Dopo aver svolto insieme un certo numero di esercizi, è ora di mettervi alla prova sulla cinematica. Un'occasione per conoscere i due personaggi che hanno dato luogo al mio libro divulgativo di meccanica.
Una notizia che ha del fantastico! Oltretutto non ci si riferisce a un pianeta di un'altra stella, ma proprio della stessa "mamma" Sole! Esiste proprio Vulcano? No, no, tranquilli...
Le meridiane che vediamo in molti borghi italiani, o anche in altri paesi europei, possono indurci a pensare che, ovunque sia, una meridiana deve avere un simile aspetto. Non è proprio così. Una meridiana realizzata all'Equatore potrebbe apparirvi piuttosto strana. Ma la cosa interessante è che la potrete usare a qualsiasi latitudine e longitudine.
Eseguendo una sequenza di rotazioni si ottengono risultati diversi a seconda dell'ordine in cui si succedono le rotazioni. Occorre quindi operare una scelta, non casuale, al fine di ottenere la configurazione adatta al problema da risolvere.
Le matrici di rotazione possono trovano una originale applicazione nel tracciamento delle curve di una meridiana.
In attesa che il prof. riprenda a scrivere nuovi articoli, continuiamo a riproporre alcune delle "chicche" che abbiamo gelosamente conservato nell'archivio universale del blog!
Rendiamo omaggio al solstizio d'inverno, proponendo un'incantevole video composto da foto del Sole scattate dall'astrofotografa Marcella Giulia Pace.
Talmente incantevole che Apod NASA non se l'è fatto sfuggire!
Un ripassino veloce su alcune nozioni fondamentali non guasta mai... approfittiamo della pausa di riflessione del prof. per rispolverarle (o apprenderle per la prima volta), così saremo pronti nel caso in cui decida di interrogarci quando tornerà in attività più in forma che mai!
Un abbraccio lungo 2200 anni tra Scienza antica e moderna, reso possibile dall’opera di instancabili amanuensi medievali e attenti ricercatori dei giorni nostri, sembra avere restituito il testo originale di una delle più importanti opere prodotte dall’ingegno umano. Stiamo parlando del catalogo stellare compilato da Ipparco di Nicea (190-120 a.C.), andato probabilmente distrutto nel terribile incendio della biblioteca di Alessandria d’Egitto, del quale abbiamo conoscenza grazie a testimonianze tramandate da autori successivi, in particolare Claudio Tolomeo.
Non accadeva da 18 anni e dovremo attenderne altrettanti per poter di nuovo ammirare uno spettacolo del genere... se qualcuno tra voi lettori è riuscito a scattare una bella foto e ha piacere di inviarcela, può farlo scrivendo una mail a infinitoteatrocosmo@gmail.com. Vincerà un bel... niente (tanto per cambiare), ma avrà la soddisfazione di consegnare alla memoria dei posteri la sua foto, che verrà pubblicata nel blog più infinito dell'Universo conosciuto.
Nel frattempo entriamo dietro le quinte dello spettacolo per carpirne i più intimi segreti!
Questo articolo costituisce un'appendice di approfondimento a "Quanta Terra si vede?" e nasce dal commento del nostro lettore Marco Motta. Lo scopo è quello di calcolare con maggior precisione la percentuale di Terra che gli astronauti vedono dalla Stazione spaziale internazionale, tenendo conto della sfericità del nostro pianeta.
Il ritorno di Samatha Cristoforetti sulla Stazione spaziale internazionale ha acceso i riflettori mediatici su questo laboratorio che da oltre venti anni vola a circa 400 km sopra le nostre teste, compiendo un giro completo della Terra ogni circa 90 minuti. Perché, dunque, non riproporre alcuni articoli sul tema? Ma, in sintonia con lo stile di questo blog, non vi troverete l'elogio della (pur strabiliante) tecnologia, bensì un'occasione per rispolverare qualche semplicissimo concetto di geometria e trigonometria.
A maggio di questo anno , dopo lunghi mesi di attesa dovuta agli effetti della pandemia anche sui trasporti, mi è finalmente arrivato un telescopio riflettore Newton da 25 cm di diametro. Ho così cominciato ad armeggiare con questo oggetto dei desideri...
Prosegue la collaborazione con Easy Astronomy, il blog di Carlo Azimonti. Questa volta vi proponiamo il secondo articolo della serie "Il cielo dal balcone" che Carlo ha scritto l'anno scorso, ispirandosi alla porzione di cielo stellato che poteva osservare dal balcone di casa sua.
Le stelle sembrano "scoppiare" una a una... forse la nostra galassia si sta veramente sgretolando?
Prosegue la collaborazione con Easy Astronomy, il blog di Carlo Azimonti. Questa volta vi proponiamo il primo articolo della serie "Il cielo dal balcone" che Carlo ha scritto l'anno scorso, ispirandosi alla porzione di cielo stellato che poteva osservare dal balcone di casa sua.