La passione del nostro Enzone (alias Vin-Census) per il di-vin nettare non è una novità, almeno per i nostri più affezionati lettori. Abbiamo, infatti, nel corso di vari anni, scandagliato nei meandri della sua vita eno-astronomica (quasi sempre a sua insaputa) in lungo e in largo, in alto e in basso e perfino in obliquo... ma le sorprese non finiscono mai! Nemmeno per lui.
Per capire come funzionano i giganti materiali del Cosmo (le stelle) è necessario studiare le creature più piccole della materia (le particelle); tuttavia, per capire come funzionano e come interagiscono le particelle, è necessario studiare i fenomeni giganteschi delle stelle. Un abbraccio totale e strettissimo che trova il suo campo di gioco nello spaziotempo, il perfetto teatro perché gli attori, indipendentemente dalle loro dimensioni, possano dare il meglio di sé.
E’ con grande piacere che continuiamo il viaggio attraverso uno degli argomenti più affascinanti tra i tanti contenuti nel nostro archivio cosmico. Chi ha fretta potrà bruciare le tappe leggendolo (o rileggendolo) tutto in una volta, ma volete mettere il piacere di gustarlo a piccoli sorsi come una buon vino?
Seconda parte dell'articolo sui quasi-cristalli, centrato sul concetto di simmetria.
Come faremo a sopravvivere senza cibernetica? Forse è un incubo perfino peggiore di quello nucleare...
Ogni anno in aprile e in settembre avviene un fenomeno naturale molto suggestivo in Alto Adige a cui lo studioso Dietmar Bernardi ha dato il nome evocativo “Il Sole diviso”. I suoi studi sono un interessante fonte sul possibile significato archeastronomico di questo avvenimento.
Adesso che abbiamo introdotto il concetto di insieme, vediamo come legare fra loro due insiemi.
Quindici anni dopo, New Horizons ci mostra impressionanti immagini di Giove e dei suoi vicini di casa.
Non illudiamoci troppo, cari amici...
Un telescopio spaziale "femminile" riuscirà praticamente a eliminare la luce delle stelle. Ah... queste donne!
Ancora un breve "antipasto" sulle onde, aspettando tempi migliori e ... meno agitati.
Per capire come funzionano i giganti materiali del Cosmo (le stelle) è necessario studiare le creature più piccole della materia (le particelle); tuttavia, per capire come funzionano e come interagiscono le particelle, è necessario studiare i fenomeni giganteschi delle stelle. Un abbraccio totale e strettissimo che trova il suo campo di gioco nello spaziotempo, il perfetto teatro perché gli attori, indipendentemente dalle loro dimensioni, possano dare il meglio di sé.
E’ con grande piacere che continuiamo il viaggio attraverso uno degli argomenti più affascinanti tra i tanti contenuti nel nostro archivio cosmico. Chi ha fretta potrà bruciare le tappe leggendolo (o rileggendolo) tutto in una volta, ma volete mettere il piacere di gustarlo a piccoli sorsi come una buon vino?
Non lamentiamoci del troppo caldo o del troppo freddo... pensiamo a un povero "giove caldo" che sta molto vicino alla sua stella.
Attraverso l'effetto tunnel si può arrivare alla vita più complessa.
Misurata la dilatazione dei tempi, dovuta alla curvatura dello spaziotempo, su scala millimetrica.
Già nell'antica Grecia era noto il concetto di infinito, Galileo aveva già compreso a quali paradossi può portare, ma la formulazione matematica rigorosa è dei tempi moderni (circa nel 1878) ed è dovuta a Georg Cantor. Il grande matematico David Hilbert disse di lui: « Nessuno riuscirà a cacciarci dal Paradiso che Cantor ha creato per noi. »
Ancora sul paradosso dei gemelli... ma questa volta cerchiamo di chiarire la faccenda una volta per tutte. Il paradosso, che si dovrebbe chiamare più correttamente, paradosso degli orologi, rimane un esperimento mentale perfettamente in linea con le ipotesi della Relatività Ristretta.