Seconda e conclusiva parte dell'avventura geologica sul tempo profondo. Il concetto "tempo geologico" si è fatto strada a fatica nel bagaglio culturale umano e, come in altri rami della scienza, su di esso si sono scatenate lunghe battaglie tra gli specialisti. Grazie anche a questi aspri confronti, si è arrivati alla visione moderna dei ritmi con cui si modifica la Terra.
Prima il passaggio della splendida cometa Neowise che ha impreziosito le notti di luglio, poi il consueto appuntamento con le Perseidi e altri sciami meteorici, quindi Marte, Giove e Saturno che continueranno a farci compagnia per quasi tutta la notte... le occasioni per alzare gli occhi al cielo anche in questa "strana" estate 2020 non sono mancate e non mancheranno e, se mentre lo farete, vi lascerete incantare anche dal fascino dell'Orsa Maggiore e di Cassiopea, o proverete a riconoscere le piccole costellazioni del Cavallino, Delfino e Freccia, ben venga! Ma non fatevi "incantare" da chi vorrà farvi credere che quelle meravigliose visioni prospettiche offerte dall' Universo in un particolare punto dello spaziotempo, abbiano un consistenza fisica né un'influenza sul vostro carattere o su cosa vi accadrà domani.
In attesa che il Prof. rientri alla base, godiamoci questo articolo scritto qualche anno fa, ma sempre molto attuale.
Sta rivoluzionando la conoscenza della Via Lattea e, contemporaneamente, fornendo dati utili per altri campi della ricerca astrofisica, senza ricevere in cambio neanche un briciolo di quell'attenzione mediatica che viene riservata alle missioni (quelle attuali e future, ma anche quelle futuribili, ipotetiche, improponibili...) su Marte. Ma lei, per fortuna, non si cura di certe umane bazzecole e continua imperterrita il suo prezioso lavoro... in attesa che il Prof. rientri dalla breve vacanza e inizi a sfornare nuovi articoli al ritmo che ben conosciamo, ripercorriamo le tappe di questa missione che, in piccola parte, è anche un po' "sua"!
Non ne abbiamo mai parlato, ma questo metodo di integrazione permette di risolvere molti problemi collegati alla soluzioni di integrali che sembrano apparentemente molto difficili, se non impossibili. Ci permette, soprattutto, di proporre quiz piuttosto interessanti e utili.
C'è una pagina nell'archivio del blog che, a mio parere, è estremamente interessante ma purtroppo non molto visitata dai lettori.
Quale occasione migliore di alcuni giorni senza nuovi articoli, causa assenza del Prof., per provare conoscerla meglio?
Cari amici, volevo tralasciare la formula ricorrente che risolve le espressioni richieste nell'articolo-quiz sulle somme delle potenze di uguale grado, ma Newton (e anche un certo Girard) mi è apparso in sogno e mi ha letteralmente obbligato a farlo (ha un carattere terribile!... sarà stata la mela sulla testa?). Mi spiace per voi, ma dovete condividere con me questa fatica...
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla meravigliosa similitudine tra la nascita di un pulcino (ma anche di un essere umano) e la nascita di una stella, dovrebbe osservare le ultime immagini di ALMA e sarebbe costretto ad aprire la bocca per lo stupore.
Avevo promesso di non toccare più quell'argomento... ma il troppo stroppia. Soprattutto quando viene calpestata e irrisa la matematica più semplice, quella delle scuole elementari. Se poi sono proprio i giornalisti a farlo... bene! siamo proprio ben messi.
No, non picchiatemi... ma Pippo e Pappo sono stati catturati nuovamente da Nobody (potevano starsene all'aeroporto!) e devono affrontare un problema di pura logica... Ce la faranno?
Il problema della quintica si risolve con tanta pazienza, molta algebra elementare e un po' di fantasia! Andy c'è riuscito molto bene.
Quando dico Calcio non parlo di quei ventidue ragazzotti in mutande che corrono dietro a un pallone e che vengono pagati milioni e milioni di euro per divertirsi. Parlo dell'elemento chimico Ca un elemento di cui molto spesso abbiamo bisogno, sicuramente molto più bisogno di lui che del calcio con la c minuscola. L'Universo ci offre una nuova cura: basta recarsi -in qualche modo- sulla supernova SN 2019ehk.
Questo articolo scende nei particolari della vita del Sole durante la sua permanenza nella sequenza principale. Un periodo di tempo inteso sempre come di pace assoluta. Per il Sole sicuramente, a parte piccoli aggiustamenti, ma non per un pianeta come la Terra. Anche se le motivazioni erano diverse, la faccenda ricorda molto la celebre canzone di Francesco Guccini... Ringrazio di vero cuore Frank che mi ha ricordato questa dimenticanza nel suo prezioso commento.
Quella che descriviamo e che mostriamo in un'immagine ad altissima risoluzione, ripresa dal VLT dell'ESO, è una nebulosa planetaria che assomiglia veramente a una farfalla. L'Universo sa ripetersi a tutte le scale!
Parlo molto poco di Marte, lo ammetto, anche se lo considero importantissimo da studiare come qualsiasi altro pianeta grande o piccolo che sia. L'interesse ossessivo dei media (ma non solo) su di lui è riuscito a rendermelo un po' "antipatico". Molti, troppi soldi finiscono su missioni che, diciamocelo francamente, ben poco hanno a che vedere con un interesse puramente scientifico.
"Albert, abbiamo un problema!"
Parafrasiamo le parole con cui Jack Swigert, astronauta dell'Apollo 13, comunicò a terra l'inizio di quella brutta avventura fortunatamente a lieto fine, per introdurre il prossimo argomento: ok, cadono sempre in piedi... ma come è possibile che sappiano sempre qual è la parte giusta verso la quale girarsi, visto che, secondo Einstein, durante la caduta libera non si avverte il proprio peso e non si sa da che parte stanno l'alto e il basso finché non si raggiunge il basso?!?
Una nuova ricerca condotta con l'aiuto del gigantesco telescopio Subaru ha scoperto una galassia che ha tutte le caratteristiche delle galassie più antiche, ma che è, invece, molto giovane.