La soluzione è più facile di quello che si potrebbe pensare. In realtà, il numero infinitesimo di secondi di ritardo al secolo farebbe pensare a un effetto altrettanto microscopico sullo spostamento delle coordinate stellari... e, invece, superiamo di gran lunga le previsioni.
Questo articolo lo devo all'amico Lampo che ha commentato relativamente a un tizio che si considera un grande astronomo, ma che ha considerato, per le sue farneticazioni, un rallentamento della rotazione della Terra di 2 millesimi di secondo all'anno al posto dei reali 2 millesimi al secolo. Una bella differenza, non c'è che dire! A parte le sue "strane" conclusioni, che poco ci interessano (guai a seguire il web senza capacità di valutare), mi è venuto in mente un bel problemino che, prima di spiegarlo compiutamente, voglio proporre come quiz puramente astronomico.
Una domanda oltremodo facile a cui è già stata data la risposta attraverso i commenti. Comunque, affrontiamo la risposta compiutamente.
Problemino per i bambini e/o i meno esperti, ma sono sicuro che qualcosa si inventeranno anche i più abili! Il Sole sorge a Est e tramonta a Ovest (più o meno)... ma non per tutti.
Un altro banale !quiz" per chi sta sotto l'ombrellone ad annoiarsi... Un fenomeno abbastanza comune...
Non vi è dubbio che il transito di Venere davanti al Sole sia un fenomeno tra i più seguiti da qualsiasi tipo di "osservatori" del Cielo. Si sente parlare di cicli di visibilità che spesso permettono di vedere il fenomeno dopo pochi anni e a volte dopo più di un secolo. Si trovano dappertutto numeri e date ad essi relativi, ma forse poco si fa per spiegare come tutto ciò avviene. Questo articolo non vi dà, perciò, i soliti “numeri”, ma descrive soltanto i concetti base. Poi tutto diventa semplice...
La netta scissione tra Europa occidentale e orientale determinata dalla decadenza dell’Impero romano con il conseguente oblìo del bagaglio scientifico degli antichi greci, unito alla diffusione del Cristianesimo con la sua tendenza ad interpretare letteralmente le ingenue nozioni astronomiche della Bibbia, determinarono un grave regresso e rallentamento dello sviluppo di questa scienza in occidente. Si ritornò perfino a deridere la sfericità della Terra, prima grande scoperta dei greci.
Bisogna aspettare il sedicesimo secolo perché si avvii una vera e propria rivoluzione astronomica. Anche se il merito di tale cambiamento epocale viene dato solitamente a Niccolò Copernico (1473-1543), va ricordato che egli fu in pratica solo l’iniziatore di un lungo e tormentato processo di rinnovamento culturale che portò alla visione newtoniana del mondo.
Approfondiamo la conoscenza di uno dei periodi più luminosi nella storia dell'intelletto umano, riproponendo un articolo pubblicato qualche tempo fa. Tutto ciò non vuole (e non potrebbe) essere una trattazione esaustiva, ma solo stimolare interesse, stupore e... curiosità!
Questo breve articolo vuole essere una ulteriore possibile semplificazione dei concetti espressi nel quarto capitolo. Ringrazio Leandro per avermici fatto pensare... Eliminiamo zig zag vari e limitiamoci a una descrizione qualitativa, che potrebbe dare lo scatto necessario per il passo successivo. Più semplice di così...
Un articolo poco astrofisico e decisamente osservativo, legato essenzialmente a ciò che appare e non a ciò che è. Tuttavia, ci permette di dare qualche informazione non banale e di conoscere il nostro cielo stellato su tempi scala diversi dai soliti.
Non sarà niente di speciale... ma -forse- si riuscirà a vedere anche ad occhio nudo e sicuramente con un bel binocolo (non in città ovviamente). Diamone qualche notizia, anche perché la 46P/Virtanen ha già avuto un momento di celebrità, dato che doveva essere l'obiettivo della missione Rosetta, poi cambiato a causa dei ritardi nella preparazione della missione.
Come avrà fatto il nostro amico cinghiale a sistemare le piastrelle della meridiana durante la notte, in modo che di giorno segnino la corretta ora solare? Nonostante le apparenze, cari lettori, questo racconto è una cosa seria e vi insegnerà come leggere una meridiana di notte!
La regola del progetto era di non usare nessuno strumento, neppure il goniometro e la bussola. La direzione Nord e l'inclinazione esatta le avevamo derivate solo osservando la stella Polare per un paio di notti di seguito. Diciamo che anche se era ben noto che la latitudine del luogo fosse di 39°, questo fatto non ci riguardava, avremmo potuto ignorarlo e tutto avrebbe funzionato comunque alla perfezione. Insomma, avevamo pensato a tutto, tranne ai cinghiali...
Per la serie "cambiano i tempi, ma non le emozioni"...
Abbiamo finito con i casi più o meno particolari ed è ora di seguire passo dopo passo la vecchiaia delle stelle. Diciamo subito che tutta questa fase, più o meno lunga a seconda della massa, vede oggetti celesti continuamente variabili. In altre parole, l’equilibrio idrostatico viene messo subito in crisi e all’interno della stella la massa deve sistemarsi in posizioni adeguate sempre diverse.
Risolto il piccolo inghippo sull’ombra mattutina e serotina (oltre il circolo polare), il tutto si risolve con poche relazioni tra angoli o ricordando i sistemi di coordinate celesti