E' uscito lo scoop dell'anno? Sembrerebbe di sì dai titoloni dei vari articoli "divulgativi": finalmente vista la materia oscura! Ma sì, era tutto così facile... averci pensato prima...
L'Universo è ancora pieno di misteri che vorremmo scoprire. O, quanto meno di oggetti che vorremmo osservare ma che, pur sicuri che debbano esistere, non ci mostrano ancora una loro traccia chiara e definitiva. Tra questi, ovviamente, le prime stelle dell'Universo...
La relatività ristretta sembra applicarsi soltanto a sistemi di riferimento che si muovono a velocità relativistiche. E, invece, quando la scienza si mescola alla filosofia, anche un uomo che cammina può causare paradossi capaci di mettere in crisi il significato del tempo. Discutiamone...
Se camminate verso Andromeda, "vedrete" il futuro di Andromeda con 3 giorni di anticipo rispetto a chi se ne sta fermo. Per meglio dire, stando immobili rispetto ad Andromeda, dovrete aspettare 3 giorni per allinearvi alla linea temporale su cui già si trova chi ora è in movimento a 4,4 km/h, nella sua direzione.
L'Universo e i suoi fenomeni ci hanno abituato a usare la matematica per spiegarli o -almeno- descriverli. Spesso, però, ci dimentichiamo qualche sua regola... come quella dei numeri positivi e negativi.
Le onde gravitazionali fanno sempre meno notizia. Un bene perché significa che le scoperte crescono e un male perché forse fa perdere di vista l'eccezionalità della loro rilevazione.
In questo articolo finale tiriamo le fila costruite sia attraverso una visione puramente geometrica che attraverso una visione storica un po’ fuori dalle righe. Vi è sicuramente qualche ripetizione, ma -come detto sovente- meglio ripetere che saltare... Abbiamo evidenziato un Dante genio, non solo della letteratura, ma anche in grado di immaginare una struttura teologica e scientifica al di là dei suoi tempi. Non ci resta che dimostrare con i suoi stessi versi la validità della sua visione globale che anticipa quella matematica di Riemann e quella fisica di Einstein.
Quando il gatto non c'è, di solito i topi ballano.
In questo strano posto che noi chiamiamo Circolo, invece, quando Enzo-gatto si assenta per qualche giorno, i suoi "topini" si danno da fare affinché la sua mancanza si senta il meno possibile! Compito arduo, ne sono consapevoli... ma non impossibile se l'assenza durerà solo due o tre giorni e se possono attingere alle migliaia di articoli che ha scritto per riproporne uno che ritengono particolarmente illuminante per comprendere la sua gioiosa e giocosa visione dell'Universo.
Ecco a voi, quindi, cari amici lettori, un articolo pubblicato un anno fa che, insieme ai link di cui è infarcito, ci terrà compagnia fino al suo rientro. Buon Universo a tutti!
Prendete un sacerdote cosmologo che insegna Fisica all'Università, Albert Einstein, una formula molto famosa che non è E=mc2, un uovo cosmico, un papa e un mistero rimasto tale per ottant'anni. Frullate il tutto e non otterrete una barzelletta né un giallo di Agatha Christie, bensì la storia vera di Georges Lemaître, una delle menti più brillanti del XX secolo, rimasto fuori dai riflettori, quindi dalla conoscenza del grande pubblico, ma non meno importante di altri suoi famosi colleghi per l'enorme balzo in avanti che ha fatto fare alla conoscenza dell'Universo. Vediamo perché...
E' il momento di fare incontrare il concetto di ipersfera con il percorso culturale di Dante. Uniamo le due strade seguite finora ed entriamo nella Divina Commedia.
La teoria che presento qui, per la prima volta in assoluto, è tutta mia e ho sempre avuto un leggero timore a pubblicarla, ma dopo le conferenze previste dalla grandissima scienziata americana Lisa Randall, amante sfrenata della materia oscura, niente è più vietato. Ma c'è di più... certe manifestazioni di sapere assoluto e dogmatico sono ben presenti anche negli articoli professionali sulla materia oscura. Ne presento un caso a dir poco emblematico, capace di irretire solo chi vuol essere irretito (almeno teoricamente, ma... ormai!). Il mondo ha imboccato definitivamente la direzione del guadagno e dell'idiozia elargita a larghe mani? Temo proprio di sì...
Eh sì, sembra proprio che, pur senza riuscire a notarlo (i nostri occhi sono quello che sono...) il cielo notturno risplenda della luce emessa dall'idrogeno che riempiva tutto lo spazio all'atto della formazione delle galassie primitive.
Questo articolo compie il terzo passo verso una rappresentazione sufficientemente comprensibile dell'aspetto di una 3-sfera (immersa in un 4-spazio) in un 3-spazio, cercando sempre la massima semplicità (gli asterischi sono sempre due!). Ci troveremo di fronte l'Universo di Einstein e quello, ben più antico, di Dante Alighieri. L'inizio di una nuova avventura...
Iniziamo il nostro progetto verso l’Universo di Dante e quello di Riemann ed Einstein. La prima cosa da fare è cercare di rendere “visibile” e/o “immaginabile” un’ipersfera e lo faremo grazie all'aiuto di alcuni bacherozzi dotati di grande spirito d'osservazione e di intelligenza non comune!
Solo la presentazione di un progetto alquanto ardito, ma che non poteva mancare nel nostro Circolo: letteratura, storia e scienza a confronto e intrecciate assieme lungo un intervallo di tempo che va dal medioevo più cupo alla cosmologia più moderna.
...o, per essere più precisi, si POTREBBE se avessimo i giusti strumenti tecnologici, dal momento che le leggi fisiche lo consentono. Vediamo come!