Questo articolo sembra un vero racconto di fantascienza, portandoci in un futuro veramente remoto, qualcosa come 1032000 anni in avanti nel tempo. Cosa succederà? Beh -forse- la luce continuerà a illuminare qualcosa...
Una nuova ricerca condotta con l'aiuto del gigantesco telescopio Subaru ha scoperto una galassia che ha tutte le caratteristiche delle galassie più antiche, ma che è, invece, molto giovane.
Cefeidi, stelle variabili fondamentali per l'astrofisica. La loro scoperta è merito di una donna, un pilastro della storia astronomica, che non ha purtroppo ricevuto i riconoscimenti che meritava. Ma a quei tempi il maschilismo era ancora più forte di adesso. Parliamone un po'...
Una domanda che mi è stata fatta recentemente e che merita una risposta... Se ne potrebbero dare di diverso tipo, ma fatemi ragionare solo sfruttando la geometria dello spaziotempo.
La costante di Hubble che misura , in pratica, il tasso di espansione dell'Universo è un parametro fondamentale per descrivere (o meglio "tentare di") la storia del Cosmo. Tuttavia, misure fatte con metodi diversi portano a valori troppo discordanti per essere dovuti a errori osservativi. Una nuova, indipendente, misurazione della costante dà ragione al valore più alto della costante, mettendo in grande crisi il Modello Cosmologico Standard. Cari teorici rimettetevi al lavoro!
Questo articolo si basa su dati osservativi al limite delle capacità odierne e vede protagonista il solito, vecchio, inesauribile telescopio Hubble. Una ricerca importante, ma che, in fondo scopre l'acqua calda che è' stata elaborata finora.
Ancora una volta, l'aiuto di un super computer sembra aver risolto uno dei problemi più aperti sulle origine delle galassie. In particolare quello della rapida crescita dei buchi neri supermassicci.
A volte si pensa: "Ma come ha fatto Keplero a enunciare tre leggi praticamente perfette pensando e tracciando poliedri e sfere che li racchiudevano?". In realtà il modello kepleriano del Sistema Solare sembra più un gioco di incastri, cosparso di un forte sapore esoterico. Non per niente, la base di tutto è la visione filosofica di Platone e quella mistica e geometrica di Pitagora. Ma proprio questa simbologia, apparentemente risibile per occhi moderni, ha fatto scattare varie molle di puro intuito scientifico, provocando una rivoluzione epocale, quasi paragonabile a quella einsteniana.
Non è una notizia da poco e sono bastati solo sei sorgenti di lampi radio veloci a permettere il grande risultato.
No, non è un boom dell'industria spaziale e nemmeno una scelta dell'homo sapiens mirata a capire sempre meglio l'Universo (lui al massimo spedisce i satelliti commerciali a illuminare e a disturbare le osservazioni). E' un regalo dell'Universo stesso per darci una piccola spinta in più...
Nelle fluttuazioni di densità della zuppa primordiale sono nati gli embrioni della grandi strutture del Cosmo che vediamo oggi. Come hanno fatto? seguendo la regola del più forte e del più rapido...
Una delle analogie più usate (ma anche, spesso, fraintesa) per capire l'espansione dell'Universo è quella del palloncino che si gonfia. Ma, a volte, i VERI palloncini possono avere dei difetti o non essere perfettamente sferici...
Benché poco conosciuto, il Physarum polycephalum, anche chiamato melma policefala, può probabilmente essere considerato l'organismo più "intelligente" dell'Universo. Anche se è un argomento che sembrerebbe avere poco a che fare con il Cosmo, alla fine -forse- la penserete come me.
Ammetto che, pur essendo un lavoro puramente teorico, non faccio alcuna fatica a parlarne. In poche parole, si dimostra che l'Universo potrebbe essersi formato e continuare a vivere anche senza la fantomatica Materia Oscura.
Esiste uno studioso che ha scritto un diario. Un diario molto speciale che illustra tutti gli studi teorici e di laboratorio che riguardano le strane caratteristiche della materia che riempiva l'Universo nei suoi primi dici microsecondi di vita. Anche se non certo di facile lettura, questo diario è ora aperto a tutti.
Si è sempre alla ricerca di una stella che appartenga alla prima generazione, ossia a quella che aveva solo idrogeno ed elio a disposizione per costruirsi. E' estremamente difficile riuscire a trovarne qualcuna visto che devono risalire alla notte dei tempi, ma -a volte- grandi sorprese possono arrivare anche da dietro l'angolo.