo la seconda bustina di figurine. Che fortuna, neanche un doppione!
Saputo che al Museo Provinciale di Belle Arti di Asti vi era una mostra di pittura di un artista un po' particolare, non ho potuto non andare. Dicevano che era un esponente del realismo, ma a me è apparso subito un astrattista. Comunque, ve ne do un assaggio.
Una volta tanto sono andato avanti io, rifacendomi a dati inoppugnabili. Il minimo solare sta facendo schizzare i raggi cosmici e i raggi cosmici oltre a non essere una doccia benefica sono ormai quasi sicuramente legati alla formazione delle nuvole e , di conseguenza, alle variazioni climatiche. Da cui 1 + 1 = 2 e 2 + 1 = 3.
Un mio semplice articolo di tanti anni fa, che può diventare un gioco per tutti e che dà luogo a "stelle" veramente fantastiche, malgrado si parli di asteroidi…
Mettiamoci comodi, cari amici lettori, e lasciamoci trasportare da Vin-Census in un futuro più o meno remoto, nel quale intelligenza e tecnologia ci avranno aperto tutte le porte della Conoscenza tranne una, e la diatriba tra Scienza e Fede sulla creazione sembrerà non avere vie d'uscita. Ma ne siamo sicuri? Con Vin-Census non è mai detta l'ultima parola: se c'è uno che una via d'uscita riesce sempre a trovarla, questo è proprio lui! Partiamo, dunque, per questo ennesimo viaggio sulle ali della fantasia (?) allacciandoci le cinture di sicurezza che, mai come questa volta, potrebbero esserci utili.
Hayabusa 2 è scesa al suolo, ha sparato il proiettile e ha recuperato la polvere primordiale. Roba da ridere... da dilettanti allo sbaraglio... Così, almeno sembra dire Media INAF, commentando la riuscita della missione, dimenticando forse la fine fatta dal "lander" della missione Rosetta, incapace di aggrapparsi e rotolando senza controllo...