Le osservazioni di Webb ci portano sempre più indietro nel tempo, ma piuttosto che risolvere complicano le interpretazioni.
Webb e Alma non lasciano scampo, avendo osservato galassie e buchi neri galattici in un'epoca in cui i modelli di formazione non prevedono che questo sia possibile.
Webb continua con i record. Cosa dobbiamo fare? Seguirli tutti o aspettare le conferme definitiva? Ditemi anche voi... Attenzione, però, alle fake news!
Una rapida notizia, da prendere ancora con le molle, ma che non stupisce più di tanto.
Il telescopio spaziale Webb comincia a contribuire al titolo di galassia più lontana, ossia col redshift più grande. Deve solo mettere in azione anche la sua capacità di ottenere spettri accurati e il gioco sarà fatto. Una sfida al più grande redshift! Sempre più indietro verso la nascita della prima galassia e/o prima stella.
Un nuovo regalo per Webb. Non starà certamente con le mani in mano...
Tra un'analisi e l'altra, con l'intermezzo di una bella tracheite con febbre (tamponi negativi, però...) e due giorni di Pronto Soccorso, provo a scrivere qualcosa in attesa di tempi migliori. La notizia era troppo importante per non riportarla.
Analizziamo meglio l'immagine del rumore cosmico di fondo e immergiamoci un po' nella fantascienza.
L'articolo, che vado a riassumere a grandi linee, mi è stato indicato per primo dal nostro amico Paolo. Discutendone con lui, abbiamo pensato che era meglio soprassedere per non contrapporre fantasia a fantasia. Leggendo l'articolo, però, risulta chiaro un sano scopo di provocazione. Inoltre, gli autori espongono chiaramente i limiti attuali della loro proposta e non pretendono certo che venga accettata senza ulteriori e decisivi dati osservativi.
Sembra quasi impossibile, ma la solita vecchia domanda continuo a sentirla ripetere. Proviamo a rispondere in modo ultra semplice utilizzando solo un po' di geometria elementare e affidandoci a un vero superastronomo dotato di una tecnologia eccezionale. La sua risposta alla domanda sarà forse, finalmente, accettata da tutti, basandosi soltanto su dati osservativi.
Forse doveva capitare prima o poi, ma certo è che quanto è stato scoperto non può essere imputato solo alla fortuna. Se tra mille formiche alate se ne scopre una normale è facile concludere che ce ne siano molte di più...
Questa volta voglio unire un ciliegina sotto spirito con una fresca fresca, ossia con una recente ricerca puramente teorica.
Ormai abbiamo capito molto bene che le equazioni di Einstein sono in grado di spiegare anche ciò che nemmeno Einstein stesso si aspettava (buchi neri e Big Bang, tanto per fare un paio di esempi "a caso"...). Può darsi che adesso sia il turno dell'inflazione!
Una nuova ricerca condotta con l'aiuto del gigantesco telescopio Subaru ha scoperto una galassia che ha tutte le caratteristiche delle galassie più antiche, ma che è, invece, molto giovane.
La costante di Hubble che misura , in pratica, il tasso di espansione dell'Universo è un parametro fondamentale per descrivere (o meglio "tentare di") la storia del Cosmo. Tuttavia, misure fatte con metodi diversi portano a valori troppo discordanti per essere dovuti a errori osservativi. Una nuova, indipendente, misurazione della costante dà ragione al valore più alto della costante, mettendo in grande crisi il Modello Cosmologico Standard. Cari teorici rimettetevi al lavoro!
Questo articolo si basa su dati osservativi al limite delle capacità odierne e vede protagonista il solito, vecchio, inesauribile telescopio Hubble. Una ricerca importante, ma che, in fondo scopre l'acqua calda che è' stata elaborata finora.