Prosegue la collaborazione con Easy Astronomy, il blog di Carlo Azimonti. Questa volta vi proponiamo il primo articolo della serie "Il cielo dal balcone" che Carlo ha scritto l'anno scorso, ispirandosi alla porzione di cielo stellato che poteva osservare dal balcone di casa sua.
Luna a barchetta? Chiedete all'eclittica e alla latitudine!
In questo articolo descrivo la realizzazione di un modello di geometria solida con il quale ho voluto verificare il funzionamento di una montatura equatoriale, ossia un particolare sostegno di un telescopio molto utilizzato in ambito amatoriale e non solo. La montatura equatoriale consente con un unico movimento, manuale o motorizzato, di "inseguire" il moto apparente di un astro nel cielo, in realtà ruotando in sincrono col moto di rotazione terrestre.
La soluzione completa è stata data in modo perfetto e completo da Giovanni. Merita comunque ripeterla con qualche figura e analizzarla ricordandosi del paradosso di Zenone.
Questo problemino è estremamente interessante in quanto ci fa ragionare su un caso molto realistico di pura geometria non euclidea, ma che presenta dei risvolti che vanno ben oltre. Non vi dico quali, altrimenti vi aiuterei troppo nella soluzione.
Non ridete di questo articolo... dovrebbe essere cosa risaputa, ma talvolta mi capita di avvertire un po' di confusione in chi affronta questo argomento. Vale, quindi, la pena fare chiarezza una volta per tutte. I più esperti non ci facciano caso.
E' bello scoprire anche aspetti artistici e geometrici in ciò che avviene nell'Universo. Nei giorni scorsi, desideroso di avere un mio modello geometrico da cui ricavare in qualsiasi momento la distanza tra Venere e la Terra, ho implementato nel solito software Geogebra le orbite dei due pianeti. Ecco a voi il risultato!
Eratostene è stato sicuramente un genio riuscendo a misurare la circonferenza terrestre con un piccolo errore, ma deve la sua riuscita all'aver potuto sfruttare un dromedario che è stato costretto a muoversi nel deserto. Si potrebbe fare di meglio oggi?
Normalmente evito di parlare di terre o "quasi" terre aliene, dato che si ricade sempre nello stesso discorso della vita o non vita con tutte le ipotesi più o meno fantascientifiche del caso. Meglio aspettare, prima di trarre conclusioni affrettate, che la tecnologia ci permetta realmente di saper leggere attentamente quali sono le reali condizioni dell'esopianeta in esame. Questa volta faccio un'eccezione sia per motivi puramente geometrici che per una visione che ricorda tanto l'inferno dantesco e le durissime pene a cui sono soggetti i peccatori.
Prima il passaggio della splendida cometa Neowise che ha impreziosito le notti di luglio, poi il consueto appuntamento con le Perseidi e altri sciami meteorici, quindi Marte, Giove e Saturno che continueranno a farci compagnia per quasi tutta la notte... le occasioni per alzare gli occhi al cielo anche in questa "strana" estate 2020 non sono mancate e non mancheranno e, se mentre lo farete, vi lascerete incantare anche dal fascino dell'Orsa Maggiore e di Cassiopea, o proverete a riconoscere le piccole costellazioni del Cavallino, Delfino e Freccia, ben venga! Ma non fatevi "incantare" da chi vorrà farvi credere che quelle meravigliose visioni prospettiche offerte dall' Universo in un particolare punto dello spaziotempo, abbiano un consistenza fisica né un'influenza sul vostro carattere o su cosa vi accadrà domani.
In attesa che il Prof. rientri alla base, godiamoci questo articolo scritto qualche anno fa, ma sempre molto attuale.
New Horizons ci ha regalato l'immagine di Proxima Centauri e di Wolf 359. Confrontate con le osservazioni terrestri ecco, finalmente, la prima immagine tridimensionale di oggetti non appartenenti al nostro Sistema Solare.
A volte si pensa: "Ma come ha fatto Keplero a enunciare tre leggi praticamente perfette pensando e tracciando poliedri e sfere che li racchiudevano?". In realtà il modello kepleriano del Sistema Solare sembra più un gioco di incastri, cosparso di un forte sapore esoterico. Non per niente, la base di tutto è la visione filosofica di Platone e quella mistica e geometrica di Pitagora. Ma proprio questa simbologia, apparentemente risibile per occhi moderni, ha fatto scattare varie molle di puro intuito scientifico, provocando una rivoluzione epocale, quasi paragonabile a quella einsteniana.
New Horizons non solo ci ha fatto scoprire le straordinarie caratteristiche dei corpi del Sistema Solare più lontani da noi, ma tra pochi giorni eseguirà un'operazione veramente chirurgica, permettendo di misurare la distanza di due stelle vicine con una precisione incredibile.
New Horizons non si limita a vagare e a regalarci immagini degli oggetti più lontani del nostro Sistema Solare, ma si dedica anche alle stelle vicine. Un'operazione che verrà eseguita il prossimo aprile e che servirà sia per aumentare la precisione della distanza di Proxima Centauri e Wolf 359, sia per stupire il mondo con le prime immagini a 3D dell'Universo vicino.
E' solo una questione di orizzonte... Non potendo muoversi sulla superficie terrestre bisogna alzarsi! Ma farlo in modo molto veloce lottando e vincendo contro la velocità di rotazione terrestre.
Il presente articolo è stato inserito nella sezione d'archivio Pianeta Terra Le immagini che vengono inviate dalla stazione spaziale possono creare qualche malinteso, accentuato, ovviamente, dalla etichetta mediatica di supereroi che viene assegnata agli astronauti (e loro ci godono abbastanza). Parliamone... Poniamoci una domanda... cosa vediamo se ci portiamo su una collina isolata di […]